𝟏𝟔. 𝐀𝐬 𝐡𝐢𝐠𝐡 𝐚𝐬 𝐡𝐨𝐧𝐨𝐫

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A Roccia del Drago, nonostante le precarie conclusioni della guerra che avevano favorito l'ascesa di Rhaenyra, - con ancora qualche sostenitore verde nascosto chissà dove, compreso Aegon -  Jacaerys prese in moglie Baela Targaryen

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A Roccia del Drago, nonostante le precarie conclusioni della guerra che avevano favorito l'ascesa di Rhaenyra, - con ancora qualche sostenitore verde nascosto chissà dove, compreso Aegon -  Jacaerys prese in moglie Baela Targaryen. Vi era un particolare affetto che legava i due, un amore dolce e duraturo che avevano costruito con cura negli anni. Fu proprio la giovane Baela ad avanzare un coraggioso bacio sulle labbra del suo sposo, durante la notte di nozze, il quale reagì con sorpresa. C'era calore, c'era contatto. «Ti desidero da così tanto tempo,» ammise lei, aiutando Jace a sbottonare la giacca. Baela infatti, ancor prima di crescere e comprendere cosa fosse davvero l'amore, aveva rimirato per anni , con occhi lucenti, il suo dolce cugino. Nel frattempo, Jacaerys Velaryon sentì il suo petto riempirsi di calore. Forse persino il proprio ventre, la propria pelle, la propria virilità. Quando, precisamente, aveva capito di amarla? Si domandò, mentre l'abito di Lady Baela le scivolava lungo le caviglie. «Immensamente» rimarcò Jace, e ciò che susseguì furono ansimi e gemiti e schiocchi di labbra che giunsero fino alle camere del povero Lucerys, che stava soltanto cercando di prendere sonno.

Il giovane in questione aveva già preso in moglie Lady Rhaena, ma entrambi avevano capito che da ambedue le parti non c'era altro che affetto. L'attrazione che Rhaena provava, infatti, era rivolta ad un pubblico prettamente femminile. E così la loro prima notte insieme fu un disastro di risate, imbarazzo, e coccole. «Riproveremo presto,» aveva promesso Rhaena, scostandogli i capelli ribelli dal viso per baciargli la fronte «E Driftmark avrà il suo piccolo o la sua piccola erede.»

❝🐉🐺❞

«Maestro Dariss dice che il Lord mio padre potrebbe giungere a breve» incalzò Raya, carezzando distrattamente il capo di Temeria. Naerys, che era prossima al parto, si poggiò delicatamente con la schiena contro la poltrona, di fronte al focolare, e con una sensazione strana al petto le fece eco. Non sapeva se era la paura che Cregan giungesse troppo tardi a Grande Inverno – non riuscendo ad assistere alla nascita del bambino - , o che nel farlo, lui decidesse ancora una volta di voltarle le spalle. «Si, bambina mia. Presto Lord Stark sarà a casa.» e nel risponderle, si carezzò la pancia con delicatezza.

Raya le sorrise, e da bambina qual era, cominciò a saltellare per la sala. Il meta-lupo si unì a lei, con guaiti. Ma lei era più di una semplice bambina, la Principessa lo aveva visto con i propri occhi. Era intelligente abbastanza da poter regnare un giorno. Peccato che le successioni surclassassero da sempre le donne. Un esempio lampante era proprio suo zio Aegon, che in quel momento si trovava chissà dove. Quando la piccola Stark si fu calmata, tornò al capezzale della Lady di Grande Inverno, inginocchiandosi per udire i movimenti del bambino in grembo. «Quale sarà il nome del mio fratellino?» domandò Raya. «O sorellina» suggerì Naerys con un sorriso grazioso. Poi si fermò a riflettervi: in verità, non ci aveva pensato fin quando non era stata proprio Raya a renderglielo noto.

«Se fosse un maschio lo chiamerei Rickon, come tuo nonno..» rifletté lei, calando lo sguardo sulla guancia della piccola che ora si poggiava sul pancione. «E se fosse femmina..beh, onorerei la mia casata, chiamandola..Daenerys» 

❝🐉🐺❞

Gocce di pioggia flagellavano il capo di Cregan Stark, a cavallo della sua puledra, e con il suo seguito di guerrieri sopravvissuti. Jory Poole gli galoppava di fianco; era sempre stato silenzioso, ma quel mattino gli pose probabilmente una delle domande che fece incendiare ulteriormente le viscere del lupo del nord. «Sembrate avere fretta, mio signore,»

«E secondo te per quale motivo?» replicò sprezzante, dando ulteriormente di speroni e desiderando per la prima volta nella sua vita, un drago veloce e scattante che lo riportasse a casa quanto prima. Jory si zittì, ma Cregan non aveva finito di parlare. «Mia moglie potrebbe partorire a giorni, ed io sono ancora qui. A miglia da Grande Inverno»

«Potrei aver messo da parte molto spesso l'affetto che provo per lei, ma l'onore prevale sempre. E intendo mantenerlo»

Avevano superato le Torri Gemelle, e adesso marciavano lungo l'incollatura. E più la pioggia si faceva fitta, rallentandoli, più il cuore del lupo mancava di qualche battito. Come aveva potuto essere così sciocco da trattarla in quel modo? Rhaenyra le aveva ceduto la propria figlia maggiore per un'alleanza, questo era vero, ma perché essere così crudele da ferirla soltanto perché in passato era stato ferito anche lui?

Quella non poteva, non doveva essere soltanto un unione politica.

Naerys meritava molto meglio. E forse rischiare la vita in quella guerra, gli aveva fatto comprendere quanto importante fosse che ad attenderlo tra le mura della sua casa vi fosse una figlia ed una moglie pronta ad accoglierlo nel suo talamo coniugale.

«In fretta!» ordinò Cregan Stark «O al nostro arrivo la vostra signora vi punirà » 

𝐓𝐇𝐄 𝐒𝐎𝐍𝐆 𝐎𝐅 𝐈𝐂𝐄 𝐀𝐍𝐃 𝐅𝐈𝐑𝐄 [𝐇𝐎𝐓𝐃]- 𝐂𝐫𝐞𝐠𝐚𝐧 𝐒𝐭𝐚𝐫𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora