𝟏𝟗. 𝐖𝐚𝐫 𝐨𝐟 𝐡𝐞𝐚𝐫𝐭𝐬

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 Cregan e Naerys trascorsero molti giorni insieme, lontani dalla vita mondana,  facendo l'amore dovunque si trovassero

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Cregan e Naerys trascorsero molti giorni insieme, lontani dalla vita mondana,  facendo l'amore dovunque si trovassero. Vi era una fiamma di ardente desiderio che sembrava non volersi spegnere mai, e nei posti più impensabili, consumavano la loro passione: Nel letto a baldacchino, prima di andare a dormire, contro gli scaffali nella torre della biblioteca, persino sulla tavola da pranzo in sala grande, quando nessuno era nei paraggi. Il lupo voleva recuperare tutto il tempo che aveva sprecato a rifugiarsi dietro la paura. E guardandola in quegli occhi, osservando come il viso le si contorcesse dall'estasi, Cregan non poté far altro che appagarla maggiormente. Amava vederla dimenarsi in preda al piacere, un piacere che prima d'allora lei non aveva mai conosciuto. Amava quando gli mormorava nell'orecchio di desiderare sempre di più, come se non avesse mai abbastanza. Ma arrivò il giorno in cui i due dovettero riaffacciarsi alla realtà, e ai doveri di Grande Inverno.

Ad occuparsi maggiormente dei bambini era Septa Rosey. Naerys era molto impegnata come Lady del Nord, e quando poteva stare con i suoi piccoli, dava loro da mangiare e aspettava che si addormentassero. Raya, con curiosità, gironzolava attorno a Daenerys, la cui chioma era prevalentemente chiara, con qualche ciocca scura, a differenza del fratellino – Rickon – che aveva la chioma scura ma con qualche ciocca argentata. La piccola Stark aveva tanto desiderato una bambina con cui giocare, ma nella sua piccola testolina, qualcosa si accese. Lei sarebbe cresciuta, ed inevitabilmente giocare con la sua sorellina sarebbe stato molto diverso. Tuttavia rimase molto spesso con lei, cucendole pupazzetti a forma di drago e cantandole canzoni del Nord.

Quando Naerys entrò nella sala, Maestro Dariss non aveva una bella cera. Sembrava turbato, mentre stringeva una lettera tra le mani. «E' giunto un corvo da Approdo del Re. Vostra madre la Regina vi ha scritto, mia signora» e la Principessa sentì la bolla in cui si era rifugiata per tutto quel tempo con Cregan, scoppiare.

«Sapete già di cosa si tratta?» domandò, chiudendosi la porta alle spalle mentre quella lettera sgualcita diventava sempre più oggetto della sua paura. «Non ho osato aprirla mia signora» rispose il Maestro. A quel punto lei non poté far altro che aprirla e leggerla. Ma, prima di farlo, lanciò un'ultima occhiata all'uomo che l'aveva sempre consigliata nel migliore dei modi. «Se non sapete di cosa tratta, perché mai sembrate così turbato?» Maestro Dariss si fece gelido, ma non riuscì a spiccicare parola. Naerys srotolò la pergamena con un sospiro, e cominciò a leggere. ❝Figlia mia, mi è giunta voce  della nascita dei gemelli e non potrei che essere immensamente felice nel saperti una madre. Tuttavia il motivo di questa mia lettera cela altro, che per mio volere, e per volere di tuo marito, non ti è ancora stato rivelato. Vi è stato un duello che ha visto come vittima tuo padre, sull'Occhio degli Dei contro tuo zio Aemond. Ebbene, entrambi non ce l'hanno fatta. Non biasimarmi per averti tenuto all'oscuro, e tantomeno con Lord Stark, il cui volere era quello di proteggerti..-❞

Smise di leggere la lettera che il cuore le batteva all'impazzata e la rabbia le offuscava la vista. Suo padre era morto, chissà quanto tempo prima, e nessuno si era premurato di farglielo sapere!

«Avete letto eccome la lettera, Maestro. Ma non vi incolpo di questo.»

❝🐉🐺❞

La cena era stata servita in tavola, ma Naerys sentiva lo stomaco contorcersi su se stesso. I bambini erano stati messi a letto, Raya sonnecchiava già da un pezzo sulla sedia prima ancora di cominciare a mangiare. E Cregan la guardava, con chiara confusione. Si domandava il perché di quella freddezza. Si domandava perché Naerys non lo guardasse. Ma prima di potersi porre un'ulteriore domanda, la Lady dai capelli d'argento richiamò a se la Septa. «Per grazia, Rosey, porteresti Raya a dormire?» Ed ella obbedì senza fiatare.

Naerys mescolò quella zuppa ancora fumante col proprio cucchiaio, cercando di tenere a freno la rabbia. Tuttavia lingua e cervello decisero di agire diversamente. «Quando avevi intenzione di dirmi della morte di mio padre?» Cregan si irrigidì come un pezzo di ghiaccio, mortificato e preso in contro piede da quella domanda. Stava soltanto cercando il momento giusto per dirglielo. Lei era così felice, si sentiva amata, aveva i suoi bambini.

«Quando l'ho saputo ho preferito rimandare..» intavolò il Lord, ma quando vide gli occhi di Naerys illuminarsi di una furia che non le aveva mai visto, si affrettò nel terminare la frase. «Volevo soltanto che non soffrissi durante la gravidanza. Ero lontano da te, non potevo starti accanto durante il lutto e quindi-» La fiera draghessa scattò in piedi furibonda, ferita. «Avevo il diritto di sapere, Cregan! Ti importava soltanto che l'erede venisse alla luce senza problemi, non ti importava affatto della mia salute o di come l'avrei presa. Tu non mi amavi! Soltanto adesso mi rendo conto..»

«Nella mia vita non sono mai stato un bugiardo, e tu sai benissimo che prima della nascita dei gemelli non ti avevo promesso amore, bensì rispetto. Eppure le emozioni possono cambiare! Ho sbagliato a tenerti all'oscuro di Daemon, questo lo ammetto senza alcun problema, ma non puoi biasimarmi. E se ti fossi sentita male? Se fosse successo qualcosa? Come avrei potuto perdonarmi una cosa simile sapendo di essere lontano da te? Io ti amo Naerys, ti amo con tutto me stesso e mi odio per non averlo fatto prima. Per non avertelo dimostrato. Ma una vita con te, adesso, è tutto ciò che desidero»

𝐓𝐇𝐄 𝐒𝐎𝐍𝐆 𝐎𝐅 𝐈𝐂𝐄 𝐀𝐍𝐃 𝐅𝐈𝐑𝐄 [𝐇𝐎𝐓𝐃]- 𝐂𝐫𝐞𝐠𝐚𝐧 𝐒𝐭𝐚𝐫𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora