12 anni prima

"sofi amore saluta Ken e torna di qua che dobbiamo tornare a Torino"
Sento parlare mia mamma dalla casa dove passiamo tutte le vacanze estive in Sicilia da anni.
Incrocio le braccia al petto e metto il broncio guardando il ragazzino davanti a me,anche lui dispiaciuto per la nostra separazione.
"mi prometti che però la prossima estate tornerai?"chiedo avvicinandomi a lui passando le dita sui miei occhi ormai umidi
"tutte le estati torno,sei mia amica e ci vediamo qui"dice lui per poi stringermi e io stringo lui in un abbraccio con le lacrime che rigano le mie guance velocemente.
"ti voglio bene Ken,non scordarti di me,ci vediamo il prossimo anno"dico staccandomi con molta fatica,lo vedo togliersi un bracciale bianco con una perlina a forma di stella e me lo da in mano.
"questo è il mio regalo per te,così anche tu non ti scordi di me,ci vediamo la prossima estate,ciao Mia"dice muovendo la mano e tengo il broncio copiando il suo gesto per poi stringere con l'altra mano il bracciale,lo infilo sul mio polso e asciugo le mie guance prima di tornare a casa notando le valige sistemate all'entrata,segno che è finita anche questa estate,e si torna a casa,è sempre difficile salutare questo posto che ha il mio cuore,come salutare Kenan il mio migliore amico che vivo solo per 3 mesi al anno,dalla mia nascita.
"che lagnosa che sei sofi,perché piangi sempre?"
chiede Nicolò mio fratello ridendo per poi farmi la linguaccia e nascondersi dietro nostro papà
"Nicolò stai zitto,non mi parlare"strillo battendo forte il piede a terra prendendo poi una macchinina e lanciandogliela anche se non lo sfioro nemmeno
"papà dì qualcosa a Mia guarda mi vuole fare male"urla a sua volta mio fratello stringendo le gambe di papà stando ancora dietro lui per difesa.
Gli alzo il dito medio e sentiamo l'ennesimo rimprovero dai nostri genitori,ovviamente è tutto partito per colpa sua.
Sono passati gli anni ma quella volta è stata l'ultima,l'ultimo sguardo con il mio migliore amico,l'ultima volta che sono stata tra le sue braccia,l'ultima che l'ho visto andarsene lontano da me con la sua famiglia per tornare nel loro stato,lo avessi saputo prima lo avrei stretto più forte,quel che mi rimane è il bracciale e i ricordi condivisi che non scorderò mai,avevo solo 5 anni ma è stato l'unica persona che mi capiva e con il quale ho imparato a giocare e a condividere tutto ciò che avevo.

12 anni dopo,tempo reale

"io esco torno tra un'ora aspettatemi per cenare"alzo la voce per farmi sentire mentre corro per le scale quasi saltellando come di solito faccio,non a caso fin da piccola mi ritrovo piena di lividi sopratutto alle ginocchia,ma nessuno mi fermerà.
"posso sapere almeno dove vai?"chiede mamma alzando la testa dal divano per potermi vedere meglio
"esco con Lucy,andiamo a bere qualcosa al solito bar"rispondo appoggiando la mano sulla maniglia pronta ad uscire
"mi raccomando Mia,aprite gli occhi e niente alcol, salutamela"
"sarà fatto,a dopo"dico per poi uscire e chiudere la porta dietro di te e cominciando a camminare a passo svelto,ovviamente sono in ritardo,chi se non io che mi riduco sempre all' ultimo.
"no ma vieni più tardi la prossima volta,prendila con comodo non ci sono problemi,io aspetto"dice Lucia ironica e forse piena di me rivolgendomi la parola appena prendo posto sulla sedia di fronte alla sua
"lo so lo so perdonami,stavo facendo gli esercizi,sai quelli di matematica e non mi sono resa conto che mancava poco,e una doccia non te la fai? quindi eccomi sono 35 minuti di ritardo,offro io per farmi perdonare ovviamente"dico velocemente e alzo la mano al cameriere per poter ordinare
"due margherita"dico e annuisce subito allontanandosi
"ciao comunque eh"dice Lucia ridendo non so se per me o per la situazione che si è creata
"oh cazzo,ciao amore hai ragione non ti ho salutata "rido alzandomi per sporgermi verso lei baciandole la guancia ben due volte per poi accomodarmi e parlare del più e del meno,come se alla prima cosa che mi succede non la aggiornassi già,quante volte si è ritrovata pure una mia chiamata alle 3 del mattino perché dovevo raccontare i cazzi miei,lo so è molto paziente,mi sopporta dalla scuola materna.

"sta passando un po' federico è un problema?"chiede guardandomi appoggiando il telefono da dove sicuramente si è sentita con il suo ragazzo fino a pochi secondi fa
"ma che problema,ormai fa parte del trio,sa gossippare meglio di noi due messe insieme" rido bevendo un sorso del margherita ricordandomi la frase che mi ha detto mamma prima di lasciare casa che non ho assolutamente ascoltato,niente alcol mi diceva.
"chi è che continua a darvi del alcol a voi due diciassettenni?"chiede Federico Chiesa avvicinandosi mettendosi poi di spalle alla mia migliore amica,le alza il viso e le stampa un bacio sulle labbra,li guardo facendo una smorfia e ricevo poi un 5 con la mano da quest ultimo prendendo poi posto accanto a noi
"è così che funziona,mio fratello Nicolò per una cosa torna utile,dico di essere la sorella di Fagioli e ce lo danno senza chiedere il documento ,ormai ci conoscono spesso offre pure il bar"dico tranquillamente alzando le spalle mentre Federico scoppia a ridere
"sei proprio una profittatrice,vedete di non esagerare o finiscono dietro le sbarre tutti questi camerieri,e voi avrete grandi problemi"dice cercando di darci una lezione,ma già sappiamo a cosa andiamo incontro,non esageriamo mai
"un drink al giorno alla fine toglie il medico di torno"esprimo scherzando facendo ridere Lucia che da sotto il tavolo mi da un calcio per la battuta appena fatta
"non era la mela?"chiede Federico confuso
"il fatto è sempre quello,hai capito cosa intendo almeno"dico facendo ridere entrambi mentre lui successivamente ci spiega che starà per poco con noi,si è fermato qua per aspettare un suo compagno di calcio per consegnarli delle chiavi
"eccolo"alza la voce Federico alzandosi e correndo verso la macchina con gli specchi oscurati,il suo compagno abbassa il finestrino e Fede gli consegna la chiave che cercava per poi fermarsi a parlare con lui per un attimo.
"ma chi è?lo riconosci?ha una faccia famigliare"chiedo guardandolo ma senza dare all'occhio,non voglio fare nessuna figura di merda,in 17 anni ne ho già abbastanza che vorrei pure scordare
"non ho la minima idea amore,non l'ho mai visto,sembra sia molto giovane,forse è nuovo,chiediamo a Fede quando torna"dice Lucia per poi seguire il passo del suo ragazzo che torna tra noi
"Mia era interessata di sapere chi fosse quel tipo"dice la mia migliore amica e sono lì al limite di lanciarle la prima cosa che mi capitava per le mani 
"non sono interessata,giusto curiosità,è nuovo?"rispondo correggendo la domanda di Lucia
"si è Kenan,la nuova stella della Juventus,dicono così da noi,un ragazzo in gamba,è arrivato proprio oggi"risponde Federico,ed è lì che tutto all'improvviso la mia vista si è offuscata,fino a vedere tutto nero,è arrivata anche la mia fine.

Il tuo nome nel cielo - Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora