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"ma mi spieghi che cazzo sta succedendo tra voi?"chiede Lucia entrando nella mia stanza e raggiungermi sotto il lenzuolo
"amore sinceramente vorrei saperlo pure io,non ti so dare una risposta,dovevo essere io quella ad avvicinarmi per capire come reagisse ma sta facendo tutto lui all'insaputa presumo di Karlotta e se so che sta ancora con lei lo allontano non gli darò mai la soddisfazione"dico
"ma se non fai quel passo lui non ci pensa a lasciarla penso che deve essere convinto che da parte tua c'è interesse prima di agire"
"non si capisce amore?posso rifiutarlo quanto mi pare ma sto sempre a sorridere in sua presenza"sospiro
"dovesse avvicinarsi per baciarti ti sposteresti?"chiede e la guardo nei occhi per poi mettermi seduta stringendo le mie gambe
"questo silenzio dice tutto"interviene prima che io parlassi
"è più forte di me lucy,spero o che faccia lui un passo indietro con me così metto l'anima in pace e la mia salute e potrò proseguire la mia vita o faccia un passo indietro chiudendo con Karlotta in quel modo io mi riavvicino come sta facendo lui adesso "rispondo
"è un sottone,questa volte fidati non ti lascerà andare"dice
"la scorsa è stata per colpa mia"dico
"non darti le colpe amo sai cosa stavi passando non è per niente facile anzi doveva rimanere al tuo fianco nonostante tutto"dice e sbuffo mentre lei mi stringe la mano stampandoci poi un bacio
"andiamo giù che ne pensi?"chiede e annuisco scendendo in pigiama e facendomi sfottere da Leonardo per i pulcini che sono raffigurati nei miei pantaloncini e la mia canotta

"mamma dove è papà?"chiede Ale avvicinandosi a me mentre bevo un sorso di acqua dal bicchiere
"non lo so amore,ero su in camera,lo hai chiesto agli zii?"chiedo guardandomi intorno per poi notare Kenan nel giardino seduto a terra mentre parla con qualcuno al telefono e gli e lo indico subito
"okay grazie mamma"dice correndo verso lui e noto kenan alzare la testa verso suo figlio portandolo sulle sue gambe continuando a comunicare via telefono con chissà chi,probabile karlotta da allontanarsi così tanto.
"che fai la spia?"chiede Nicolò dietro di me
"ovviamente non ho altro da fare nella vita quindi spio le persone"dico ironica
"le persone,una persona qualsiasi,vuoi che controlli con chi stia parlando?"chiede
"penso ci stia già pensando Alessandro e giuro non gli ho detto nulla"dico ridendo mentre lui avvolge un braccio sulle mie spalle e mi bacia più volte la guancia
"zio vieni a giocare a calcio con me?"chiede Leo prendendogli la mano e cercando di tirarlo
"sì piccolo fagioli arrivo"gli risponde facendomi ridere
"no io sono Leonardo Yildiz"dice fieramente
"puoi essere pure il figlio di Kenan Yildiz,ma sei la mia copia"
"lo so me lo dicono tutti"risponde Leo ridendo per poi seguire suo zio in giardino
"era kaotta mamma"sussurra Ale correndo verso me per poi spostarsi subito perché si avvicina Kenan che si appoggia al bancone davanti a me guardandomi dalla testa ai piedi.
"non gradisci il mio outfit?"chiedo
"non sono un po' corti quei pantaloncini?"chiede alzando il sopracciglio
"no e poi sono a casa con le persone che ritengo mia famiglia"rispondo
"saliamo un po' su io e te?"chiede facendomi segno con la testa e lo seguo facendo le scale e raggiungendo la sua camera,mi siedo al suo fianco sul letto e continua a guardarmi
"mi vuoi dire qualcosa?"chiedo
"voglio solo stare un po' con te,e staccare per un attimo,al rientro a Torino ti voglio parlare"risponde
"potresti farlo adesso no dato che siamo solo io e te,cosa cambia?"chiedo
"cambia,voglio farlo a Torino Mia,ho bisogno di tempo e sistemare delle mie cose prima di iniziare certi discorsi importanti con te"risponde per poi stendersi,batte la mano sulla sua pancia e lo guardo
"vieni,appoggiati"dice mentre giro la posizione e sistemo la mia testa sulla sua pancia sospirando
"mi hanno chiamato facendomi una proposta inoltre,e ho bisogno di un tuo consiglio per questo a Torino ci prendiamo una giornata nostra"continua a parlare
"perche io?"chiedo
"perché tu,nessun altro"
"cosa ne pensa Karlotta?"chiedo
"Karlotta una cosa la sa già ma non ha espressione decisionale a differenza tua"dice allungando la mano sulla mia guancia che accarezza
"non è giusto kenan"
"è giusto è la mia vita e scelgo io con chi condividerle pienamente o meno"dice mentre porta il suo dito dietro l'orecchio spostando una ciocca dei miei capelli,socchiudo gli occhi a quel gesto e torna ad accarezzarmi la guancia,lo guardo sorridendo appena e mi mostra un sorrisone facendomi sciogliere internamente,si appoggia allo schienale del letto mettendosi seduto e lo trovo sempre più vicino a me a pochi cm dal mio viso che mi guarda non distogliendo un attimo gli occhi da me.
"che c'è?"sussurro
"tu sapessi"risponde sussurrando per poi appoggiare le labbra sulla punta del mio naso mentre porta le dita sui miei capelli massaggiando,mi muovo leggermente con il corpo per tutto ciò che sto provando in questo instante e porta il pollice contornando le mie labbra togliendole subito dopo perché la porta viene aperta.
"papà ho fatto goal"strilla Leonardo entrando in camera
"lo avrei fatto anche io amore mio se invece di entrare bussavi"gli risponde kenan mentre io do una manata sulla spalla con il mio viso che va completamente a fuoco
"okay esco e busso?"chiede Leo non capendo
"vai,riproviamoci"dice Kenan sotto le mie risate
"no amore esci e esco io con te"dico alzandomi dal letto,metto in disordine il ciuffo perfetto del ragazzo che si trovava al mio fianco e dopo una lamentela ad alta esco dalla stanza.
"Leo ti farò cambiare sport,il calcio non fa per te"dice Kenan non molto contento per l'entrata di suo figlio quando le sue intenzioni erano altre.

Il tuo nome nel cielo - Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora