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"io vi tiro la palla e voi la calciate,uno ad uno,Leo rimani alla tua destra ognuno ha un lato"dice Kenan guardando i suoi figli nel giardino di casa sua,mentre passa la palla e a turno gli e la calciano indietro,dei piccoli calciatori che crescono,kenan mi ha detto dall'inizio che ci sanno proprio fare.
"mamma poi verrai a vederci alle partite?"chiede Leo viaggiando nel futuro dopo essersi allenato con suo papà per almeno un'ora
"certo che verrò sarò la vostra fan e sostenitrice numero uno,non mi perderò nemmeno una partita"dico sorridendo mentre Leo si avvicina a me tutto sudato e alza le braccia così che io lo prenda in braccio,mi stampa un bacio e mi stringe.
"amore della mia vita,non immagini quanto la mamma ti ama,a te e a tuo fratello"dico
"anche io ti amo mamma,e papà?"sussurra
"è un bene diverso quello per papà"dico sorridendo
"Leo andiamo a farci il bagnetto?"chiede Kenan guardandolo
"si con mamma anche"gli risponde mentre proseguo a camminare fino a salire nella loro camera dove hanno il bagno personale e una vasca capiente,riempio la vasca di acqua calda e bollicine per poi infilarli entrambi
"okay vi lasciamo divertire per massimo 10 minuti poi vi laviamo i capelli"dice Kenan mentre loro acconsentono felicemente,mi appoggio sedendomi sul lavandino mentre Kenan si mette di fianco a me accarezzandomi il ginocchio
"ragazzi,volete che si unisca pure la mamma nella vasca?"chiede lui
"si e anche tu papà"interviene Ale
"papà sarà felicissimo di guardare non si entra in quattro lì dentro"dice mentre gli do una manata sulla testa provocandogli una risata
"vuoi per caso vedermi nuda e usi i nostri figli come scusa?"sussurro sotto le sue risate
"fosse stato più semplice non avrei messo in mezzo i nostri figli,ma volevo chiedertelo in un modo più carino Mia"dice mentre muovo le gambe pendenti avanti e indietro e lo guardo nei occhi
"smettila di guardarmi così"dice mentre abbasso lo sguardo sorridendo,per poi voltarmi verso i bambini che si divertivano da soli
"Leo Ale,papà ha un po' di caldo"dico e da lì scatta la guerra,Leo non ci pensa due volte a prendere del acqua con le sue manine e gettarla verso Kenan iniziando così a bagnarlo insieme al gemello,penso di non aver riso così tanto nel vedere l'espressione basita di Kenan.
"ci penso io a te più tardi"dice Kenan dietro le mie spalle mentre lascia il bagno e io comincio a fare lo shampoo ai miei figli non smettendo di ridere insieme a loro,dopo averli sciacquati,vestiti e aver dato loro da mangiare li ho sistemati sul loro letto per poi percorrere il corridoio che portano le scale per scendere al piano di sotto e prendere le cose che avevo lasciato in disordine sul tavolo.
"dove pensi di andare?"chiede Kenan guardandomi
"a casa mia?devo chiedere il permesso?"chiedo
"si?"dice alzandosi e venendomi incontro,faccio dei passi indietro e rido non appena mi blocca avvolgendo un braccio intorno alla mia vita
"perché mi sto immaginando che non uscirò da questa casa entro poco?"chiedo
"perché è così,sei in punizione e non esci di casa oggi"dice sollevandomi dalle cosce,torna sul divano e si stende con sopra me,faccio attenzione dove appoggio le mie gambe mentre lui senza farsi nessun problema infila la mano sotto la mia maglietta accarezzando la mia schiena nuda.
"il reggiseno è diventato un opzione?"chiede
"lo è sempre stato per me,non ti ricordi?"chiedo
"io ti ricordo con almeno due taglie in meno"dice facendomi ridere
"dovrei ringraziare i miei figli per questo miracolo"dico mentre posa le labbra sulla mia mandibola non appena appoggio la testa sulla sua spalla per non tenerla sollevata
"e anche qualcuno che mi hai attivato giorni fa devi ringraziare che senza quello non avresti avuto loro"dice mentre spalanco la bocca
"kenan,smettila"alzo la voce volendomi poi sotterrare per cose io abbia appena sentito
"tre anni fa non ti facevi nessun problema"dice mentre nascondo il viso sul suo petto,mi stringe più a sé mentre la sua mano continua a vagare sulla mia schiena nuda,muovo leggermente una gamba sentendomi andare a fuoco e muove il bacino percependo la sua erezione sulla mia coscia.
"ci stai ferma?"chiede
"io?sei tu che me lo hai appoggiato,fammi spostare stupido"dico mentre sento la sua risata,mi muovo mettendomi lateralmente e sposta la sua mano dalla schiena alla mia pancia
"ti puoi alzare se ti da fastidio"sussurra ma rimango lì accanto a lui,continuando a prendermi il suo contatto che mi era talmente mancato dopo anni.
"resti con noi stanotte?"chiede e annuisco senza aggiungere altro,sposto una volta ancora la testa sistemandola sul suo petto e dopo essere rimasta 5 minuti a guardarlo, mi addormento tra le sue braccia calde che mi riportano a farmi respirare un po' di spensieratezza.

Il tuo nome nel cielo - Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora