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"mi spieghi cosa è successo esattamente,come è possibile " sento la voce di mio papà appena e apro improvvisamente gli occhi trovando addosso quelli dei miei genitori,Nicolò,Federico e Lucia che fuoriesce un sospiro di sollievo appena le faccio un mezzo sorriso,non so cosa io ci faccia in questa condizione,non perché perché mi stanno fissando dal mio riposino pomeridiano sul divano.
"mi volete analizzare ad occhi chiusi?o cercate un modo per farmi fuori mentre dormo?"chiedo
"eccola si è svegliata,era meglio se te ne stavi per le tue"dice Nicolò battendo la mano sulla fronte e Federico gli da una una gomitata sullo stomaco facendolo urlare un "aia"
"allora?"chiedo alzando il sopracciglio per poi mettermi seduta e continuando a guardarli capendo ancora meno
"non ti ricordi niente amo?"chiede Lucia
"no amore cosa devo ricordare,è successo qualcosa?mi devo preoccupare?perché siete qua intorno a me?"chiedo cominciando ad agitarmi un attimo facendo mille domande ma non ho una risposta
"okay okay,ricapitolando,noi due siamo uscite al bar,il nostro solito bar,ci ha raggiunte Federico con le chiavi del suo compagno,che è arrivato in macchina e tu hai chiesto chi fosse,Fede ti ha detto il nome e tu sei letteralmente crollata,svenuta all'instante"
"okay ricordo qualcosa ma chi era Leonardo Di Caprio ventenne che ho avuto quella reazione?"rido allacciando le braccia intorno alle mie gambe che porto al petto
"Kenan Yildiz"risponde Federico ed è lì che stringo il tessuto del divano rimettendomi stesa
"Kenan? quel Kenan?"chiede alzando la voce mio papà verso mio fratello e lui alza le spalle
"ho saltato gli allenamenti oggi quindi non l'ho visto,non ti so dire se sia lui"risponde mio fratello passandosi la mano sul viso.
Io non connetto più,è scomparso per anni,non l'ho più sentito da quella promessa,come è possibile adesso si trovi nella mia stessa città?che sarà nella stessa squadra di mio fratello,dio solo sa quanto io abbia sofferto nel non vederlo in Sicilia il sesto anno,quanto mi sono chiusa in me stessa e non volevo vedere nessuno,ero delusa molto delusa,ma non sapevo nemmeno la sua situazione,la ragione per il quale non è più tornato,probabile non dipendeva da lui,e ogni volta il giorno della partenza verso la Sicilia avevo quella speranza di poterlo vedere ma non è più successo.
"io penso che se Mia ha reagito così fosse lui"risponde mia mamma guardando mio papà per poi venire più vicina a me e stringermi la mano
"non lo voglio vedere"dico senza pensarci due volte
"è impossibile non riuscire a vederlo,Mia hai capito che da oggi fa parte della squadra della Juventus?che fai ti chiudi in casa ora come hai fatto anni fa? cosa ottieni in questo modo?piangendo risolvi qualcosa? soffrendo risolvi qualcosa?non risolvi proprio nulla,gli anni sono passati e voi siete cambiati,non è più quel solito bambino ricordatelo,se vuoi delle spiegazioni per metterti l'anima in pace una volta per tutte ci parli e non pensare di evitarlo perché tu una bambina di 5 anni hai sofferto quando non è più tornato,svegliati un attimo sei grande adesso"dice Nicolò puntandomi il dito contro
"hai passato tu quello che ho passato io?"chiedo alzando la voce contro lui
"no ma anche se non l'ho passato io in persona l'ho subito attraverso te,mamma e papà si sono fatti in due per i tuoi piantoni da bambina,per un amico che era logico non poteva rimanere per sempre,questa è la vita,bisogna dire addio e si va avanti"
"come gli e lo spieghi a una bambina di 5 anni?"chiedo passando le mani sui miei occhi per asciugare le lacrime che stavano scendendo
"è andata la bimba di 5 anni ora sto parlando con sempre una bambina ma 17 anni a quanto pare,questo è grave"dice portando le mani sui fianchi
"vattene Nicolò"rispondo nascondendo il viso con il cuscino,sento qualcosa sbattere e poi silenzio
"ho bisogno del tempo per me per favore,grazie ragazzi per avermi portata qua"dico guardando Lucia e Federico stringendo il cuscino una volta abbassato
"noi andiamo qualsiasi cosa amore chiamami mi raccomando,io sarò sempre a disposizione"dice la mia migliore amica allungandosi verso di me baciandomi la guancia e mi saluta pure Federico per poi uscire di casa.
"ti lasciamo da sola se è quello che vuoi va bene?"chiede mio papà accarezzandomi la guancia e annuisco appoggiando la mia mano sulla sua per ringraziarlo
"grazie per capirmi,restate pure qua,salgo io in camera"dico alzandomi dal divano ancora un po' scombussolata e salgo le scale per poi chiudermi in camera e stendermi sul letto con gli occhi ormai gonfi.
Perché solo adesso?perché a me dopo che ho sofferto così tanto la sua lontananza?dopo che da anni stavo finalmente ricucendo le ferite di quel trauma,quella sensazione di abbandono dal tuo migliore amico,l'unico che ti capiva e che ti ha insegnato così tanto anche se eravamo piccoli.
Prendo il cuscino e faccio un urlo di frustrazione contro esso per sfogarmi per poi guardare il mio polso,quel polso mai spoglio perché da ormai 12 anni avevo quel bracciale con la perlina con la stella,non lo avevo mai tolto,lo sentivo più vicino così e mi ci sono così tanto affezionata che non potevo più farne a meno,come si va avanti definitivamente?

Il tuo nome nel cielo - Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora