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due anni dopo

"Leonardo per favore lascia in pace Alessandro avete due pistole d'acqua non una sola,prendi la tua che quella è di Ale"dico rimproverandolo mentre lui sbatte i piedi a terra mettendo il broncio incrociando le braccia al petto e alza il dito medio il che mi fa alzare immediatamente
"Leonardo non ti permettere nemmeno di ripeterlo"alzo la voce mentre lo rincorro per il giardino di casa,lo afferro dai fianchi e gli do una sculacciata mentre lui ride ma allo stesso tempo continua a farsi gli affari suoi e quello che preferiva pur di dare fastidio tutti quanti,Nicolò Fagioli 2.0,è rinato una seconda volta.
"mamma io ho fame"mormora Alessandro avvicinandosi a me abbracciando le mie gambe,gli accarezzo i capelli e lo prendo in braccio per poi prendere per mano Leo che tiro non essendo molto felice di allontanarsi dal giardino della casa dei nonni.
"Leo per favore,chiamo papà se fai così"dico e torna a camminare tranquillo accanto a me fino a raggiungere la cucina dove avrei preparato un piatto di pasta al pomodoro
"Ale chi arriva prima sul divano vince"dice Leo cominciando a correre mentre Alessandro mi sta ancora addosso stringendomi.
"mamma io non voglio"sussurra
"ci pensa la mamma poi,stai tranquillo tu stai con me,non vince nulla Alessandro forse una sculacciata da parte di papà"dico mentre lui spalanca gli occhi ridendo
"mami dove sono i nonni?"chiede Alessandro
"stanno arrivando con lo zio e la zia,vuoi che dica a loro quanto sei stato monello oggi?"chiedo
"no mamma non sono monello io"dice continuando a mettere il broncio e avvicinandosi portando le braccia in alto così che lo prendo in braccio una volta che Ale prende posto sulla sedia aspettando il pranzo,avvolge le braccia intorno al mio collo e appoggia la testa sul mio petto
"mi vuoi comprare facendo le coccole adesso?"chiedo sorridendo mentre lo stringo a me
"no,mami io ti amo,mami mi manca papà"sussurra
"papà quando sarà libero verrà a prendervi amore"dico
"lo so ma a me kaota non mi piace"dice facendo una smorfia e cerco di non ridere davanti a mio figlio
"si chiama Karlotta amore,vi deve piacere è la fidanzata di papà e quando andate da lui dovete portarle rispetto,fatelo per papà"dico
"mami anche a me non piace kaota"esprime Ale ridendo
"nemmeno a mamma piace"dice Leo e lo metto sotto così che si mette a sedere accanto al suo gemello
"non è vero,non inventate le cose"rispondo scolando la pasta

Sono passati due anni di alti e bassi,sono cambiate tante cose come la vita.
Ho deciso di lasciare casa per prendermene una con i bambini anche se a poco distanza dalla casa dei miei genitori per iniziare a prendere la vita in mano e essere indipendente,loro due sono la mia famiglia, il regalo più bello che mi potessero fare e posso dire di essere cresciuta grazie a loro che ogni giorno mi danno forza per andare avanti e io do tutt'a me stessa per non fargli mancare nulla,allo stesso tempo ho intrapreso un percorso da fashion disegner che proseguo in modalità telematica dagli inizi così che ho tempo per me,per i miei figli e chi mi circonda e allo stesso tempo realizzo il lavoro dei miei sogni.
Kenan? si è rifatto una vita poco più di un anno fa con una ragazza che già conosceva dalla Germania,c'era già stato qualcosa con lei quando viveva lì e quando lei poi si è trasferita a Torino ci hanno riprovato mettendosi insieme,anche se ai figli l'ha presentata solo due mesi fa e non l'hanno presa così bene,come io d'altronde che non riesco ad andare avanti perché non smetto di pensare a una vita senza lui almeno che troverò la persona perfetta che mi sappia dare tutto ciò che mi ha dato Kenan e oltre.
Convivono insieme sempre dalle nostre parti e Kenan non appena si libera del calcio si occupa dei bambini prendendoli,li ama alla follia,è nato per fare il papà,e loro vanno pazzi per il "campione",così lo chiamano "papà il mio campione",ovviamente buon sangue non mente ed entrambi sono appassionati al calcio,dei piccoli Juventini da quando sono nel grembo,quando sono tutti e 3 insieme si parla solo di calcio.

"papà ma sei arrivato"strilla Ale non appena apro il portone di casa mia dove si presenta Kenan con due pupazzi panda,si lanciano su di lui che li prende al volo e li bacia continuamente  per poi lasciarli a giù mentre afferrano i pupazzi
"andate a prepararvi che venite una notte da papà"dice e loro salgono di corsa le scale
"andate in camera che vi sistemo io"alzo la voce iniziando a seguirli e kenan dietro di me mentre saliamo le scale ed entriamo per vestirli,preparo la borsa per entrambi e dopo aver inserito le scarpe kenan li prende per mano.
"salutate la mamma e poi potete andare"dico guardandoli abbassandomi al loro livello di altezza prendendomi tutte le coccole,ogni volta soffro la loro distanza che sia pure questione di ore.
"mami io torno domani da te va bene?"chiede Ale facendomi sorridere
"state da papà quando poi papà vorrà verrete da mamma,noi ci sentiamo al telefono come sempre amore mio"dico
"però non essere triste"dice stringendomi mentre Leo esce di casa
"triste io? no amore,la mamma è felice che state con vostro padre"rispondo rassicurandolo,mi guarda sorridendo e si allontana poi da me
"ciao amori fate i bravi,ciao Kenan"dico avvicinandomi alla porta
"ciao Mia"risponde sorridendomi
"noi l'abbiamo baciata la mamma tu perché non la baci?"sento Ale fargli questa domanda e Kenan gli sorride appena per poi dirgli una cosa che non sento più perché sono già troppo lontani da me.

Da Lucy👭🏽
Andiamo al nostro solito bar?So che sei a casa sola e voglio stare con la mia migliore amica ❤️

La storia da ora si concentrerà in questo periodo di tempo!!!

Il tuo nome nel cielo - Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora