Eccomi, come promesso. Sono tornata. Buona lettura!
MATTIA
Non è giusto che sia così dannatamente bella.
Avanza per la classe a testa alta, incede lenta, sensuale, fiera, è elegante anche con una mise sportiva, però non sa neppure di esserlo. Resia è del tutto inconsapevole del fascino che trasuda da ogni suo gesto, non ha la minima coscienza del suo splendido corpo e delle emozioni che scatena dentro me quando la guardo.Non appena i nostri sguardi si incrociano avverto subito un fremito, solo lei mi fa sentire così stupidamente emotivo. All'inizio pare scossa, anche se subito maschera quel leggero turbamento e ricambia accigliata la mia occhiata, poi mi ignora come suo solito.
Perché diamine si comporta così?
Mi alzo dalla sedia infastidito e faccio il giro dell'aula per raggiungerla. Stavolta non mi sfugge, non può portarmi il muso in eterno. È inaudito! Deve smetterla con questo atteggiamento da bambina. Mi siedo accanto a lei, ormai sta diventando un'abitudine quella di perseguitarla e imporle la mia presenza, ma è più forte di me, non riesco proprio a starle lontano.
«Non ti piacciono le orchidee?» domando sarcastico, giusto per attaccare bottone.
Non sopporto che non abbia avuto reazioni dopo il mio gesto, se non fossi maledettamente orgoglioso glielo rinfaccerei.
Due orecchini pendenti le sfiorano il collo, sono tentato di storcerlo, per poi perlustrarlo con la lingua in tutta la sua lunghezza fino a farla fremere sotto il mio tocco. Vorrei che una santa volta si arrendesse a me, smettendola di combattermi. Mi basterebbe perfino una chiacchierata amichevole, pur di averla accanto sarei disposto ad ascoltare i suoi sproloqui, invece mi riserva sempre e solo indifferenza o scherno.
Mi sta facendo impazzire!
«Sono allergica» risponde, senza neanche voltarsi, eppure sussulta non appena poso la mia mano sulla sua gamba.
Non mi inganni, ragazzina, tu mi vuoi, come io voglio te!
«Sei maleducata» la rimprovero, quando invece l'unica cosa che vorrei fare sarebbe baciarla, desidero avvertire ancora il calore di quelle morbide labbra sulle mie.
Con la mano libera cerco il suo volto e la costringo a guardarmi. Adoro i suoi occhi, mi ricordano le cortecce degli alberi, la bellezza della natura: mi scavano con noncuranza dentro, piantando le loro radici nel mio solido tronco.
L'amico che l'accompagna al corso e che finora non avevo neanche notato tanto ero assorbito da lei, si intromette nella discussione, fissandomi con disappunto.
«Resia, tutto bene?» le chiede apprensivo.
«Sì, non sto minando alla sua sacrosanta verginità, vorrei solo parlarle, dovevo forse domandarti il permesso?» rispondo sgarbato, purtroppo detesto le interruzioni e poi, quando c'è di mezzo lei, perdo con facilità le staffe.
So di essere villano eppure non mi importa. Da bambino mi illudevo che comportandomi così avrei attirato l'attenzione di mia madre, però Ada era troppo occupata a scoparsi il cliente di turno per ricordarsi di avere un figlio, e adesso è tardi per mutare questa brutta abitudine.
«Non parlavo con te. Ha ragione Resia, sei proprio un cavernicolo!» replica, poggiando subito dopo le dita sulle labbra, come a volersi scusare per aver detto qualcosa di troppo.
Sorrido impertinente. «Da quando sono l'argomento principale delle conversazioni con i tuoi amici, Resia?» gongolo soddisfatto, nonostante non abbia speso parole positive definendomi un primitivo, ha pur sempre parlato di me, e per il momento me lo faccio bastare.
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Past
ChickLitDicono che nella vita esistano due grandi amori. Uno stravolgente, che cattura e ossessiona. Uno più maturo, dolce ed eterno. Io sono Resia e mi sono innamorata due volte. PAST