MATTIA
Sollevo il volto dal mio foglio immacolato per fissare con aria annoiata il professor Casillo.Fatico a concentrarmi, stanotte ho fatto tardi con Federico e ho dormito poco e nulla. Lo cerco con lo sguardo, è seduto dal lato opposto al mio, ben nascosto dietro quello spilungone di Gennaro. Ha il capo poggiato sul banco e la bocca spalancata. Beato lui. Spero che il docente d'arte non si accorga che sta dormendo, non è la prima volta che lo beccano e la prossima, potrebbero prendere provvedimenti ben più seri di un banale rapporto di classe. Non che Federico se ne curi, a differenza mia, non gli importa molto del suo rendimento scolastico. È stato già bocciato due volte.
Getto un'altra occhiata al polso.
Sospiro, mancano ancora due minuti prima che la smetta di parlare.
Fingo di prendere appunti e la mia mente divaga ancora, quando finalmente sento il suono della liberazione, scatto in piedi come una molla senza curarmi che Casillo stia ancora discorrendo. Non intendo tollerarlo un minuto di più.
Mi incammino verso il corridoio e mi sfugge un sorriso. Mi muore sulle labbra un attimo dopo, quando la scorgo.
Che diamine ci fa con Patrizio?
È un mio compagno di classe. Era uscito prima dall'aula per andare in bagno. È un tipo antipatico, non fa altro che pavoneggiarsi delle sue conquiste con tutti, in particolare con Federico, che stenta a tollerarlo. Ho sempre pensato che fosse geloso del mio compagno, che senza tanti sforzi riesce ad accaparrarsi le ragazze su cui mette gli occhi addosso, lui invece di solito deve sfoggiare finte buone maniere e corteggiamenti per conquistare le sue prede.
Non mi va giù che adesso stia proprio accanto alla mia Resia. Mi appoggio al muro, poco lontano, non si sono accorti neanche di me tanto sono intenti a chiacchierare e sembra pure si stiano sollazzando.
«La smetti di trucidarla?»
Mi volto verso Federico che, notando il mio disappunto si è piazzato accanto a me, perlomeno se quei due si voltano mi vedranno con lui e non penseranno che in realtà stia progettando di uccidere entrambi, perché è proprio quello che vorrei fare in questo momento.
«Non mi rompere le palle, Fe'.»
Alza le braccia e abbozza un sorriso. «Dunque è lei, quella che ha rubato il mio amico?»
Stavolta gli concedo il massimo dell'attenzione mentre rispondo ancora più sgarbato. «Non sono cazzi tuoi.»
«Sempre di buon umore a quanto pare» si limita a ribattere, prima di darmi una pacca amichevole sulla spalla.
Non so come faccia a sopportarmi. Patrizio intanto ha poggiato una mano sul braccio di Resia e lei lo lascia fare, quando con me, al minimo tocco, sputa fuoco e mi intima di starle lontano. Sorride pure a quel cretino.
Okay, ho deciso, lo ammazzo.
Muovo qualche passo, ma Federico mi strattona il braccio, quindi mi rigiro su me stesso.
«Non qui» mi redarguisce e stavolta non posso che dargli credito, che diavolo credevo di fare?
Mi beccherei una sospensione in men che non si dica. Troppi testimoni.«Falli smettere.»
«Era proprio quello che volevo fare.»
Mi strizza l'occhio, prima di raggiungere la coppia in questione. Passa con nonchalance un braccio intorno a quello di Patrizio, neanche fossero amici di vecchia data, lui storce il muso, ma non lo scaccia. Ci tiene a fare bella figura.
Federico porge la mano a Resia, presentandosi, poi lo vedo indicare i suoi amici. Si avvicinano e iniziano a darsi le mani fra loro, manco fossero tutti in chiesa a scambiarsi un segno di pace. Proprio in quel momento Resia si guarda intorno distratta ed è soltanto allora che i nostri sguardi si incrociano. Una frazione di secondo, giusto il tempo di lanciarmi una di quelle occhiate di scherno che adora riservarmi, poi è lei che poggia la sua mano sul polso di Patrizio.
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Past
ChickLitDicono che nella vita esistano due grandi amori. Uno stravolgente, che cattura e ossessiona. Uno più maturo, dolce ed eterno. Io sono Resia e mi sono innamorata due volte. PAST