Non ho riletto il capitolo per mancanza di tempo, per favore segnalate refusi.
MATTIA
Osservo Resia ammirato. Il suo corpo è sbilanciato in avanti, se ne sta lì, con aria sognante, appoggiata con gli avambracci sulla ringhiera del piccolo balcone che hanno montato sul palco. Alle sue spalle su un pannello di carta è riprodotto il cielo stellato con la luna che brilla luminosa nel centro.
Non riesco a fare a meno di adorarla, anche se non vuole parlarmi e si ostina a portare il muso per quello che è accaduto ieri sera. Ho paura, sono terrorizzato all'idea che possa decidere di lasciarmi per un bacio a cui neppure ho partecipato. Io non lo sopporterei. Non rinuncerò alla donna che amo a causa di un malinteso. Prima l'ho pregata di ascoltarmi, ma l'ho vista molto distaccata. Non le darò tregua fin quando non tornerà sui suoi passi.
Sul palco l'ho sentita tremare tra le mie braccia, so che non gli sono indifferente come vuole far credere, è delusa e lo capisco, ma le spiegherò, una volta e per tutte che si sbaglia, perché io non le farei mai del male. La amo troppo.
«Oh Romeo, Romeo! Perché sei tu Romeo? Ah, rinnega tuo padre! Ricusa il tuo casato! O, se proprio non vuoi, giurami amore, ed io non sarò più una Capuleti!» Esclama appassionata a gran voce.
Sono nascosto dietro alcuni finti arbusti, ma lei sa perfettamente che sono qui. Per il momento devo ascoltare le sue confessioni e rimanere immobile.
Si sfiora con una mano la vestaglia azzurro chiaro che indossa, è piena di pizzo e seta. È bizzarro vederla nei panni di Giulietta. Sembra davvero una giovane nobildonna ed è meravigliosa! Vorrei scappare via da qui e condurla altrove.
Ho bisogno di chiarire con lei e di sapere che tra noi non è finita.
«Il tuo nome soltanto m'è nemico; ma tu saresti tu, sempre Romeo per me, quand'anche non fosti un Montecchi. Che è infatti Montecchi? Non è una mano, né un piede, né un braccio, né una faccia, né nessun'altra parte che possa dirsi appartenere a un uomo. Ah, perché tu non porti un altro nome! Ma poi, che cos'è un nome?»
Fa una leggera pausa per riprendere fiato. È molto brava. È migliorata tanto durante il corso quest'anno, nessuno avrebbe saputo recitare così candidamente il suo ruolo. Ricorda le battute a memoria e le pronuncia con una tale naturalezza da far apparire tutto fin troppo reale ai miei occhi. Mi sembra di essermi catapultato in un altro secolo. E anche lì, sono certo che mi sarei innamorato di lei, esattamente come lo sono adesso.
«Forse quella che chiamiamo rosa cesserebbe d'avere il suo profumo se la chiamassimo con altro nome? Così s'anche Romeo, non si dovesse più chiamar Romeo, chi può dire che non conserverebbe
la cara perfezione ch'è la sua? Rinuncia dunque, Romeo, al tuo nome, che non è parte della tua persona, e in cambio prenditi tutta la mia.»Sospiro, avanzando verso di lei per uscire allo scoperto.
Ora tocca a me!
Mi posiziono sotto al suo balcone. Non mi importa il suo nome, o il mio, sono pronto a sbandierare ai quattro venti il mio amore sconfinato. Non mi limiterò a recitare, desidero mettermi a nudo dinanzi a lei, urlarle il mio amore proprio su questo palco, con un pubblico affollato come testimone.
«Io ti prendo in parola! D'ora in avanti tu chiamami "Amore" ed io sarò per te non più Romeo, perché m'avrai così ribattezzato» pronuncio solenne, sperando che intuisca quanto reali siano le mie parole.
«Oh, qual uomo sei tu, che protetto dal buio della notte, vieni a inciampar così sui miei pensieri?» risponde, con enfasi, sporgendosi verso il basso.
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Past
ChickLitDicono che nella vita esistano due grandi amori. Uno stravolgente, che cattura e ossessiona. Uno più maturo, dolce ed eterno. Io sono Resia e mi sono innamorata due volte. PAST