RESIA
«Volevi parlarmi per litigare ancora?»
Tiro un lungo sospiro. Devo smetterla di comportarmi da sciocca. Ha ragione. Di questo passo domani sarà anche peggio e non è ciò che desidero. Voglio che lui capisca quello che sento dentro ma è difficile riordinare il caos dei miei pensieri se continua ad attaccarmi.
«No, sono stanca di litigare, lascia che ti spieghi il mio punto di vista.»
Gli poggio una mano sul braccio, cercando con quel gesto di ammorbidirlo un po'.
È così rigido e impettito.
Dov'è finito il ragazzo con cui passeggiavo mano nella mano per tutte le piazze di Roma?
Lo rivoglio. Sto rovinando tutto!
«Ti ascolto.» Il suo tono è meno astioso ma per nulla comprensivo.
È ancora sul piede di guerra.
Catturo le sue dita e gli stringo la mano. Ho una voglia matto di abbracciarlo e dimenticare questa settimana da incubo.
«So che protrarre questa stupida battaglia con la bagascia è infantile e so anche che probabilmente sbaglio ma sono anni che tolleravo in silenzio le loro offese verso chiunque. Tu non c'eri, non sai cosa combinavano ogni giorno. Io non posso più tacere e far finta di nulla. Da quando ho reagito ai loro attacchi hanno smesso di bollare come frocio Giulio e questa per me è una grossa vittoria. Lui è ipersensibile e vive male la sua sessualità. Inoltre adesso ci pensano più di una volta prima di calpestare qualche altro innocente davanti a me. Sono diventata io il loro bersaglio e a me sta bene così perché sono in grado di reggere il colpo e tener loro testa. So che così mi abbasso al loro livello ma non mi importa fin quando serve ad ammansirle. Quindi mi dispiace se questo sarà motivo di discussione tra noi ma io non mollerò la presa. Che ti piaccia o meno.»
Faccio una piccola pausa. Studio il suo volto con uno sguardo attento eppure la sua espressione sembra impassibile. Come vorrei che comprendesse ciò che sento, non dico che debba schierarsi dalla mia parte e aiutarmi con gli scherzi, ma non voglio nemmeno dover litigare con lui ogni volta. Non lo sopporterei. Chiedo troppo?
«Sei il mio ragazzo, dovresti tendermi la mano a prescindere e non affossarmi a tua volta. Ti prego, smettila di portarmi il muso.»
«Tu non capisci. Non mi importa un fico secco di quelle due. Pure io non le sopporto e giuro che più di una volta avrei voluto mettergli i bastoni tra le ruote. Ho semplicemente paura per te, Resia.»
Mi afferra entrambe le spalle, quasi volesse scuotermi. Io rimango inerme, muta e immobile tra le sue braccia.
«Ho paura che la faccenda vi sfugga di mano. All'inizio si trattava di stupidi scherzi, ora non più. La situazione sta degenerando e non voglio che tu ti faccia male a causa loro. Sono preoccupato per te, lo capisci?» sbotta serio.
Abbozzo un sorriso. Mi inarco un po' verso di lui e gli lascio un tenero bacio sulla punta del naso, poi lo sfrego col mio. Tutta la rabbia che covava verso di me sembra svanita nel nulla. Il suo sguardo è sinceramente tenero e angosciato e anche io non ho alcuna voglia di tenere il broncio o portargli rancore.
«Vorrà dire che mi consolerai ogni volta che subirò un brutto colpo, no?»
Grugnisce in risposta, non del tutto convinto eppure la sua posa non è più rigida e le sue mani vagano indiscrete lungo la mia colonna vertebrale, bruciando ogni punto che arpiona e spoglia. È incredibile come mi scombussola con tanta facilità.
«Sei una strega.» Mi canzona con dolcezza mentre io a mia volta gli accarezzo gentilmente il volto.
Depongo un casto bacio sulle sue labbra. Sussulta al mio tocco, ma tremo anche io. Ogni volta che sono tra le sue braccia è uno shock emotivo. Non mi abituerò mai.
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Past
ChickLitDicono che nella vita esistano due grandi amori. Uno stravolgente, che cattura e ossessiona. Uno più maturo, dolce ed eterno. Io sono Resia e mi sono innamorata due volte. PAST