Capitolo 18.

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Sabrina:
Appena realizzo quello che ho sentito, il mio primo istinto è quello di andare via, di scappare.
Non me frega più niente, né di nessuno né della cena, anche se ormai è finita.
Il cuore batte forte e il fiato mi manca.
Come può non avermelo detto? Dopo tutto quello che ci siamo dette...dopo quei cazzo di mesi di silenzio in cui io mi facevo duecento domande e mi torturavo l'anima.
La verità era lì, era quella ed era davanti ai miei occhi, ma lei me l'ha tenuta nascosta.
Ho bisogno di aria, ho bisogno di andarmene.
Mi giro dando le spalle a loro due, entro dentro, afferro la mia borsa e percorro la strada verso l'uscita senza neanche salutare il resto dei miei amici.
Sono a una passo dall'uscita, quando sento la sua voce.
"Aspetta!" la sua mano mi afferra il braccio ma io lo tiro via furiosa.
"Non toccarmi!" urlo senza guardarla negli occhi.
"Mi hai mentito! M'hai fatto crede che tutto andasse bene...che fossimo sincere l'una con l'altra!"
Lei si avvicina ancora di più, cerca di prendere le mie mani ma io le allontano.
"Non volevo che andasse così Sabri, per favore ascoltami" quasi sussurra.
Poi finalmente la guardo.
"Perché dovrei? Mi hai mentito Maria! Anche quando...anche quando ci siamo riappacificate dopo quei lunghi mesi" inizio a sentire e ad intravedere delle lacrime che iniziano a formarsi sui miei occhi.
"N-non è come pensi" la sua voce è disperata.
Vedo in lontananza Rudy e gli altri che si stanno avvicinando.
Fortunatamente avevamo prenotato tutto il locale, quindi non c'è nessun altro a parte noi.
"Sabrina ho avuto paura a dirti quello che provavo, non volevo perderti, non volevo complicare tutto" ammette, anche lei con le lacrime agli occhi.
"Ma l'hai fatto!" urlo, faccio per voltarmi ma lei mi trattine ancora.
"Ti prego non andartene così! Non posso perderti di nuovo" mi giro a guardarla.
Stiamo piangendo tutti e due.
Possibile che con lei deve essere sempre così?
Passiamo dall'essere un tutt'uno fino a non distinguere più l'una dall'altra a distruggerci a vicenda.
"Avresti dovuto pensarci prima!"
Vedo Rudy avanzare verso di noi.
"Sabrina cerca di ca-"
"Rudy non rompe il cazzo pure te! Fatti i cazzi tuoi!" urlo contro di lui.
Gerry allora prende per un braccio Rudy e lo riporta al suo posto.
Ringrazio con uno sguardo Gerry e lui capisce, ha capito che quello era un momento tutto nostro e che nessuno si sarebbe dovuto intromettere.
Inizia a parlare ancora lei, le sua agitazione si mischia alle parole.
"Non così...non te ne andare così"
"Mi hai nascosto quello che provavi, non posso fidarmi di te! E pensare che stamattina m'hai accusata del fatto che io non mi fidi di te...vedi faccio più che bene!"
"Lo so...mi dispiace! Se ti ho nascosto tutto è perché avevo e tuttora ho paura di questi sentimenti che provo!"
Rimango in silenzio, immobile, mentre una parte di me vorrebbe avvicinarsi, stringerla e dirle che va tutto bene.
Ma non va bene.
"Non posso fare finta di nulla, non posso ignorare quello che mi hai tenuto nascosto"
Lei fa una passo avanti sperando che io resti, ma non è così.
"Ti prego dammi un'altra possibilità! Andiamo a casa e parliamone con calma!" insiste.
Non l'ho mai vista così disperata e devo ammettere che mi dispiace, sento il cuore farsi in mille pezzi vedendola così avvilita per me.
Però ricordo come mi ha trattata per tutti quei mesi, ricordo il mio dolore, non mi davo pace, pensavo al motivo del suo allontanamento giorno e notte.
Anche quando quella sera abbiamo fatto pace ha continuato a mentirmi, ha insistito sul fatto che il suo allontanamento da me fosse perché lei si era chiusa in sé stessa dopo il lutto.
Tutte menzogne! Ecco perché da Mara e Luciana non si era allontanata!
Ecco spiegato il motivo di così tanta gelosia quando qualcuno osava farmi un complimento!
Non era dovuto al fatto che le dava fastidio perché mi guardavano come fossi un oggetto da possedere ma poteva guardarmi solo lei!
Tutto adesso torna, tutto adesso ha un senso.
Che cogliona che sono! Tutte menzogne!
Ed io come un'idiota ci sono cascata!
Vorrei prendermi a schiaffi per questo!
"Ci sono cascata come un'idiota a tutte le tutte le tue parole....tu sei e rimarrai sempre una bugiarda e un'egoista. Voglio andarmene a casa...qualcuno può accompagnarmi?" sento che potrei crollare da un momento all'altro ed io a lei questa soddisfazione non voglio proprio dargliela.
"Sabrina se vuoi ti accompagno io" si propone Gerry.
Gerry è uno dei miei amici più fedeli, siamo entrati subito in sintonia quando ci siamo conosciuti.
"Sì grazie Gè" gli rivolgo un debole sorriso, mentre tutti altri rimango in silenzio dietro Maria.
La guardo, sta ancora piangendo, in silenzio.
Guarda un punto fisso del pavimento sembra persa nei suoi pensieri.
Sta in piedi con le braccia che le ricadono lungo il corpo, sembra che possa perdere l'equilibrio da un momento all'altro per quanto sia assente mentalmente adesso.
Sento la voce di Gerry richiamarmi e portarmi al presente mentre io vagavo con la mente nei miei pensieri.
"Eh?" rispondo distrattamente mentre tolgo gli occhi da Maria.
"Ferilli allora andiamo?" mi chiede.
Butto un'altra volta lo sguardo su Maria che stavolta mi guarda.
Aspetta la mia risposta, fissa prima i miei occhi e poi le mie labbra in attesa della mia sentenza.
Esito un po' vedendola lì in quello stato però poi ripenso a tutto ciò che ho passato io e quindi rispondo.
"Andiamo" la guardo e nell'esatto momento in cui ho detto la mia risposta ho visto i suoi occhi chiudersi per un secondo con lentezza, come se avesse ricevuto un duro colpo e non riuscisse a sopportarlo.
Distolgo lo sguardo e mi rivolgo agli altri.
"Ragazzi belli comunque al di là di tutto me so' divertita parecchio e abbiamo magnato pure bene eh!" dico sia per ringraziarli ma anche per la tensione pesante nell'area che si è creata nell'aria.
Li vedo sorridere anche se ovviamente sono molto imbarazzati.
Tra di loro avranno parlato mentre io e Maria discutevamo e avranno capito tutto.
"Ciao Sabri" mi salutano tutti in coro tranne lei, che rimane in silenzio a guardarmi con quegli occhi un po' arrossati per via delle lacrime.
Saluto tutti con un sorriso e vado via con Gerry, lasciandola lì con Rudy che l'abbraccia.

Siamo in macchina non riesco a non pensare a quello che è successo, non so bene quello che provo però so che adesso vorrei soltanto dormire a non pensare più a niente.
"Sabrina tutto bene?" mi domanda Gerry.
"Sì" rispondo girandomi verso il finestrino per non guardarlo, perché so che potrei crollare e non voglio.
Ho sempre odiato mostrarmi debole davanti a qualcuno, so che è del tutto normale però non voglio.
Anche quando durante i programmi mi commuovo cerco di nasconderlo.
"Sai che con me puoi parlare vero?"
Non rispondo, non riesco a dire nulla ma sento le lacrime che iniziano a scendere dal mio viso.
Nel frattempo vedo che siamo arrivati sotto casa mia.
"Ohi Ferilli" sussurra Gerry mentre continuano a piangere, senza smettere.
"Non pensavo sarebbe finita così" riesco a dire dopo qualche secondo.
Mi giro verso di lui con gli occhi ancora lucidi ed il respiro che esce a fatica per l'agitazione.
"Io...io mi ero fidata di lei...avevo creduto al fatto che si fosse allontanata da me per il lutto! E...e quando le ho chiesto se ci fosse altro mi ha risposto di no!"
Lui mi guarda in faccia con uno sguardo comprensivo, come se capisse quanto io ci stia male per questo suo comportamento.
"Lo capisco Sabri...però a volte le persone non sanno affrontare i sentimenti che provano. Insomma mettiti nei suoi panni siete amiche da tantissimi anni come poteva  di punto in bianco dirti che ti amava?"
"Che fai la stai a difende?" chiedo un po' infastidita.
"Ma no! Io sto dalla parte di tutte e due. Però sappiamo bene com'è fatta Maria, cerca sempre di nascondere quello che prova. Io l'ho vista piangere pochissime volte e considera che io la conosco da più tempo. Quindi avrà avuto semplicemente paura Sabri, te l'ha anche detto poco fa...e tu non puoi darle la colpa per questo" mi guarda cercando di farmi ragionare.
"Ma che significa? Anch'io adesso ho paura di tutto questo..." mi interrompe.
"Ecco lo vedi!  Adesso hai paura proprio come lei!" non rispondo d in effetti adesso che conosco i suoi reali sentimenti nei miei confronti, provo tanta paura per quello che sarà.
"Non lo so...non so che fare Gerry" metto una mano sulla fronte, ho la testa che sta per scoppiare.
"Sabri"
"Sì?"
"Posso farti una domanda?" chiede quasi intimorito.
"Dimmi"
"In realtà è una domanda che ci siamo fatti tutti...però siccome nessuno ha il coraggio di chiedertelo te lo chiedo io" spiega.
"Vai"
"Ma...tu e lui?" so a cosa si riferisce, abbasso lo sguardo, per qualche secondo.
"È finita" vedo sul suo volto un'espressione dispiaciuta.
"Ma ti ha lasciata lui o..."
"Entrambi...solo che lui vuole chiedere il divorzio ma io non vaglio, perché significherebbe coinvolgere paparazzi e tutte ste cose qua"
"Capisco"
Rimaniamo alcuni secondi in macchina in silenzio con me che osservo il vuoto e sospiro.
"Ma tu cosa provi davvero per lei?" mi chiede, come se volesse scavare più a fondo in qualcosa che nemmeno io so decifrare.
"Non lo so..." la mia voce è incerta e flebile.
"Non so se sia amore o solo affetto...ma quello che so è che quando non c'è, mi manca davvero. Cioè Gè le amiche non ti mancano così tanto, non in quel modo"
Mi fermo un attimo, cercando di trovare le parole giuste per spiegare ciò che sento non soltanto a lui ma anche a me stessa.
"Lei...lei è l'unica che persona che sembra capirmi davvero, anche quando non dico niente...lo vedi anche tu ogni volta nel programma, no?" lui annuisce e rimane in silenzio in attesa che io continui.
"Con lei riesco ad essere me stessa, senza filtri, senza paura di essere giudicata...e al di là di tutto mi fa stare bene! Mi fa sentire come se fossi la cosa più preziosa...poi diciamo la verità, io non ho un bel carattere Gè, pe' gnente! Ma è come se lei riuscisse a far uscire il meglio di me" mi guarda e sorride dolcemente.
"Non so se questo sia amore ma so che è qualcosa di più profondo di un'amicizia qualsiasi" ammetto sia a me che a lui.
Per la prima volta ne sto parlando con qualcuno e questo mi sta facendo bene.
"Per me è il fatto che quando hai parlato di lei ti si sono illuminati gli occhi di una luce diversa" rimango colpita da queste parole.
"Eh dai Gè!" dico dandogli uno schiaffetto sulla spalla.
"Ferilli guarda che io dico la verità!" risponde ridendo.
"Sì sì come la tua amica"
"Comunque...da come me ne hai parlato, dagli occhi e dal sorriso con cui l'hai detto, io credo che anche tu provi amore per lei, ma non lo smetti nemmeno a te stessa perché hai paura, anche tu!"
Non rispondo...e se avesse ragione?
"Io ti direi di prenderti alcuni giorni e rifletterci un po' su" mi consiglio mentre io annuisco.
"Hai ragione Gè! Comunque m'ha fatto proprio bene parlare co' te!"
"Quando vuoi io sono a disposizione Ferilli!"
"Grazie!" lo abbraccio forte.
"Ferilli"
"Sì?"
"Io spero che riusciate a chiarire e...devo dire che non sareste male come coppia! Tutti lì fuori fanno il tiro per voi, sono molto informato adesso che ho anche TikTok eeh!Poi naturalmente la scelta sta a te...però non dimenticare che Maria tiene molto a te, non ha mai avuto l'intenzione di ferirti, secondo me è stata tutta paura! E se magari le dai la possibilità di spiegarsi, forse ci capirai qualcosa anche te" annuisco.
"Sei proprio saggio e buono te Gerry!"
Ci abbracciamo ancora, poi scendo dalla macchina ed entro a casa mia, con una nuova consapevole e trecento domande e dubbi.

Lei, la tua ragione il tuo perché Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora