capitolo 116

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sarah's pov

"oh"

un'ansia improvvisa prese il posto di tutte le mie emozioni.
non ero ancora pronta ad affrontarla, non ci sarei mai riuscita forse.

"sarah non te lo avevo detto prima perché pensavo che fosse tutto okay, sono passati tanti mesi, questo era l'unico modo per rivederci tutti ma non potevo dire a jane di non aprire più il concerto dopo che avevi accettato di venire per una rimpatriata, anche perché non ci vediamo dal mio primo concerto, e ne è passato di tempo.."
Christian ci raggiunse, spiegando la situazione ma facendomi rimanere ancora più scioccata se sia possibile.

"la verità è che nemmeno lei lo sa che ci sarai..."
spalancai gli occhi incredula.
"cazzo pure?"

"amore te la senti o vuoi andare a casa?"
chiese chiara mettendosi davanti a me ed accarezzandomi le guance per avere la mia attenzione.

la guardai e qualcosa cambiò dentro di me. trovai preoccupazione e pena nei suoi occhi, ma non volevo questo.

"si.. va bene, sono passati ormai quattro mesi, fa nulla"
le risposi mettendo su il sorriso più falso al mondo.
"scusate devo andare in bagno.." sussurrai e lasciai tutti lì.
avevo bisogno di metabolizzare il fatto di dover rivedere jane dopo quei mesi, la ragazza che ho amato più di me stessa e di ogni altra cosa e che forse continuo ad amare..

"sarah, sarah apri" disse chiara bussando bruscamente alla porta.
mi ricomposi, asciugando le lacrime versate dai miei occhi poco prima.

"dimmi" le chiesi aprendo la porta del bagno come se non fosse successo nulla.

"tutto ok?" domandò posando una mano sulla mia guancia.

"si chiara, tranquilla, è tutto apposto, ci siamo lasciate anche in buoni rapporti, va tutto benissimo"

non è vero, ci siamo lasciate di merda cazzo, peggio di così non poteva andare.

lei annuì, aveva capito che la voglia di parlare di questo argomento era pari a zero.

"andiamo? tra poco iniziano"
"si, certo" sorrisi e andammo di nuovo nel backstage per poi spostarci sotto il palco, in prima fila, dove ci aspettavano petit e marisol.

"ehi cucciola tutto apposto?" chiese mari appena mi vide.
"si mari" le risposi sorridendo.
in fin dei conti ero felice, la nostra storia pur essendo finita sarà sempre la più importate, questo è poco ma sicuro.
se la nostra relazione terminò era destino, troppi litigi ci ostacolavano, non penso ci possa essere un ritorno.
probabilmente proverò sempre qualcosa per lei, l'ho già detto, è impossibile non farlo e sono anche sicura che lei stessa possa provare ancora qualcosa per me.
sono abbastanza matura da passarci sopra e senza piangere fiumi su fiumi.
o almeno così credevo.

le luci si spensero di colpo per poi riaccendersi e far vedere una, figura al centro del palco, la sua figura.

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ho almeno 5 capitoli già preparati, ma voglio rendere l'attesa più lenta 🤙

Viole e violini (sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora