Capitolo 129

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sarah's pov

"tutti a mareeeee!!" urlò chiara correndo tra i corridoi.

"aspettatemi, devo mettere il mio costume!"
gridai correndo verso la valigia per poi prendere il costume e fiondarmi in bagno.

mi cambiai velocemente, indossando sopra il costume un vestitino, presi un telo mare e in fretta scesi le scale.

"oh, ma dove sono gli altri?"
chiesi appena vidi solo giacomo alla porta.

lui si voltò, posando il telefono nella tasca e mostrandomi il suo bellissimo sorriso.

era proprio un bel ragazzo, soprattutto gentile e carino, perché non iniziare qualcosa con lui?
tutto sarebbe facile.

ho deciso, ci proverò con Giacomo, ne ho passate troppe con jane, è meglio voltare pagina.

okok, so che avevo detto di amarla ancora, ma forse se magari io la ignorassi potrei dimenticarla facilmente.

"gli altri si sono letteralmente buttati verso la spiaggia, ma ho deciso di aspettarti"
mi rispose con una voce roca, il mio punto debole.

"va bene grazie, andiamo"
sussurrai sorridendo e facendo intrecciare le nostre dita.

lui fece la stessa cosa e mi diede un bacio tra i capelli.

dopo meno di 5 minuti arrivammo nella nostra spiaggia privata, era sul serio a due passi.

"ehiii! piccionciniiiiiii!!"
gridò marisol uscendo dall'acqua per poi correre verso di noi.

posai le mie cose su uno dei lettini e presi la prima crema solare che trovai.

dopo averla presa dalla borsa di chiara mi voltai e vidi lei.

aveva ancora i capelli asciutti, era bagnata fino al ventre.

i nostri occhi si unirono e i miei caddero sul suo corpo, il suo costume blu si abbinava perfettamente con la sua abbronzatura.
I suoi addominali semi bagnati mi paralizzarono per un attimo.

quando ha fatto tutta questa palestra cazzo?

lei ridacchiò e scosse la testa per poi girarsi e parlare con gli altri.

beh devo dire che ha pure un bel fondo schiena.

OK LA SMETTO.

"vuoi che ti metto la crema saretta?"
chiese giacomo dopo essersi levato la maglia.

cazzo anche lui non scherza.

"oh ehm si grazie"
dissi passandogli la crema per poi spostare i miei capelli, mettendomela sulla schiena.

mentre la applicava incrociai i miei occhi con quelli di jane.

beh si, era abbastanza incazzata.

"ecco fatto"
sussurrò ed io sorrisi.

"ce la facciamo a corsa?"
gli domandai ridendo.

"accetto"

al mio tre corremmo, per poi buttarci in mare.

sempre sotto lo sguardo di jane.

il ragazzo prese a schizzarmi e una cosa tira l'altra finimmo abbracciati.

smettemmo di ridere nell'attimo in cui entrambi ci avvicinammo.

mi strinse i fianchi per poi improvvisamente baciarmi.

era un bacio dolce e le nostre labbra si muovevano in sintonia.

"cazzo!" urlò giacomo staccandosi da me.

"ma che fai jane!"
le gridò.

sta scema si era buttata di fianco a noi dalle spalle di mida.

"giacomo non le gridare, non è successo nulla"
dissi al ragazzo, turbata dalla sua reazione.

"calmati cannolo, già sei bagnato"
replicò jane ridendo contagiando anche a me.

giacomo sbuffò ed uscì dall'acqua, andando verso i lettini.

"sei una vipera" dissi voltandomi verso jane ridendo.

"sisi, tanto so che continui ad amare me"
rispose aggiungendo un occhiolino.

"certo, credici"

"ma se fino a poco fa volevi scoparmi!"
urlò ed io mi precipitai su di lei mettendole una mano sulle labbra per farla stare muta.

"ma sei cogliona che urli!"
gridai guardandomi intorno.

fortuntanemete la maggior parte di loro erano o sulla riva o sui lettini.

lei rise e mise le sue mani sui miei fianchi.

"che fai scema" sussurrai un po' scombussolata dalla situazione.

"quindi non mi vorresti più scopare?"
chiese con il mio stesso tono di voce.

risi e la spinsi facendola cadere in acqua, mentre io corsi verso la riva, ridendo di gusto come una cretina.

"sei una stronzaa!"

Viole e violini (sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora