Capitolo 117

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era lì, jane era lì. in carne ed ossa.
aveva degli jorts, amavo come le stavano quel tipo di pantaloni.
e come sopra aveva una camicia bianca, che faceva intravedere il suo reggiseno nero.
I suoi capelli biondi al vento la rendevano mille volte più bella, anche se probabilmente mi sarebbe piaciuta pure con un sacco dell'immondizia addosso.

"bella regaaà" urlò facendo scatenare le voci del pubblico.
cercai di non sorridere e di non farmi notare, anche se la prima cosa era molto difficile, cazzo è jane, non posso non sorridere con jane difronte a me.

"sono felicissima di aprire questo concerto del mio fantastico amico, o meglio fratello praticamente, mida!!"
disse con tanto entusiasmo,sfoggiando il suo dolce sorriso che le rendeva il volto ancora più perfetto.

"stasera vi canterò tre mie canzoni, una di queste è anche nuova, si chiama club"
il pubblico urlò, era molto amata anche da essi e ne ero felice e anche tanto fiera.

"bene, iniziamo con la prima, ossa rotte"

"Lasciami i vestiti sulla porta
È da tantissimo che non può funzionare
Lascia le tue chiavi nella borsa
Per aiutarmi non posso che farti andare
Le storie finiscono, amici restano, davvero tradiscono
La casa è buia e fuori il gelo è scomodo
Malinconico e lascia in bilico
Mille voci nella testa
Sento come fisarmoniche
Cento giorni di tempesta, sai il mio nome
Ma non vedi che ora ho tutte le ossa rotte
Scelte sbagliate e scelte fatte
Perché ora ho tutte le ossa rotte
Adesso ho tutte le ossa rotte
In giro si dice che stai meglio
Sarà che la mia casa ti faceva male
Non so fare scelte col cervello
E compro oggetti che non dovrò utilizzare
I soldi finiscono, le droghe mangiano e le feste rapiscono
Io poi mi annoio e questo letto è scomodo
Malinconico e lascia in bilico
Mille voci nella testa
Sento come fisarmoniche
Cento giorni di tempesta, sai il mio nome
Ma non vedi che ora ho tutte le ossa rotte
Scelte sbagliate e scelte fatte
Perché ora ho tutte le ossa rotte
Adesso ho tutte le ossa rotte
E ho camminato a piedi nudi su tutti gli scogli
E poi mi sono innamorata e sono sbagli fatti
Ora si parla di ossa rotte, elettrocardiogrammi
E adesso ho tutte le ossa rotte
Adesso ho tutte le ossa rotte
Adesso ho tutte le ossa rotte"

come potevo non commuovermi davanti una canzone del genere.
lei sembrava non avermi notata e sembrava felice di stare sul palco nonostante quella canzone, probabilmente avrà voltato pagina.

"forse questa la sapete tutti"
disse continuando con la prossima canzone.

partì "l'ultima notte" ed il pubblico urlò come non mai.

"Un'altra estate passa
E la guardiamo andare via in silenzio
Tu mi sfiori le labbra
E mi prometti: "Ci vediamo presto"
E sparirà la sabbia
Si lascerà trascinare dal vento
È vuota quella piazza
Ricordo quando ci stavamo in cento
Da stesi sulla riva all'alto mare
Quante giornate ho visto cominciare
La luce è spenta adesso in quel locale
Dove andavamo per gridare
Non m'importa di niente
Io l'ultima notte la passo con te
Prendi da bere e portami dove vanno le stelle
È l'ultima notte, siamo solo io e te
Dimmi che ti ricorderai di me
Dimmi che ti ricorderai di me
Dimmi che ti ricorderai
E siamo soli in spiaggia
Se non abbiamo bisogno di niente
Se stai tra le mie braccia
Giuro stanotte durerà per sempre
Mi risfiori le labbra
E restiamo insieme fino alle sette
E sparirà anche l'alba
Tra baci che sanno di sigarette
Da stesi sulla riva all'alto mare
Quante giornate ho visto cominciare
La luce è spenta adesso in quel locale
Ci torneremo per gridare
Non m'importa di niente
Io l'ultima notte la passo con te
Prendi da bere e portami dove vanno le stelle
È l'ultima notte, siamo solo io e te
Dimmi che ti ricorderai di me
Dimmi che ti ricorderai di me
Dimmi che ti ricorderai"

mi ricordo ancora la sera in cui me la fece ascoltare.
eravamo in spiaggia, mi aveva fatto la sorpresa portandomici, e me la cantò accappella, fu una delle serate più belle della mia vita.

"ed invece questa è l'ultima di stasera, nonchè anche quella nuova"
disse facendo un sorriso finto e mettendosi sullo sgabello con la chitarra in mano.
in questo esatto momento i nostri sguardi si incrociarono.
questo scatenò un turbinio di emozioni che non sapevo nemmeno io di avere.
appena mi vide sembrò che il mondo le fosse crollato addosso, ma non poteva farlo vedere davanti a tutti, così si schiarì la voce e distolse lo sguardo fissando un punto tra la folla.

"E siamo fuori da un club e la pioggia ci sbatte in faccia
E la realtà è che un po' adesso mi sento un'altra
E non mi va di riprovarci se non mi va più di ascoltarti
E siamo fuori da un club ma io voglio tornare a casa
E la realtà è che in realtà non ci sei mai stata
E non mi va più di ballare se non mi va più di ballare
Di ballare con te
Sarò mai fredda anche con una coperta addosso
E muoio dentro ogni anno il quindici agosto
E non è vero che ognuno sa stare al mondo
ho ventidue anni ed ancora non metto a posto
Non ho bisogno di piste piene di gente
Di approvazione costante, di alcol che mi riempie
Però in 'sto sole poi mi ci ritrovo sempre
Stiamo insieme solo per non restare senza niente
Come va? Dimmi come va
Qui va tutto male in un monolocale
Siamo da buttare
E non voglio ballare
E siamo fuori da un club e la pioggia ci sbatte in faccia
E la realtà è che un po' adesso mi sento un'altra
E non mi va di riprovarci se non mi va più di ascoltarti
E siamo fuori da un club, ma io voglio tornare a casa
E la realtà è che in realtà non ci sei mai stata
E non mi va più di ballare se non mi va più di ballare
Di ballare con te
La pioggia che scende
Rimango sempre sola con le mie incertezze
Comprerò casa nuova per non vederti più
Ma ti rincontrerò nei volti della gente (della gente)
E dimmi a cosa serve
Sputarsi addosso e chiarire tra le coperte
Non voglio continuare a fingere un per sempre
È un punto e a capo, facciamo finta di niente
E siamo fuori da un club e la pioggia ci sbatte in faccia
E la realtà è che un po' adesso mi sento un'altra
E non mi va di riprovarci se non mi va più di ascoltarti
E siamo fuori da un club ma io voglio tornare a casa
E la realtà è che in realtà non ci sei mai stata
E non mi va più di ballare se non mi va più di ballare
Di ballare con te"

ogni parola mi colpì, stava parlando di quella serata in quel club, della nostra rottura.
non riuscì più a reggere la situazione e scappai, non potevo più vederla, mi faceva troppo male.

corsi nel backstage, seguita da marisol e chiara.
mi scontrai contro Christian che mi fermò subito.

"sarah? tutto apposto?" chiese con tono premuroso.

"ti pare che è tutto apposto cazzo?!
la ragazza che continuo fottutamente ad amare è lì sul palco a pochi metri di distanza da me! la ragazza che non ho visto per quasi 4 mesi dopo quella notte di merda!
cazzo lo sapevo che non dovevo ritornare."

"sarah.." sussurrò chiara cercando di calmarmi.

"lasciamo stare" dissi asciugandomi le lacrime e tirando su con il naso.

Christian mi abbracciò per poi prendere parola.

"per favore non andare via, parliamo dopo? ci prendiamo una birra tutti insieme?"

"con jane?"

"devi pur sempre affrontarla"

Viole e violini (sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora