CAPITOLO 3

668 62 11
                                    

ATTENZIONE 🔞 : Questa storia contiene il linguaggio esplicito e scene forti e si consiglia una lettura consapevole e adeguata al genere. 


                                                                                    RUSSIA MOSCA

Un'ombra cadde sulla scrivania avvertendo lo zar  di un altra presenza nella stanza oltre a lui. Quando alzò lo sguardo vi trovò Igor Markov. Senza degnarlo si concentrò sulla telefonata con il suo investigatore privato.

«Trova tutte le informazioni  su una certa Natalie.  Vent'anni all'incirca , voglio sapere in che modo è collegata al Thompson e cosa cazzo ci faceva in quel locale » Ordinò sorseggiando la sua vodka.

«Certo, (господин) signore. Mi metto subito al lavoro» Rispose il suo investigatore.

Lo zar riattaccò infilandosi il cellulare nella tasca e spostò lo sguardo sul sicario che vi era ancora in attesa «Parla »

Il sicario annuì con un cenno leggero della testa e incrociò le braccia    «La polizia è sulla scena del crimine e dalla registrazione è stata la ragazza a chiamare. Ho dovuto sbarazzarmene del suo telefono per eliminare ogni collegamento che possa arrivare a noi »

«Cosa mi dici dei soci di Thompson?» Domandò e strinse il bicchiere tra le mani, intento a osservare il liquido chiaro oscillare dentro essa. «Chi cazzo erano ?»

Igor Markov sbuffò e si grattò il mento in modo pensieroso « Uno era cubano e l'altro italiano. Da nostra spia risultano altri in città che sono venuti a partecipare all'incontro per lo scambio di droga per cui Thompson ha deciso di fregarti con il resto della truppa ed è probabile che qualcuno li stava coprendo e nascondendo da noi, però quel figlio di puttana di Novakov li ha  trovati e li attireremmo dritti nella trappola»

« Ammazzate quei figli di puttana e mandate ciò che resterà da loro a chi li ha mandati»  Ordinò autoritario e poggiò comodamente sulla poltrona in pelle, non aggiunse altro semplicemente ascoltò il suo ladro ciò che gli stava dicendo ed era solo questione di un attimo prima che continuasse a parlare di ciò che avevano in mente per i traditori. 

« Ruberemo la merce e li faremo saltare in aria come uccellini » 

«Ottimo, puoi andare. » 


Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
ALEXANADAR, LO ZAR DELLA RUSSIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora