CAPITOLO 35

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ATTENZIONE 🔞 : Questa storia contiene il linguaggio esplicito e scene forti e si consiglia una lettura consapevole e adeguata al genere.

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Quel pomeriggio la piccola Natalie indossava un vestitino rosa e ballerine bianche; Portava due lunghe trecce, fatte dalla sua madre. Stava mangiando il gelato alla vaniglia e fragole, camminava  in mezzo ai suoi genitori, ciascuno le teneva una mano sulle sue esili spalle. Stavano passeggiando lungo il Carson Park, distava circa un'ora dalla loro casa. Si trattava di un bellissimo parco circondato da un giardino ed era il più grande parco di Mayland; Il lungo prato verde davanti a loro portava a un bosco curato dove si trovava un piccolo lago. 

Carson Park era conosciuto per il godimento delle lunghe giornate al sole e bellissimi picnic.

Sua madre sorrise e abbassò lo sguardo su di lei. 

Melissa Reed era di origini spagnole, viso delicato e sensuale. 

Era un avvocato di difesa ed era vestita sempre bene e sorridente e comprensiva verso il prossimo; Portava capelli neri e scalati, gli  occhi grandi e marroni si illuminavano ogni qual volta guardava la piccola pasticciona della famiglia Reed.

Natalie.

«(Mi pequeño corazón) Mio piccolo cuore .Stasera starai con gli zii, d'accordo?» Parlò e si fermarono vicino al lago accanto alla panca, la sollevò e la mise seduta sopra essa.

La piccola Natalie di cinque anni mangiò il gelato e si sporcò il viso e le mani «(Porque?)Perché?» Domandò confusa, guardò prima la madre e poi il padre.

 Robert Reed; Un agente federale alto e robusto di origine americana; Portava i capelli di media lunghezza, ricci e scuri che esaltavano gli occhi chiari e seducenti.

L'uomo si scontrò con lo sguardo della figlia, sorrise raggiante e orgoglioso come ogni padre «Perché mamma e papà andranno a cena, piccola e prima che tu mi faccia la domanda, no. Non puoi venire con noi.» Parlò suo padre in americano e l'accarezzò sulla testolina «Gli zii non vedono l'ora di vederti.»

La bambina annuì felice anche perché adorava i suoi zii , erano delle brave persone e buone, giocavano insieme a lei e prima di andare a dormire, le leggevano le favole .

«Però....devi fare la brava e ascoltarli» Parlò sua madre con la voce dolce, ridacchiando poco convinta che la figlia avrebbe obbedito. «Non obbligare la zia a legarti sulla sedia»

«Mamma, ma io sono buona.» Replicò sorridente, mettendo in mostra l'apparecchio.

I suoi genitori si scambiarono un occhiata davanti quel sorriso che gridava guai.

Scoppiarono a ridere.

La bambina abbassò lo sguardo concentrandosi sul suo gelato. Alzò la mano e si portò il cono alla bocca, intenta a dare un morso quando la pallina di vaniglia e fragole le cadde sul vestito  «E' caduto il gelato, mamma» Sussurrò e trattenete le lacrime, si portò la mano sporca sul viso, sporcandosi ancora di più.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 2 days ago ⏰

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ALEXANADAR, LO ZAR DELLA RUSSIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora