<<Gregory!>> esclamai alzandomi di scatto, e subito rimesso a sedere da uno degli uomini al mio fianco. <<Che ci fai qui?>>
Il mio vecchio amico, Gregory Pearl, mi sorrise. Notai che il suo volto appariva stanco e tirato. Non aveva assolutamente la sua consueta aria sfacciata da ricco play boy.
<<Ciao Steve. Benvenuto a bordo della mia nave>> rispose, sedendosi e ignorando la mia domanda. <<Vuoi del whisky?>> Mi chiese, facendo un cenno a uno dei gemelli che fece comparire una bottiglia e dei bicchieri da un mobiletto in cristallo posto a lato del divano.
<<Io... no, grazie>> risposi, assolutamente confuso, e ben intenzionato a rimanere sobrio.
<<Come vuoi>> mi disse Gregory, vuotando d'un fiato il bicchiere che nel frattempo gli era stato servito. <<Dunque Steve, immagino di doverti delle spiegazioni. Come tu, d’altronde, le devi a me. Se per te è lo stesso inizio io a raccontare.>>
<<Ok>> gli risposi, non sapendo che altro dire.
<<Ottimo. Allora, vecchio mio, partiamo dall'inizio di tutta questa storia, che ha origini molto lontane, come forse avrai intuito leggendo il nome della mia imbarcazione.>>
<<Annette>> esclamai.
<<Esatto. La dolce e bella Annette. Quando eravamo ragazzi e iniziò a frequentare la nostra compagnia piaceva un po' a tutti, ricordi? Cosi solare e affascinante. Anch’io ero attirato da lei, ma all'epoca ritenni uno spreco di tempo farle la corte con tutte le altre pollastrelle disposte a venire a letto con me, solo perché sapevano che i miei erano ricchi. Annette invece era diversa. Lei voleva qualcuno disposto a corteggiarla, a invitarla a cena e tutta quella serie di cose che da giovane mi sembravano idiozie. Ma come ben sai, ci fu invece chi investì tutte le sue energie in quel corteggiamento, fino ad arrivare alla conquista del suo cuore.>>
<<Robert>> dissi, con un mormorio sommesso, iniziando ad intravedere qualche barlume di verità.
<<Esatto, Robert. Il giorno in cui si sposarono ricordo che, guardando quanto lei fosse radiosa, per la prima volta in vita mia provai invidia per un altro uomo. Non dissi mai nulla a nessuno, ma da quel momento non riuscii più a togliermela dalla testa. Annette, lentamente, iniziò a divenire per me una sorta di ossessione, destinata a crescere con il passare degli anni. Per lungo tempo non dissi nulla nemmeno a lei, palesemente innamorata del nostro vecchio amico, ma una sera, a una festa, forse anche a causa del troppo champagne, non potei fare a meno di prenderla in disparte e confessarle quanto io la desiderassi. Lei mi respinse gentilmente, confessandomi, tuttavia, di non essere indifferente alle mie attenzioni. Ma mi disse anche che il suo amore per Robert era più forte di ogni tentazione cui io potessi indurla. La sua rivelazione, bel lungi dall’allontanarmi da lei, non fece altro che accendere ulteriormente in me il fuoco del desiderio, spingendomi a riproporle le mie avances, ogni volta che mi si presentò l'occasione, ovviamente sempre al riparo da occhi indiscreti. Lei mi lasciava sempre avvicinare quel tanto che le bastava per alimentare la sua vanità femminile e poi mi respingeva. Era diventato quasi un gioco per lei. Un gioco che io trovavo piacevole e al tempo stesso doloroso.>>
<<Sono sbalordito>> lo interruppi. <<Non mi sono mai accorto di nulla. Inoltre ho sempre pensato che tu amassi troppo la tua vita da play boy, per fermarti a pensare a un unica donna.>>
<<Vero. Ma Annette arrivò a rappresentare il mio frutto proibito. Ogni volta che mi respinse mi portò a volerla in misura maggiore. Il che ovviamente non mi ha impedito di avere nel frattempo diversi flirt con altre donne. Ma arriviamo ora a tempi più recenti. Una sera di circa due anni fa, durante una delle tante feste che ho dato nella mia villa, Robert mi sorprese, in un momento in cui ero convinto che fosse esattamente dall’altra parte della casa, con le mani di sua moglie tra le mie. Lui non poteva sapere che quel momento sarebbe durato pochissimi istanti trascorsi i quali lei, come al solito, si sarebbe poi divincolata, per andarsi a rifugiare tra le sue braccia. Robert andò su tutte le furie e, nonostante le profuse giustificazioni che Annette tentò di sciorinargli, finì col convincersi che io e sua moglie avevamo una tresca. Probabilmente anche a causa di alcuni sospetti già maturati in precedenza. Io, dal canto mio, mi limitai a schernirmi, ma senza prodigarmi troppo in scuse e spiegazioni.>>
<<Ecco perché per un sacco di tempo non sono più venuti alle tue feste, accampando ogni volta scuse diverse.>> Un altro tassello del mosaico, nella mia mente, andò al suo posto.
<<Esatto. Tuttavia Robert non si limitò a non frequentare più casa mia. In segreto, per andare a fondo ai suoi sospetti, iniziò a pedinarmi e ficcare il naso nei miei affari. Devo ammettere che fu bravo, meglio di molti poliziotti e degli uomini di quel grosso idiota di Vattuone. Io non mi accorsi di nulla fino al giorno in cui lui mi chiese di incontrarci dicendo di volermi parlare in privato. Pensai che mi avrebbe torchiato ancora per l'episodio della festa, e invece, con mio gran stupore, mi venne a minacciare rivelandomi di aver scoperto la mia vera attività, nonché la fonte dei miei guadagni.>>
<<E quale sarebbe la tua vera attività perdonami?>> In quel vortice di rivelazioni, dimenticai per un attimo la mia posizione e lasciai che la curiosità prendesse il sopravvento.
<<Non l'hai ancora capito? Dietro il paravento della World Under Construction Enterprise, la società che ho ereditato da mio padre, ho messo su un business ben più redditizio, che spazia dallo spaccio di droga, alle bische clandestine, senza tralasciare i bordelli. In poche parole, lo stesso tipo di attività di cui si occupa quel figlio di puttana di Vattuone. Solo che lui non sa chi sono io, mentre io so benissimo chi è lui.>>
Rimasi a bocca aperta, sempre più sconvolto da quel crescendo di rivelazioni, ma Gregory proseguì impietoso.
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GIOCATTOLI
Misterio / SuspensoTre uomini. Menti brillanti e fantasiose. Le loro creazioni sono giocattoli molto particolari. Che siano robot, autoveicoli, peluches o qualsiasi altra cosa, ciascuno dei loro prodotti è perfettamente in grado di uccidere. Quando un cliente misteri...