Capitolo 24

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<<La seconda beffa che il destino mi ha riservato si è concretizzata nel Wisconsin. Sebbene il mio piano sia stato messo in pratica alla perfezione dai miei uomini e i vostri aerei abbiano assolto perfettamente al loro compito, Vattuone senior quel giorno non si è presentato, e quindi sono riuscito a far fuori solo suo figlio. Certo, un seccatore di meno, ma non ho risolto il mio problema principale. E per finire, vi ci siete messi anche voi. Ho indirizzato Vattuone sulle vostre tracce, in accordo con il mio progetto originale, confidando nel fatto che vi avrebbe ammazzati senza problemi e avrebbe cessato di cercare altri colpevoli per la per la morte del figlio. Ma a quanto pare anche questa parte del mio progetto non ha funzionato a dovere, visto che tu ti sei salvato e addirittura sei riuscito a trovare e uccidere Lenny, uno dei miei uomini più in gamba e fidati. E hai avuto anche l'ardire di ricattarmi, fingendo di aver scoperto la mia identità. A questo punto, Steve, voglio sapere la verità. Come hai fatto? Le ho pensate tutte, ma non sono riuscito a darmi una risposta. Lenny era bravissimo nel rendersi invisibile. Nessuno era in grado di collegarlo a me. A meno che non ci sia una talpa nella mia organizzazione. Io è questo che devo sapere. E' stato Robert? Sapeva qualcosa e te l'ha detto? Oppure ti sei fatto beccare dalla polizia o da Vattuone stesso, e ti hanno aiutato loro? Cosa che avrebbe un senso, dato il mollusco che sei sempre stato. Ho voluto incontrarti in mezzo al mare proprio per accertarmi che nessuno ti seguisse, ma apparentemente sei stato così pazzo da fare veramente tutto da solo. Il che, ripeto, mi sembra quasi impossibile, conoscendoti. Avanti Steve, dimmi la verità e giuro che ti lascio vivere in onore della nostra vecchia amicizia.>>
Scoppiai a ridere. Una risata fragorosa, improvvisa, folle. Lui mi guardò incredulo.
<<Gregory la tua è una proposta generosa, ma spero mi perdonerai se mi permetto di non crederti. Nel momento stesso in cui io dovessi dirti la verità, finirei direttamente in fondo al mare. Ascoltami, ti propongo io un accordo. Tu riportami al molo, lasciami libero, e io ti prometto di raccontarti tutto per iscritto, su una lettera che ti farò recapitare ovunque vorrai. Ma solo quando sarò ben lontano dalle tue grinfie. Che ne dici?>>
Perfettamente consapevole dell'assurdità della mia proposta, rimasi comunque ad osservare la sua reazione per alcuni istanti, sperando che accettasse. Il mio fu un tentativo disperato, ma anche l’unico che mi venne in mente per provare a salvarmi la vita.
Per una manciata di secondi arrivai persino a pensare che avrebbe acconsentito alla mia richiesta. Ma fu solo un illusione. Il suo sguardo, già simile a quello di un animale ferito, si accese di un'improvvisa follia.
Gregory si lanciò in avanti, nella mia direzione, cogliendomi completamente di sorpresa e sferrandomi un pugno in pieno volto.
Mi accasciai su me stesso, sbalordito da quell'inattesa esplosione di violenza.
Ancora stordito dal colpo, lo sentii ordinarmi di alzare la testa e guardarlo.
<<Ascoltami bene, testa di cazzo>> mi disse urlando come un folle, <<hai perfettamente ragione, prima stavo mentendo. Non ho nessuna intenzione di lasciarti andare, ma quello che forse non hai ancora capito è quanto io sia incazzato per tutto quello che è successo. Quindi ora hai due alternative. O mi dici subito tutto quello che voglio sapere, oppure io farò portare su questa nave il tuo adorato figlio Bruce, e lo scorticherò vivo davanti ai tuoi occhi, fin quando tu non ti deciderai a parlare. Avanti, scegli.>>
Un conato di vomito mi impedì di rispondere immediatamente. L’uomo che avevo davanti, aveva definitivamente calato la maschera e rivelato la sua vera natura, folle e sanguinaria. Minacciato nel mio tallone d'Achille, mi resi conto di aver perso la partita. Per me era finita.

GIOCATTOLIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora