Si voltò senza darci tempo di replicare e uscì, veloce com’era entrata. Per alcuni istanti ci guardammo senza dir nulla. Fui io a rompere il silenzio. <<Che ne pensi?>> chiesi, levandomi gli occhiali e guardando il mio socio negli occhi.
<<Che è troppo stupida o troppo furba. In ogni caso mi fa paura.>>
<<Temo che Annette non sia affatto una stupida.>>
<<Temo anch’io. Quindi?>>
<<Non abbiamo tutti quei soldi liquidi. Soprattutto così su due piedi. Lo sai benissimo.>>
<<Sei sicuro?>> chiesi, ben conoscendo la risposta. <<Nemmeno se cercassimo di realizzare il più possibile in termini di crediti ed eventualmente cedessimo temporaneamente il magazzino?>>
<<Steve, anche se il contabile sono io, puoi fare due calcoli anche da solo. Ultimamente abbiamo avuto tante uscite e poche entrate. Siamo distanti da quella somma. Per metterla insieme ci servirebbe molto più tempo di quello che lei sembra disposta a concederci.>>
<<Ma perché tanta urgenza?>>
<<Non ne ho idea. Forse vuole metterci semplicemente alle strette per vendicarsi.>>
<<Maledetta vipera!>> esclamai.
<<Già. Una vipera molto velenosa. Forse dovremmo schiacciarle la testa, come solitamente si fa con quel tipo di rettili.>>
<<Intendi dire ucciderla?>>
<<Potrebbe essere una soluzione estrema, per quanto sgradevole.>>
<<Noi non siamo assassini>> dissi rabbrividendo all’idea. <<E poi hai sentito ciò che ha detto di quell’avvocato.>>
<<Vero. Forse è meglio così. Almeno non ci viene la tentazione. Tuttavia spero che converrai con me che a questo punto ci rimane una sola soluzione.>>
Capii subito dove il mio socio volesse andare a parere. Ci avevo già pensato io stesso.
Tuttavia mi misi sulla difensiva.
<<Ne abbiamo già parlato Anthony. Rischiamo di cadere dalla padella alla brace.>>
<<Lo so. Non sono così ingenuo da non capirlo. Ma al momento non vedo alternative. Se hai qualcosa da proporre sarò lieto di ascoltarla.>>
Sospirai. <<Ho bisogno di riflettere>> gli dissi, asciugandomi la fronte imperlata di sudore. <<Questo caldo mi impedisce di ragionare. Vado a casa a farmi una doccia. Ne ho bisogno per schiarirmi le idee. Tu nel frattempo studia i tuoi benedetti libri contabili. Rifletti. E cerca di capire se abbiamo un’alternativa. Ci rivediamo nel pomeriggio.>>
<<Ok Steve. Ci proverò.>>
Il tono della sua risposta mi fece capire che c’erano ben poche speranze.

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GIOCATTOLI
Mystery / ThrillerTre uomini. Menti brillanti e fantasiose. Le loro creazioni sono giocattoli molto particolari. Che siano robot, autoveicoli, peluches o qualsiasi altra cosa, ciascuno dei loro prodotti è perfettamente in grado di uccidere. Quando un cliente misteri...