Epilogo

29 4 10
                                    

Tre anni sono passati da allora.
Ogni volta che ripenso a quei giorni avverto una sorta di brivido corrermi lungo la schiena. Ma oggi, finalmente, sono felice.
Vattuone organizzò la mia uscita dagli Stati Uniti alla perfezione.
Oggi tutti mi conoscono come Steve Santos, di madre americana e padre brasiliano.
Vivo in un quartiere decentrato di Rio de Janeiro, e sono tornato alla mia vecchia attività. Costruire giocattoli. Solo che questi sono giocattoli veri, incapaci di nuocere.
Eseguo opere particolari per i ricchi benestanti locali che mi commissionano gli oggetti più assurdi per i loro figli. Talvolta per loro stessi.
Inoltre spesso mi ritaglio del tempo libero da dedicare alla realizzazione di balocchi che poi regalo ai bambini delle favelas, dal momento che a Rio le sacche di povertà sono ancora notevoli.
Bruce, dopo aver letto l’accorata lettera che gli feci recapitare da Vattuone dopo la mia partenza ha deciso di concedermi una possibilità. Ho il sospetto che anche il boss mi abbia dato una mano, dicendogli qualcosa che alla fine è servito a convincerlo. Ma questo non lo saprò mai.
Dopo svariate telefonate fatte grazie a un utenza sicura fornitami da Vattuone stesso, mio figlio ha deciso, un anno dopo la mia partenza, di venirmi a trovare in Brasile per alcuni giorni.
Il Natale successivo è ritornato. E non è più ripartito.
Ora vive a pochi passi da me, continua la sua attività di tatuatore e ogni tanto mi da una mano nel mio lavoro.
Questa per me è la gioia più grande.
Ancora oggi, talvolta mi siedo in riva al mare e, mi interrogo, mentre osservo il tramonto, sul ruolo giocato dal destino in tutta la vicenda che mi ha portato sin qui.
In tre occasioni ho rischiato di morire. Una per mano di Vattuone, una per mano di Gregory e l’ultima, probabilmente, per mano di Antony.
E tutte le volte mi sono salvato per coincidenze apparentemente fortuite.
Ma forse, come dice mio figlio, la fortuna e il caso non esistono e le nostre vite sono guidate da un destino che, come la sabbia nelle clessidre, scorre inesorabile senza che nessuno lo possa arrestare.

GIOCATTOLIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora