FloydFa in modo che io non mi faccia male durante la caduta e questo mi dà la conferma che si sta trattenendo.
<<Non la voglio la tua premura!>> Sbotto colpendogli violentemente la mascella. Lui geme per il dolore e indietreggia. Poi si sfila la maglia con un colpo secco. Per un momento rimango paralizzata per l'imbarazzo. Tuttavia sono troppo curiosa per non permettere ai miei occhi di scendere lungo tutto il suo torace imperlato da goccioline di sudore e il suo addome scolpito che termina con una "v" interrotta dai pantaloni della tuta.
Aleksej ghigna facendo apparire le fossette <<Quando avrai finito di ammirarmi possiamo anche continuare.>> Alzo gli occhi al cielo arrossendo come un'idiota.<<Non sei il centro del mondo Aleksej.>>
<<Ti assicuro che da un occhio esterno non si direbbe che la pensi così.>>
Lo fa per provocarti Floyd, lui vuole solo vincere contro di te.
<<Hai un ego spudorato.>> Devo distrarlo, ma non devo permettere che accada il contrario.
<<Non smetterò mai di ribadire che non sei tanto diversa.>>
E io non smetterò mai di pensare che ha maledettamente ragione.
Cerco di studiare i suoi punti deboli, ma non sembra averne. O forse li camuffa meglio di quanto dia a vedere.
<<E comunque mi chiedevo quando ti deciderai a chiamarmi "Aleks", come fa Margi.>>
<<Ti chiamerò così se riuscirai a battermi. Ma se vinco io, dovrai comprarmi un correttore nuovo e coprente.>>Sbuffa seccato <<Che senso avrebbe comprartene uno nuovo se gli farei fare la stessa fine del primo?>>
<<Allora dovrai comprarmeli all'infinito.>> Ribatto sorridendo e scagliandomi contro di lui. Gli sferro un gancio alla mascella, poi mi abbasso in modo da schivare il suo pugno. Mi assesta una ginocchiata allo stomaco e sento i polmoni svuotarsi d'aria. Così gli afferro il polso con l'intenzione di fargli ruotare il braccio, ma lui blocca la mia mano con quella libera e compie la mossa che avevo progettato nella mia mente.
La mente. La mente è fondamentale durante un combattimento, molto più della forza fisica. A quanto pare lui riesce a prevenire quasi ogni mio pensiero e a rivoltarlo contro di me.La rabbia mi brucia sotto pelle tanto che inizio a caricare una serie di pugni consecutivi alla sua faccia. Lui ne schiva la metà e mi colpisce alla pancia, ma non demordo. Continuo imperterrita a lottare contro di lui che ride ogni volta che lo colpisco con brutale violenza.
<<Sembri più incline ad amare la violenza di me. È preoccupante.>> Dico mentre riprendiamo a girarci intorno come se l'uno fosse la preda dell'altro.
<<Non sai quanto, Mēness acis. Ti sorprenderà scoprire quanti lati oscuri possano nascondere le persone.>> Abbasso di poco la guardia e non mi dà il tempo di comprendere il significato di quella frase che mi sovrasta con uno slancio che mi atterra. Mi rimetto in piedi agilmente e paro i colpi, tentando invano di mettere una distanza. Mi circonda entrambi i polsi e mi attira a sé. Le sue mani ora sono ancorate alla mia vita in una presa salda che mi gela il sangue nelle vene. Un brivido mi corre lungo la spina dorsale quando incrocio il suo sguardo penetrante come l'oceano più profondo. I miei muscoli si rilassano sotto il suo tocco familiare.Inspiro il suo profumo dolce e avvolgente e resto immobile a rimirare le sue labbra piene ad un soffio dalle mie. Con la mente in subbuglio non mi rendo conto del momento in cui lui passa un piede dietro le mie caviglie facendomi perdere l'equilibrio.
L'impatto col suolo mi fa mancare il fiato per un istante. Boccheggio sconcertata e osservo il suo volto di nuovo vicinissimo al mio. Ansimo, il petto si alza e abbassa con movimenti cadenzati. Ghigna malizioso quando gli poso le mani sul petto per spingerlo via.
<<Davvero un pessimo tentativo per toccarmi.>> Si scompiglia i capelli portandoli all'indietro in un gesto secco. È madido di sudore tanto che alcune ciocche più lunghe di capelli gli si attaccano al viso.<<Hai perso la sfida a quanto pare. Dovrai iniziare a chiamarmi Aleks e fingere di sopportarmi come faccio io.>>
Sarebbe facile se non fossi tu.
<<Non sono così insopportabile>>
Scoppia a ridere buttando la testa all'indietro e rimango imbambolata ad ascoltare quel suono che sprigiona calore e divertimento.
<<Tu non saresti insopportabile? Tu?!>>
Sbuffo e mi sfilo da sotto il suo corpo perfetto. Riprendo lentamente fiato mentre l'aria fredda mi soffia sul viso. Mi stringo nella felpa che ho rubato ad Aleksej qualche giorno fa e ascolto il silenzio che aleggia tra noi. Il vento sferza le chiome degli alberi che ci circondano imponenti. Concentrandomi odo un secondo suono: lo scrosciare dell'acqua.

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The Darkness of the Moon
FantasyDue realtà destinate a ricongiungersi. Quattro ragazzi legati dal male di una profezia. > Aleksej, un ragazzo dal passato oscuro e tormento, è al suo penultimo anno di college. Vive in una cittadina del New Jersey con suo padre, un uomo apatico co...