capitolo 30 - L'incontro al Bar

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Ethan's Pov


Erano le otto passate quando mandano un messaggio nel gruppo di basket. Era il solito annuncio improvvisato per un aperitivo al bar. Alle 21. Questa volta si trattava del "Sunset Lounge" un locale ben noto a Los Angeles per i suoi drink e la vista sulla citta.

Scorro i messaggi e vedo che tutti confermano. Ovviamente anche io dico sì. Poi, come se non bastasse, arriva il messaggio di Jake.

Jake: Posso portare una mia amica? Emily, magari ve la faccio conoscere.

Il gruppo si anima subito e tutti rispondono di sì, ma poi, ovviamente, arriva il messaggio di Bryan.

Bryan: Ma è quella bona che c'era in palestra oggi?

Stringo il telefono nella mano.

Dio, che fastidio.

Non so cosa mi dia più fastidio, se il modo in cui ha scritto il messaggio o il fatto su come si riferisca a Emily. Ma cerco di, non pensarci troppo e vado a prepararmi.

Tiro fuori una semplice maglietta bianca che mi fascia i muscoli e dei jeans larghi chiari. Niente di speciale, ma abbastanza per sentirmi a mio agio.

Arrivo al bar e vedo che sono tutti lì. Ma il mio sguardo si ferma subito su Emily. Questa volta non ha la mia felpa. Indossa una maglietta bianca e dei jeans larghi chiari, come i miei.

Un sorriso mi sfiora le labbra.

Incrociami gli sguardi. Lei mi nota, e mi avvicino. "Ehi Principessa." Le dico, cercando di fare il disinvolto.

"Non mi romperai il cazzo anche ora, vero?" risponde lei, con quel tono freddo che mi colpisce dritto allo stomaco. "Sono qui per stare con Jake, non di certo con te,"

Le sue parole mi gelano. Cerco di non farlo notare, ma dentro di me è come se avesse colpito un punto dolente. Emily si avvicina a Jake, che stava parlando con Bryan. Ad un certo punto, Jake si allontana, lasciando Bryan e Emily da soli. Li vedo parlare, si stringono la mano per presentarsi.

Cerco di non pensarci, ma i miei occhi non riescono a staccarsi da loro. Bryan sta ancora parlando con lei.

Quanto cazzo parlano? Cosa hanno da dirsi?

Mi sento nervoso, una sensazione che non riesco a scrollarmi di dosso.

Alla fine, decido di entrare al bar con gli altri ragazzi e ci sediamo a un tavolo. Continuano a parlare, ma io sono distratto. Qualcuno tira fuori il solito discorso su Emily, dicendo che è "bona". Cerco di restare calmo, ma le parole mi scivolano addosso come spine.

Finalmente, Bryan e Emily entrano. Lei si siede vicino a me, mentre Bryan si siede accanto a lei dall'altro lato. Sento l'odore dei suoi capelli, la sua presenza così vicina, ma sono troppo irritato per apprezzarlo.

Dopo qualche minuto, decido di alzarmi. "Devo andare, ho impegno." Dico, cercando di sembrare disinvolto. Saluto tutti e me ne vado. Ma la verità è che non ho alcun impegno. Non sopportavo più quella situazione.

Torno a casa, ma la mia mente è ancora lì. Ancora su Emily, ancora su Bryan. Prendo un foglio e una penna, e scrivo velocemente un bigliettino.

"Se domani non ti metti la mia felpa, te la vedrai con me."

Piego il fogliettino e lo infilo in tasca. Non posso aspettare. Devo metterlo nel suo libro subito. Salgo sulla moto e in pochi minuti arrivo davanti alla casa di Emily. Controllo che non ci sia nessuno in giro. Con un po' di fortuna, la finestra della sua camera è aperta.

Salgo senza fare troppo rumore e mi infilo dentro la sua camera. Il suo libro è lì, sul comodino. Mi avvicino e ci metto il bigliettino dentro.

Ma proprio in quel momento, sento qualcuno entrare in casa. Mi blocco. Riconosco subito la voce di Emily, ma non è sola. C'è qualcuno con lei.

Cerco di capire chi sia. Le voci si avvicinano, parlano piano, ma non abbastanza da non farmi capire chi sia. E quando finalmente lo capisco, il sangue mi si gela nelle vene.

E' Bryan.

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