Mentre il rombo del motorino di Ethan si allontana, resto immobile, ferma sul marciapiede. È come se le sue parole mi avessero inchiodata. "Che bambina viziata." Ripenso a come me l'ha detto, quasi con disgusto, e mi chiedo: Perché continua a comportarsi così con me?
Mi scrollo, cercando di riprendermi e andarmene, ma sento ancora quelle parole che bruciano, come se avessero scavato sotto la pelle. Non capisco. Non capisco come faccia a tirarmi su per poi spingermi giù così in fretta. E ogni volta che ci casco, non riesco mai a prevedere come andrà a finire.
Il cuore mi batte ancora forte, un misto di rabbia e delusione, mentre mi incammino. Cammino senza una meta, lasciando che le emozioni mi scorrano addosso, cercando di capirci qualcosa. Ripenso ai suoi occhi, a come per un attimo mi abbia fissata. Sembrava quasi che... no. Stai solo immaginando cose, Emily.
Mi accorgo che sto stringendo i pugni, e cerco di scioglierli. Respiro a fondo, ma non è abbastanza. Ho bisogno di sfogarmi, di scaricare la tensione. Faccio il primo passo verso il telefono, verso l'unica persona che forse può farmi tornare il sorriso in questo momento. Lexa.
Le scrivo in fretta un messaggio:
Io: Puoi vederti con me? Urgente.
Non passa nemmeno un minuto, e lei risponde con un semplice: "Arrivo."
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Rivals-passione
Storie d'amoreEmily ha sempre avuto un solo obiettivo: essere la migliore. In tutti i suoi anni al liceo, ha lavorato duramente per costruirsi una reputazione impeccabile come studentessa modello e leader della scuola. Con l'ultimo anno appena iniziato e la presi...