Capitolo 9 - Ombre di Verità

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Mi sveglio con un peso sul petto. L'aria sembra più fredda del solito, quasi come se la giornata sapesse già cosa mi aspetta. Sono stanza, svuotata, ma cerco comunque di raccogliere le forze e alzarmi dal letto. Non ho dormito bene, ovviamente, e il pensiero di affrontare Jake mi pesa come un macigno. Ci sono troppe cose non dette tra noi, troppi malintesi che continuavano a crescere intorno, soffocando quello che una volta era un'amicizia semplice e sincera.

"Devo affrontarlo", pensai, mentre mi guardavo allo specchio e mi sistemavo i capelli in fretta. "Non posso continuare così"

Uscì di casa senza fare colazione, scesi le scale e incrociai lo sguardo con mia madre per un istante. Non parlammo, ma so che ha notato qualcosa di diverso in me. Mi limitai a sorridere debolmente a uscire, sperando la giornata migliori, anche se ho il presentimento che sarà tutto il contrario.

Arrivai a scuola con un nodo allo stomaco. Appena entrai, vidi Jake dall'altra parte del cortile. Stava parlando con alcuni suoi amici del suo gruppo, ma sembrava distratto, come se stesse aspettando qualcuno o qualcosa. Feci un respiro profondo e provai ad avvicinarmi. Non possiamo continuare così, con questa tensione che ci consuma.

"Jake," lo chiamai, la voce più decisa di quanto mi senta dentro.

Lui si voltò verso di me, il suo sguardo incerto. Per un attimo vidi la confusione nei suoi occhi, ma poi la sua maschera di freddezza tornò al suo posto.

"Emily," disse, con tono neutro, quasi distaccato.

Mi avvicinai di più, ignorando i sussurri dei suoi amici.

"Possiamo parlare? Solo noi due."

Lui annuì lentamente, salutando con un cenno del capo i ragazzi. Ci allontanammo insieme, in silenzio, verso un angolo più tranquillo della scuola, vicino ai campi di basket. Quando diventammo sicuri di essere soli, mi girai verso di lui.

"Jake, non possiamo continuare così. Non voglio perderti come amico, ci siamo allontanati troppo, e tutto colpa di cose che...non valgono la pena rovinare quello che abbiamo."

Jake mi guardò, il suo viso ancora impassibile, ma c'è una scintilla nei suoi occhi, una debolezza che conosco molto bene. Dopo qualche secondo di silenzio, iniziammo a parlare.

"Hai ragione, abbiamo fatto un casino, e io ci ho messo del mio, non te lo nego. Ma non posso ignorare quello che è successo, Emily. Non posso fare finta di niente." disse sottovoce.

"Jake, io non ho scelto Ethan. Non capisco nemmeno perché mi tratti così, ma tu...tu sei sempre stato importante per me. Non voglio che lui ci separi."

Jake abbassò lo sguardo, scuotendo la testa.

"Non è solo lui, Emily. Sono io, sei tu. Sono le nostre aspettative, quello che volevamo l'uno dell'altro. Ho sbagliato a prendermela così, ma è difficile vederti coinvolta in questo casino e non sentirmi...inutile"

Le sue parole mi colpirono, più di quanto immaginassi. Non avevo capito quanto si fosse sentito messo da parte, escluso. E in quel momento, tutto diventa più chiaro. Non è stato solo Ethan a creare il problema, ma anche il fatto che io non mi sono mai fermata a capire cosa stava passando Jake.

Faccio un passo avanti, appoggiando una mano sul suo braccio.

"Jake, mi dispiace se ti ho fatto sentire così. Davvero. Voglio che tu sappia, che sei importante per me, indipendentemente da tutto il resto."

Lui alza lo sguardo verso di me, e per la prima volta in settimane, vedo un sorriso sincero apparire sul suo viso.

"Anche tu sei importante per me, Emily, non voglio perderti."

Ci guardiamo per un lungo momento, e in quel silenzio capisco che, nonostante tutto, l'amicizia che abbiamo è più forte di qualsiasi cosa.

Ci abbracciammo, e per la prima volta da tanto tempo, mi sento sollevata. Non è tutto risolto, ma almeno abbiamo fatto un passo avanti. Jake e io siamo di nuovo amici, e questa volta niente e nessuno ci rovinerà.

Mentre ci allontanammo per andare verso la mensa, una parte di me sa che Ethan non sarà felice di vedere questo cambiamento.

Mentre mi sedevo accanto a Jake, lo vidi avvicinarsi, si piazza davanti a noi. L'aria si fa immediatamente pesante.

"Cos'è questa scena? State fingendo che vada tutto bene ora? E' ridicolo" chiede con tono sarcastico, guardando me e Jake.

Gli occhi di Jake si stringono, ma prima che possa parlare, alzo la mano per fermarlo.

"Non è affar tuo, Ethan. Siamo amici, e non c'è niente di ridicolo in questo"

Ethan ride, ma è una risata vuota, priva di gioia.

"Certo, amici. Continuate pure a raccontarvi favole. Ma sai, Emily, non sono sicuro che tu abbia capito quanto siano fragili queste piccole bugie che ti racconti.

Lo guardo dritto negli occhi, cercando di non far trapelare la mia rabbia.

"Perché fai così, Ethan? Perché ti interessa così tanto ciò di quello che faccio?"

"Perché mi fai schifo!" sbotta lui, facendo alzare gli occhi a tutti quelli intorno a noi. "Sei sempre lì, perfetta, immacolata, eppure fai così tanti casini senza nemmeno rendertene conto. Non ti rendi conto di niente, Emily"

Le sue parole sono come pugni allo stomaco, ma non gli lascio vedere quanto mi feriscono.

"Se ti faccio davvero così schifo, perché non mi lasci più in pace? Perché continui a metterti sempre in mezzo?"

"Perché tu non sei quello che fai credere di essere!" grida, avvicinandosi sempre di più. "E non capisci un cazzo delle persone intorno a te!"

Mi alzo in piedi, il cuore batte a mille.

"Se hai così tanti problemi con me, Ethan, allora smettila di cercare di rovinarmi la vita, e non capisco perché ti accanisci così"

Ethan rimase immobile per un attimo, il viso arrossato dalla rabbia. Poi, con uno scatto improvviso, afferra il vassoio davanti a me e lo scaglia sul pavimento, facendo saltare il cibo ovunque. Il rumore è assordante, e tutti nella mensa ci fissano, scioccati.

Mi sento come se il mondo stesse crollando intorno a me, ma non posso permettergli di vedermi crollare. Mentre Ethan si allontana, lasciando il caos dietro di sé, mi siedo di nuovo accanto a Jake, con il cuore che mi martella nel petto.

Jake mi guarda, preoccupato.

"Stai bene?"

Annuisco, anche se dentro di me sono un disastro.

"Si, sto bene. Non lascerò che Ethan rovini tutto."

Ma una parte di me sa che questa storia con Ethan è tutt'altro che finita. E ora, più che mai, so che devo prepararmi a quello che verrà.

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