capitolo 61 - Il nuovo lato di Emily

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Ethan's Pov


La notte era ormai calata da tempo, e nella mia stanza l'unica fonte di luce proveniva dallo schermo della televisione, che proiettava le ultime scene di Gossip Girl. Ero esausto, ma non riuscivo a smettere di guardare. C'era qualcosa in quella serata che mi tratteneva lì, come se non volessi che finisse.

Abbasso lo sguardo e mi rendo conto di avere Emily addormentata sulle gambe. È strano... avrei potuto immaginare chiunque tranne lei in una situazione del genere. Ma eccola qui, completamente rilassata, con la testa appoggiata sulle mie gambe, respirando lentamente. Non so come ci siamo arrivati, ma c'è qualcosa di quasi magico in questo momento.

Con una mano le sfioro delicatamente i capelli, senza svegliarla. Non ho mai pensato che sarei finito a fare una cosa del genere. Emily e io siamo sempre stati come il fuoco e la benzina, pronti a scatenare una guerra a ogni sguardo, a ogni parola. Ma adesso... non so, è diverso.

Mentre le passo le dita tra i capelli, mi sorprendo a chiedermi come mai non avevo mai notato quanto fossero morbidi, come una nuvola che avvolge le mie dita. Mi sento sciocco anche solo a pensarlo, ma non riesco a smettere. È come se, in quel momento, fosse l'unica cosa giusta da fare.

Fuori la notte è silenziosa, e l'unico suono che riesco a sentire è il respiro lento di Emily e il battito del mio cuore, che è diventato inspiegabilmente più veloce. Forse perché so che, appena riaprirà gli occhi, torneremo a essere quelli di sempre. Ma per adesso... per adesso va bene così.

Le sistemo una coperta addosso, facendo attenzione a non svegliarla. Ho quasi paura di rompere quel momento, di infrangere la quiete di quella notte. Emily, così tranquilla, sembra quasi un'altra persona. E forse, per una volta, anche io mi sento diverso.

Mi ritrovo a guardarla, a notare i dettagli del suo viso che di solito ignoro. Le ciglia che riposano sulle guance, il sorriso leggero e rilassato che, per un attimo, mi fa quasi dimenticare che questa è la stessa ragazza che mi sfida ogni giorno, con quella grinta che a volte è fastidiosa e a volte... irresistibile.

Le accarezzo ancora una volta i capelli e, senza rendermene conto, sussurro: "Se solo potessi vederti sempre così... tranquilla, serena." Poi mi blocco, rendendomi conto di quello che ho appena detto. Forse è meglio che non mi senta mai dire queste cose.

Con un sospiro, abbasso lo sguardo e cerco di scacciare quei pensieri. Emily è Emily, ed è proprio quella sua sfacciataggine che mi tiene sul filo, che mi fa impazzire. È così che deve essere, no? Allora perché ho l'impressione di volere di più?

Dopo un po', Emily si muove leggermente, come se stesse per svegliarsi. Trattengo il fiato, incerto su come reagirà quando si accorgerà di essersi addormentata così. Spero che non lo prenda come un'occasione per sfottermi per i prossimi dieci anni.

Si gira verso di me, gli occhi ancora mezzi chiusi, e mi fissa con uno sguardo confuso. "Ethan...?" mormora, la voce impastata dal sonno.

"Tranquilla, eri solo addormentata," rispondo piano, cercando di sembrare il più naturale possibile, anche se il cuore mi batte forte.

Lei si stira, e poi si accorge di essere ancora sulle mie gambe. Un po' imbarazzata, si tira su e si sistema la maglia. "Scusa... non pensavo di addormentarmi."

Sorrido, cercando di sdrammatizzare. "Beh, con la mia compagnia, è quasi normale." Cerco di fare una battuta, ma il sorriso che mi lancia è diverso dal solito, quasi gentile.

Rimane in silenzio per un momento, poi si gira a guardarmi. "Grazie, Ethan."

"Di cosa?"

"Di... non so, di avermi lasciato dormire. E per la coperta." Sorride, un po' imbarazzata.

Mi rendo conto che questa è una versione di Emily che non vedo mai, e il mio istinto mi spinge a voler dire qualcosa, qualcosa che possa allungare ancora un po' questo momento, ma non so bene cosa. 

Lei mi osserva con un'espressione che non riesco a decifrare. "Non me lo aspettavo tutto questo da te..."

Sospiro, incrociando le braccia. "Diciamo solo che stasera mi sento generoso."

Emily ride, ma questa volta è una risata diversa, più calda, più intima. "Allora dovresti sentirti generoso più spesso."

Mi sorprende con quella risposta, e non posso fare a meno di ridere anch'io. "Sai che se continui così, potrei abituarmi."

Lei mi dà un piccolo colpetto sulla spalla. "Non illuderti, Fenice Ribelle. Non cambio solo per farti contento."

Restiamo in silenzio per un momento, e poi lei guarda l'orologio. "È tardi, dovrei andare."

Non posso nascondere un filo di delusione, ma annuisco. "Già... certo."

Lei si alza, ma prima di andare si ferma sulla porta. "Ah, e riguardo a Gossip Girl... prometto che manterrò il segreto."

"Meglio per te," rispondo ridendo. "Altrimenti dovrei fare lo stesso con te... anche tu eri piuttosto affascinata."

Lei alza gli occhi al cielo, sorridendo. "Ci vediamo domani, Ethan."

La guardo mentre esce, e appena chiudo la porta alle sue spalle, mi ritrovo a fissare il vuoto, senza sapere cosa pensare. Forse ho appena visto un lato di Emily che non avevo mai notato prima, e forse, solo forse, anche lei ha visto qualcosa di diverso in me.

Sospiro, sedendomi di nuovo sul divano. L'episodio di Gossip Girl è ancora in pausa, ma la mia attenzione è altrove. Quella serata, quel momento... non so bene cosa significhi, ma sento che qualcosa è cambiato.

Mi appoggio allo schienale del divano, chiudo gli occhi, e sorrido. Non vedo l'ora di vedere cosa succederà domani.



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