IL DOM E LA SUA SLAVE

35° CAPITOLO- SARAI PER SEMPRE SLAVE

Questo capitolo sarà dedicato per di più a Erika

Erika pov: Il giorno dopo la cena ci svegliamo tutti tardi, Max era più tranquillo, aveva meno lavoro ed era più rilassato dopo l'incontro con Petrov, che era rimasto colpito da tutto questo, sia da me e lo sapevo, avevo troppa esperienza per non notarlo ma anche da come avevano preso le cose i ragazzi, cosi mi preparai con una gonna ed un top non indossai intimo e andai in cerca del mio uomo. Lo trovai nel suo studio a parlare con Alyson e le dissi <<tesoro ma se oggi andassimo a trovare i miei? Che ne pensi? a molto che non li vedo e vorrei sapere come stanno>> Alyson ci osservava in attesa di una risposta di suo padre.

Max pov: Sta mattina ero rilassato, stavo organizzando i vari carichi di armi diretti dalla spagna all'Italia con Aron e i vari soci del organizzazione, quando ad un tratto senti bussare ed era mia figlia <<papà posso parlarti?>> ed io le dissi << certo tesoro>> parlammo per un bel po' fino a quando non vidi Erika entrare chiedendomi con sguardo dolce di andare a trovare i suoi genitori, cosi guardando le mie donne dissi << d'accordo preparatevi si va dai nonni>> ed una volta pronti uscimmo di casa non prima di avvertire Erika, cosi la presi e le sussurrai al orecchio << comportati perché non ci metto niente a punirti davanti nostra figlia>> lei sbiancò leggermente ed annui, cosi, fatto ciò ci avviamo verso casa dei miei suoceri.

Elizabeth pov: Io e Osvaldo ci trovavamo in salone a guardare la tv, quando dopo dieci minuti senti il campanello suonare, andai ad aprire e mi trovai con Erika e Alyson e anche Max davanti la porta, le mie bimbe mi sorridevano felici ed io le abbracciai e le dissi <<tesoro che sorpresa, che ci fate qui? è tutto ok?>> e le guardai con volto preoccupato, loro mi rassicurarono subito, il primo a parlare fu Max.

Max pov: Eravamo andati da Elizabeth e Osvaldo non solo per una visita ma perché dovevo andare al harem ed di certo non potevo portare Alyson, cosi una volta sistemati mi rivolsi a Erika e le dissi << cara ti devo parlare vieni un attimo>> lei si avvicinò e iniziai a parlarle << dobbiamo andare al harem devo controllare le ragazze e sai che ancora non possiamo portare Alyson con noi >> lei annui e disse <<va bene caro, certo avviserò mia mamma>> ed io annui d'accordo con lei vedendola andare.

Elizabeth pov: Vedevo Alyson giocare con la sua bambola preferita in salone e mi scappo un sorriso, come possono gli anni passano così in fretta, cosi rivolta verso di lei le dissi << Aly che ne dici se convincessimo al nonno e andassimo al parco a mangiare un gelato?>> lei mi guardò e saltò felice in mia direzione e mi disse <<sii che bello nonna, forza andiamo >> e cosi sorridendo andammo in cerca di mio marito, che sicuramente era nel suo amato studio.

Osvaldo pov: Stavo parlando a telefono con un mio socio del Night club, il quale mi stava informando che c'era gente che spacciava droga dentro il mio locale, ero nero di rabbia nessuno ma proprio nessuno si doveva permettere di fare una cosa del genere. Chiamai a Max e le dissi di venire nel mio studio e le dissi << ragazzo ci sono insetti che devono essere eliminati>> lui mi guardò come ad invitarmi a proseguire e le dissi <<sono stato informato che spacciato nel mio locale cazzo>> lui mi guardo e mi disse <<non preoccuparti ci penso io, ma per adesso ho tro a cui pensare, ti lasciamo Alyson io ed Erika dobbiamo andare un fine settimana all'harem devo trattarla come merita per un po', so che le manca>> ed io guardai Max e le dissi << devo preoccuparmi?>> lui negò con la testa e uscì.

NARRATORE ESTERNO

Una volta fuori Erika e Max erano diretti all'harem, Max aveva le idee chiare di ciò che voleva fare con lei e cosi durante il viaggio di andata i due parlarono.

Max pov: Sapevo cosa dovevo fare a Erika, mi mancava sottometterla ma con Alyson in casa era difficile, così decisi di andare al harem per divertirmi un po' con tutte e vedere come reagiva, ma ovviamente anche con lei, cosi una volta arrivati feci riunire a tutte nel grande salone. La prima a venirmi in contro fu Isabel cosa che mi fece infuriare, sapevano bene che non dovevano prendersi certe confidenze cosi dissi verso tutte ma guardando specialmente a Isabel << certe confidenze no le sopporto vedete di stare al vostro posto se non volete essere severamente punite>> vidi tutte abbassare il capo pentite.

Erika pov: Era bello tornare dopo quasi 17 anni di non venirci, le ragazze erano più grandi si vedeva ma il loro modo restava lo stesso specialmente quello di Isabel cosi avvicinandomi con aria superiore la guadai e le dissi << Isabel vai a prepararmi un bagno muoviti e organizza la stanza, rimarremo qua un paio di giorni>> lei mi guardò non capendo e a quel punto Max intervenne.

Max pov: Avevo detto a tutte le slaves molti anni fa che Erika era la Signora del harem e cosi sarebbe stato, questo comportamento di Isabel no lo sopportavo. Cosi guardando Isabel furioso le dissi <<non hai capito l'ordine Isabel? muoviti!>> e lei se ne andò. Io proseguì parlando con Erika e le dissi <<aspettami in camera>> lei fece un lieve assenso e se ne andò senza die nulla.

Erika pov: Ero in camera che attendevo Max da mezz'ora, mi stavo annoiando quando all'improvviso senti dei passi e subito dopo Max entrare. Ed ecco il comando che mi fece eccitare e scattare subito. Lui con voce autoritaria come era suo solito mi ordinò <<spogliati ed inginocchiati, vieni a quattro zampe e mettiti col culo in aria, d'ora in avanti starai con un babydoll, non parlerai con le altre slaves e indosserai il collare>> io devo ammettere che ero eccitata cosi feci come mi aveva ordinato ed ascoltai il resto di ciò che mi aveva detto annuendo e dopo un bel po' di silenzio mi disse << ti è chiaro che sarai sempre la mia slave ma anche che ti amo più di ogni cosa vero?>> ed io annuendo lo baciai precipitandomi addosso a lui felice per le parole appena udite.