17°CAPITOLO- L'harem

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Erika pov: Quella sera dopo essere tornati a casa il mio padrone non mi parlava, era freddo e distaccato, mi stava uccidendo questo suo modo di fare, sapevo che l'avevo combinata più tosto grossa questa volta ma a come la vedevo io ero nel giusto e no mi importava affatto la punizione che avrei dovuto subire, cosi senza neanche parlare una volta arrivati a casa feci per andare in camera mia ma una voce che conoscevo molto bene mi fermò.

Max pov: Erika l'aveva combinata questa sera e adesso l'avrebbe pagata cara cosi capirà che con me non si scherza, in questo periodo abbiamo passato molto insieme e lei sa come si deve comportare con me sia dentro che fuori dal club ma oggi ha esagerato e questo non lo sopporto, così ho deciso una punizione esemplare e le dissi << aspettami nel angolo punizioni slave>> lei mi guardò per un secondo e la vidi tremare impercettibilmente e fare come le ho detto così subito dopo andai nel mio studio e chiamai a Sebastian <<caro vecchio mio hai tempo per il tuo amico, mi devi aiutare con una faccenda>> e lui rispose dall'altro lato della linea << ho sempre tempo per te, dimmi che ti serve vecchio amico>> ed io le risposi <<dimmi un po' tu hai sempre gli harem vero? Ricordo che anni fa me ne facesti vedere un paio e mi sono interessati>> e lui mi disse <<certo, ma a che ti serve, spiegami >> ed io sorridendo le dissi <<la mia slave ha bisogno di una dimostrazione esemplare, sai lei non sa ancora le mia stima per gli harem ed essere circondato da slaves, diciamo che non le ho mai fatto vedere questo mio lato di essere servito in questo modo da molte sottomesse alla volta ma è arrivato il momento che lo conosca haha >> Ed a quel punto lui rispose <<vieni al Inferno "Hard" con lei tra 10 minuti ti aspetto>> e chiusi la chiamata. Bene adesso non resta che abbia tutto inizio e vediamo come se la prenderà la mia piccola ribelle. Una volta conclusa la telefonata chiamai Erika e le dissi di prepararsi senza troppi giri di parole, ero freddo, arrabbiato e deluso, avrebbe imparato avrebbe capito che il comportamento che lei stava avendo era inaccettabile e questo ne era la dimostrazione.

Erika pov: Una volta pronta ero in ansia, il mio padrone non mi guardava e non mi rivolgeva parola alcuna, non sapevo dove stavamo andando ne niente, era davvero snervante cosi scoppiai e le dissi << ma mi spieghi dove stiamo andando o no?>> lui mi guardò e mi disse << scoprirai un lato di me e fattelo andare bene perché è arrivato il momento che tu mi conosca da questo lato, ho sempre nascosto in un certo senso ciò che realmente sono ma adesso no più>> io lo guardai non capendo ma dopo poco più di due minuti ci fermammo in un capanno enorme al difuori della città, guardavo tutto con stupore ma anche terrore non sapevo cosa mi aspettasse e di certo sapevo che non sarebbero state cose belle già che dopo aver visto quella "casa" vidi uscire un tipo dal aspetto non tanto simpatico che mi metteva i brividi solo a guardarlo, era imponente, grande come un gorilla, salutò il mio padrone << Ben tornato Lord>> io osservai la scena e con solo sentire quelle parole ero stupita, <<ha detto Lord ma chi era quello>> pensai, il mio padrone mi guardò osservando in volto la mia confusione e mi disse << seguimi ora capirai>> e cosi feci lo segui ma quando entrammo nel gran salone ciò che mi si presentò davanti mi lasciò di stucco, più o meno una 60 di donne con delle tuniche erano nel salone inginocchiate a testa bassa immobili, ma quando videro entrare il mio padrone si prostrarono a terra completamente e le senti ripetere come un mantra tutte insieme delle parole che non mi sarei mai immaginata << ben tornato Lord che grande onore rivederla>>,<< rivederla lord ma che cosa era tutto questo?>> pensai, la mia mentre andava a tre mila con tutto questo cosi chiesi al mio padrone << padrone mi spiega cos'è tutto questo, perché la chiamano Lord e chi sono tutte queste donne e questo posto?>>

Max pov: Quando entrammo nel gran salone tutte le slaves si prostrarono a terra e ciò non poteva che crearmi un senso di orgoglio e potere, avrei avuto dei grandi progetti per questo posto e per le mie slaves, ma Erika prima doveva capire tutto e lo avrebbe visto con i suoi occhi oggi cosi le dissi << il mio harem e le mie slave cara Erika e ora vedrai cos'è veramente una slave>> lei mi guardò ma non disse nulla cosi io gli e lo mostrai. << Irina vieni qui >> dissi con tono autoritario, lei si avvicinò e disse con voce sottomessa << Lord come posso servirla>> ed io risposi <<spogliami>> vidi Erika spalancare gli occhi non capendo e Irina eseguire il mio ordine senza fiatare, era quello ciò che mi piaceva l'ubbidienza assoluta ed Erika lo avrebbe capito da adesso in poi in questo posto. Mentre Irina mi spogliava chiamai ad un'altra slave la mia favorita Isabel << Isabel vieni qui e succhiamelo>> vidi Isabel avvicinarsi e molto lentamente fare come le avevo ordinato e mentre impazzivo per il piacere vedevo Erika persa e posso dire che anche arrabbiata conoscendola ma non me ne importò, una volta che Isabel fini il suo lavoro le dissi << brava Isabel come sempre>> lei mi guardò e rispose senza mai guardarmi in volto << è un onore servirlo Lord>> ed io sorrisi fiero e le dissi << bene, ora fate vedere alla nuova arrivata come funzionano le cose qui, deve capire tutto e comportarsi altrimenti sai con chi me la prenderò se lei non capirà in fretta vero Isabel?>> e la guardai


Isabel, Irina, Katia, Camille, Anita, Lea, Rosy, Sasha, Zoe, Mery,: Alcune delle slave del harem, tutte di carattere molto sottomesso e tutte molto belle e molto simili tra loro, capelli rossicci o neri lunghi. Esili, belle forme ma sopra tutto ubbidienti e devote.

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MIEI CARRISSIMI LETTORI SI CONTINUAAA <3 VI ADORO!!!

IL DOM E LA SUA SLAVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora