28° CAPITOLO- UNA VITA ROSA

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NARRATORE ESTERNO

Erano passati 8 mesi e la dottoressa li aveva chiamati per l'ecografia 3d Una volta fatta si rivelò subito il sesso del piccolo, ed era una piccola una femmina, la dottoressa aveva detto alla nostra coppia che avrebbero avuto una bambina ,una piccola principessa aveva detto Max, scelsero il nome, ne avevano mille in mente ma alla fine scelsero quello che aveva innamorati entrambi appena videro il suo bel faccino in quello schermo, Alyson si sarebbe chiamata Alyson Rinaldi e sarebbe stata la principessa di casa. La settimana dopo fecero arrivare la cameretta della piccola Alison, una volta finita la visita chiamarono i genitori per un invito a pranzo ed annunciare la bella notizia a tutti.

 La settimana dopo fecero arrivare la cameretta della piccola Alison, una volta finita la visita chiamarono i genitori per un invito a pranzo ed annunciare la bella notizia a tutti

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Erika pov: Sono al settimo cielo, più di prima avrò una bambina una bellissima bambina, cosi ad un tratto presi la mano di Max e le dissi << amore grazie perché tutto questo è un sogno>> e lui mi sorrise con gli occhi lucidi io nel mentre chiamai i miei per un invito a pranzo e darli la bellissima notizia ,ma ad un tratto il telefono di Max prese a squillare ed il sorriso svani dal suo volto al istante, tornandosi serio e mi disse << Piccola è ora di andare>> e cosi ci avviamo alla porta, cercai di chiedere cosa stava succedendo una volta staccata la chiamata con i miei ma ogni volta mi diceva che non era nulla ma io insistetti e le dissi << mi dici cosa succede all'improvviso sei diventato freddo e serio cosa ce?>> Lui mi guadò e mi disse solo << scarafaggi da eliminare>> e li capi tutto, altri clan mafiosi rivali ci avevano visti e volevano farci fuori, ci certo non ci voleva un genio per capirlo, e poi io ero pur sempre figlia di mafioso sapevo come funzionava tutto questo, cosi ci avviammo verso la macchina che fortunatamente era blindata mentre vidi Max chiamare i rinforzi.

Max pov: Mentre uscivo dalla visita con Erika, vedevo fuori e cerano due macchine che conoscevo molto bene, erano macchino che usava il capo della mafia svizzera e questo poteva significare solo una cosa "guai in vista" cosi subito mentre parlavo con Erika mandai un paio di messaggi ai miei uomini di raggiungerci e di essere discreti nel loro lavoro, di certo non volevo che le mie donne si sentissero male per qualche specie di attentato. Cosi dopo che fini di mandare quei messaggi ci dirigemmo fuori e salimmo sulla macchina fortunatamente blindata dove ci attendevamo le nostre guardie del corpo diretti verso casa.

Erika pov: Ero stanca, la visita era stata abbastanza lunga ma devo dire che ero molto felice di sapere che aspettavo una bambina e che stavamo bene entrambe, ma quella visita inaspettata del clan rivale di Max mi aveva fatto un po' preoccupare, d...

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Erika pov: Ero stanca, la visita era stata abbastanza lunga ma devo dire che ero molto felice di sapere che aspettavo una bambina e che stavamo bene entrambe, ma quella visita inaspettata del clan rivale di Max mi aveva fatto un po' preoccupare, di certo non per me sapevo cavarmela ma per la mia bambina, avrei fatto di tutto per proteggerla, è vero quello che dicono " quando aspetti un figlio sei più forte e pensi prima a lei e al suo benessere. Una volta arrivati a casa mi feci preparare da Amelia un succo di frutta e dissi a Max << tesoro ho una idea >> lui puntò subito l'attenzione su di me e mi disse << dimmi piccola quale>> e io le dissi la mia idea << senti non è che potremmo fare venire Mary la slave del harem potrebbe aiutarmi con la piccola ed io non mi sentirei cosi sola quando tu sarai fuori>> e lui a quel punto lo pensò e mi rispose << è un'ottima idea tesoro, la faccio venire qua subito e si istallerà nelle stanze di servizio>> ed io lo baciai come per ringraziarlo. Chi lo avrebbe mai pensato che quest'uomo senza cuore si sarebbe trasformato nel uomo premuroso e gentile nei miei confronti e in padre soprattutto haha se me lo avessero detto prima avrei detto che erano pazzi ma adesso che lo sto vivendo in prima persona ne sono grata del uomo che ho al mio fianco e che ho scelto come padre per mia figlia, anche se a dire il vero è stato lui a scegliere me.

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IL DOM E LA SUA SLAVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora