Capitolo 29

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L'armadietto sbatte, con il suo classico rumore metallico. La campanella suona, con il suo classico rumore assordante che mi spacca le orecchie troppo acute nell'udire.
Sono sola oggi, nessuno mi è vicino, essendo io in ritardo. Essendo io stata con Derek fino a dieci minuti fa...
Entro in classe di colpo chiedendo scusa al prof per il ritardo mentre i miei amici mi hanno tenuto un posto. Mi siedo.
-Perché sei in ritardo?- mi chiede Stiles apprensivo.
-Secondo te?! Sono rimasta nel letto abbracciata al tuo regalo di compleanno ecco!-
-Ti è piaciuto?-
-Sì moltissimo grazie...-
Finita la lezione usciamo dirigendoci ai nostri armadietti, quello di Scott e Stiles sono accanto al mio alla mia sinistra mentre alla mia destra è vuoto. Mi giro sentendo qualcuno che manovra con quell'armadietto. Un ragazzo biondo, dai tratti nordici sta prendendo un libro e dopo averlo preso si gira a guardarmi. Rimango bloccata.
È il ragazzo che al mio appuntamento con Aiden aveva gli occhi rossi e mi fissava. Difatti fa un sorrisetto impertinente per poi sbattere gli occhi e renderli rossi per risbattere gli occhi e farli tornare azzurri. Faccio un passo indietro sbattendo contro Scott che mi guarda perplesso.
-Rachel tutto ok?- mi rigiro per guardare il ragazzo, ma è scomparso.
-Sisi, tutto...tutto ok.- mento.
Annuisce e subito dopo ci voltiamo dirigendoci verso la seconda lezione, ma appena mi giro e fiuto l'aria, lui ricompare accanto a una ragazza dai capelli nero pece e gli occhi verdi. Mi sorridono malignamente con degli occhi rossi e prendo Scott per il braccio fermandolo.
-Cosa c'è?- mi dice voltandosi. Ma nel lasso di tempo in cui si gira sono come svaniti...
-Lo senti quest'odore?- annusa l'aria.
-In realtà no. Sento solo il tuo.-
Riannuso l'aria. L'odore è scomparso.
Sono bravi a nascondere il proprio odore o io sto impazzendo.
Le lezioni passano lente insieme a tutti quei pensieri dei due ragazzi. Le supposizioni della mia mente mi fanno passare il tempo sino a quando mi accorgo che Scott è rimasto ad aspettarmi all'ingresso della scuola. Uscendo mi dirigo verso di lui e la sua moto.
-Hei. Grazie mi hai aspettato. -
-Più che altro ero preoccupato. Oggi eri persa. Ti guardavi sempre attorno emanando nervosismo.-
-Nah sarà stata un'impressione.- dico nascondendo la bugia.
-Bene ora che mi sono assicurato che stai bene a sto punto vado da Kira, mi aspetta a casa.-
Sale sulla moto e parte mentre lo saluto.
BIP BIP BIP
Mi arriva un messaggio e lo guardo sapendo che sarà lui.
Vieni adesso o stasera?
Gli rispondo:
Adesso...aspettami e arrivo a piedi. Sarò li tra un quarto d'ora, velocemente. Un bacio...
Mi incammino per il marciapiede attraversando il parcheggio.
Le vans nere ai piedi e dei jeans mi permettono di avere un passo deciso. Dietro di me però sento dei passi. Mi giro. Come se mi si bloccasse il cuore vedo sempre quei due correre verso di me.
Mi blocco facendoli bloccare altrettanto, poi di colpo scatto e inizio a correre. Sento il vento addosso al viso e loro sempre più vicini, naturalmente più veloci di me.
Un forte colpo alla testa mi fa cadere. Toccandomi la nuca e guardando la mano scopro del sangue e non ho il tempo di vedere il ragazzo e la ragazza che lei mi ha già colpito, e inerme cado...
***
Un secchio di acqua fredda mi risveglia colpendomi in piena faccia.
Apro gli occhi traendo profondi respiri, con gli artigli già sfoderati, le zanne già emerse, gli occhi già mutati...
-Bene finalmente ti sei svegliata.-
Ha parlato un uomo di spalle, nella penombra. Mi accorgo solo all'ora di essere bloccata tra due ragazzi, uno alto con i capelli neri, pelle olivastra e tratti orientali con occhi a mandorla, muscolosissimo. L'altro pelato, occhi verde scuro, americano al cento per cento... i due ragazzi che mi hanno catturato invece sono davanti a me davanti all'uomo in penombra. Avranno tutti e quattro la mia età.
-Sai ti osservavamo da un po'.-
Guardo l'uomo di cui ora riesco a vedere il volto essendo alla luce finalmente.
Deucalion....
La descrizione fornitami di lui è impossibile da non riconoscere in quest'uomo.
-Mi presento sono...-
-...Deucalion.- non lo lascio finire.
-BENE! sai già con chi hai a che fare. Comunque stavo dicendo che ti abbiamo osservato da un po'. Sappiamo delle tue avventure recenti, del tuo allenamento e delle tue potenzialità. È stato Ron a notarti...e ha pensato che fossi perfetta. Purtroppo ha scoperto dopo che sei una beta di Scott.- accentuò il nome con disprezzo facendo una piccola pausa.
-Ma per l'essere un beta si può rimediare...Saresti sprecata come tale e sinceramente anche con Scott. Con noi potresti espandere al meglio il tuo potere. Potresti essere l'alpha che tutti vogliono.-
Non riesco a seguire il suo ragionamento. Sono una beta e per diventare un alpha dovrei...
-Non ucciderò mai Scott!- dico urlando.
- Ahahah ma io non voglio che tu lo uccida. Lo ucciderò io stesso quando sarà il momento... ma ora dobbiamo sistemarti.-
Fa cenno con la testa a qualcuno dietro di me e poco dopo arrivano due ragazze con prigioniero un ragazzo di all'incirca quattordici anni. Sta tremando e sembra drogato.
Strozza lupo...
-Procedete.- Deucalion è serio. Ron e la ragazza non interferiscono.
I due che mi stanno tenendo ferma di colpo mi prendono in malo modo, quello pelato prende la mia mano e la avvicina alla gola del ragazzo.
Guarda Ron, lui gli annuisce. I miei artigli affondano nella carne del ragazzo squartandola. Lacrime scendono di rabbia mista a terrore e tristezza. Mentre quest'ultimo esalta il suo respiro finale i suoi occhi diventano rossi e dentro di me una scarica di energia mi fa ruggire. Quando il ragazzo è morto i due che mi tenevano ferma mi lasciano in ginocchio a terra. Sto piangendo ancora, perché mi hanno usato come mezzo per uccidere. Io non voglio uccidere.
-Bene. Sei un' alpha. Hai tre giorni per dirci se ti unirai a noi o meno. Se la risposta non sarà quella giusta, non sarà piacevole avere le membra squartate. Tre giorni né più né meno.-
Si allontanano tutti tranne le due alpha che tenevano il ragazzo. Una ha gli occhi blu, capelli rossi e lentiggini ed è molto alta. L'altra invece è castana, occhi scuri quasi neri, normale...
-Sappi che siamo in dieci. Tu sei l'undicesima e ultima. Non fare la scelta sbagliata.- mi dice la rossa.
Non rispondo. La mia rabbia si può percepire a metri di distanza. Mi lasciano sola trascinando il corpo del ragazzo che lascia una strisciata di sangue sul pavimento.
Trovo l'uscita dirigendomi da Derek, sfinita, arrabbiata, delusa, sporca di sangue.
Sono un' alpha... perché a me?! Perché non a qualcun'altro?

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