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Quando Ghali aprì gli occhi quella mattina, le dolci note di una canzone di Billie Eilish riempivano l'aria dalla cucina. Alma, che si era svegliata da poco, trascorreva il tempo nel salone, immersa nella lettura, mentre ascoltava la musica. Il ragazzo, steso nel letto, faticava ad alzarsi: il giorno prima era stato estenuante. Aveva guidato per ore, da Milano a Saint-Tropez, e la notte era stata un turbine di passione, interrotta solo dalla stanchezza che li aveva sopraffatti.

Ghali si ritrovò a riflettere su quella notte: dal gioco con le fragole e la panna al sesso che, per entrambi, era stato il migliore che avessero mai avuto. Non riusciva a smettere di pensare alla chimica che li univa, una connessione che non aveva mai sperimentato con nessun altro. Dopo alcuni minuti di riflessione, giunse alla conclusione che quella sintonia fosse il frutto di una chimica personale, unica, che andava oltre la semplice attrazione fisica. Non c'era nessuno che lo capisse come Alma e lui lo sapeva. Non doveva mai giustificarsi con lei: lei capiva tutto senza mai giudicare. Era lei la persona con cui si sentisse più a suo agio e sapeva che lei provava lo stesso.

Mentre quei pensieri lo avvolgevano, si alzò e si diresse verso il salone. Si vestì velocemente e, passando nel corridoio, notò una foto di Alma da bambina appesa al muro. Si fermò a guardarla per un momento, sorpreso dal sorriso dolce e curioso che aveva sul volto. Il cuore gli si riempì di tenerezza, ma qualcosa nella foto lo fece fermare. La bambina ritratta aveva un piccolo neo sulla guancia, un dettaglio che non ricordava di aver mai visto su Alma. Fissò quel neo per un attimo, cercando di ricordare.

Proprio in quel momento, la ragazza comparve dietro di lui, facendolo sobbalzare.

"Non sono io, è Mira" disse sorridendo.

Ghali si voltò a guardarla. Era bellissima, anche se il trucco della sera prima si era ormai sciolto e i lunghi capelli neri erano legati in una coda disordinata.

"Pensavo fossi tu - iniziò Ghali, con un sorriso timido - Lo sguardo, il sorriso... l'unica differenza è questo neo sulla guancia. Tu lo hai sotto l'occhio e lo nascondi sempre con il correttore, ma non dovresti" si avvicinò a lei, sfiorandole il piccolo neo sotto l'occhio destro con un tocco delicato. Era piccolo, quasi impercettibile, ma per Ghali era semplicemente adorabile.
Poi, con un sorriso tenero, avvicinò il viso di Alma al suo e le baciò dolcemente quel neo. Lei sorrise, riconoscendo la dolcezza del gesto.
Gli occhi di Alma poi si posarono sulla foto di sua sorella.

"Sono stata l’ultima persona con cui ha parlato” disse, la voce velata di tristezza.
Si strinse contro di lui, come per cercare conforto, e Ghali la abbracciò come se volesse proteggerla da un dolore che non sapeva come alleviare.
"Che cosa ti ha detto?" chiese Ghali mentre Alma poggiava il viso sul suo collo.

"Che una volta finito tutto saremmo andate al mare insieme" rispose mentre le lacrime iniziavano a scivolare lungo le sue guance. Ghali la strinse più forte.
"Non ci siamo mai andate - aggiunse Alma, asciugandosi gli occhi – e, da allora, non sono più andata al mare a casa mia"
Ghali restò in silenzio, incapace di comprendere pienamente quella frase. La sua confusione non passò inosservata e Alma lo guardò cercando di spiegarsi.

"Non sono più andata al mare in Sicilia – continuò - era qualcosa che dovevo fare con Mira, era il suo ultimo desiderio, ma... lei non c'è più"
Il suo respiro si fece più spezzato e Ghali capì che non c'era nulla che potesse dire per rendere la situazione migliore.
Proprio in quel momento, il citofono suonò, interrompendo il momento di intimità. Alma si staccò da lui e, dopo essersi asciugata le lacrime, corse ad aprire la porta. Era il suo manager, che avrebbe gestito i suoi impegni in Costa Azzurra nei giorni successivi.
"Buongiorno - disse l'uomo entrando senza nemmeno aspettare un invito come sempre - il fitting di oggi pomeriggio con quelli di Loewe è stato spostato a domani. L'equipe ha dimenticato il vestito a Parigi”
Alma sorrise divertita dalla situazione soprattutto nel vedere Manuel così agitato per un semplice abito.
"Non c'è nessun problema" rispose, facendosi avanti verso la cucina dove Ghali si era seduto per bere un caffè.

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