Cap. 50 Strane circostanze

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Salve a tutti! Questo capitolo e i successivi saranno un susseguirsi di azione, anche forte talvolta, ma a me piacciono determinate dinamiche ed è come se la vivessi in prima persona attraverso i moti interiori dei personaggi. 

Siamo a più di metà della storia e spero di riuscire a trasmettere il messaggio del libro.

Vi auguro una buon continuo di lettura!


La domenica successiva sentimmo il rombo di una moto attraversare la proprietà. Josh era arrivato. Il mio stomaco, già messo alla prova nei giorni precedenti dall'ansia di raccontargli la verità, si contorse dolorosamente.

Mi avrebbe ancora considerato un amico dopo aver scoperto che il ragazzo con cui aveva gareggiato al torneo, non era altri che l'ex re del Team Plasma? Durante la seconda crisi, la sua città era stata del tutto congelata. Nonostante tutto, sapevo che la sua famiglia non aveva subito perdite. Forse questo avrebbe giocato a mio favore. O almeno lo speravo.

«Devi stare tranquillo» cercò di rassicurarmi Virgil, vedendomi tremare come una foglia. «Non sei così diverso da Noah. Se lui ti stima come persona, per quello che hai fatto al torneo, non ci saranno differenze tra le due identità.»

«E il mio passato? Mi stimerà lo stesso?» scossi la testa, incapace di fermare l'agitazione. «Sono troppo nervoso, non credo di farcela.»

«Andiamo ... anche questo fa parte del tuo cambiamento» rispose con calma. «Dobbiamo radere al suolo tutte le opere danneggiate e ricostruirne di nuove.»

«Facile a dirsi... devo proprio farlo?»

«Non sei da solo. Parlerò con lui per prepararlo al vostro incontro.»

La moto di Josh, parcheggiata davanti all'hangar, era un gioiello sportivo grigio metallizzato appartenente a suo padre, e se ne vantava molto.

«Buongiorno, Josh!»

Virgil lo accolse davanti alla porta del garage mentre io rimasi in ascolto affacciato alla porta d'ingresso.

«Ciao, agente speciale!» rispose Josh, con gli occhi ancora incollati agli elicotteri e alle attrezzature dell'hangar. «Questo posto è fantastico! Non ero mai entrato in una centrale operativa della squadra di soccorso! Ragazzi, che roba!»

«Il tuo entusiasmo mi diverte. Sei sempre lo stesso.»

«Sai che amo i motori, qualunque essi siano. Dov'è Noah? Ti ha fatto impazzire da quando vive e lavora qui? Non vedo l'ora di scoprirlo!»

Prima di entrare in casa, Virgil accompagnò Josh in un tour dentro l'hangar. Non riusvendo a starmene buono in casa, a causa della tensione crescente, li seguii a distanza e mi affaccia al porta dell'hangar per ascoltare.

«Noah ci sta aspettando in casa. Devi sapere, Josh, che è un po' diverso da come lo ricordavi.»

«In che senso? Gli hai messo la testa a posto? O forse è ingrassato?»

«Non proprio. È sempre la persona che hai conosciuto al torneo: geniale, testardo e determinato, ma...»

«Ma cosa?»

«Noterai qualche cambiamento in lui.»

«Wow! Questi elicotteri sono una bomba! Qualche volta mi porti a farci un giro?»

«Con molto piacere Josh. Comunque ti stavo dicendo che ...»

«Virgil, mi stai facendo preoccupare... ha forse avuto un incidente ed è rimasto terribilmente sfigurato?»

«Ahahah! Hai una fantasia incredibile, lo sai? Comunque, più o meno... vieni in casa.»

Mentre loro erano di ritorno, mi defilai velocemente ed entrai in casa, in attesa del loro arrivo. Seduto al tavolo della cucina, con entrambe le mani a sostenermi il viso per la vergogna, aspettai il momento della verità.

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Per sempre mio fratello ~ Pokémon Nero e Bianco ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora