CAPITOLO 6
Dire che sono calma sarebbe un eufemismo. Sto aspettando che suoni l'ultima campanella per andare a casa, mangiare e andare a fare la visita ginecologica.
Io e Andrea abbiamo deciso che non vogliamo sapere il sesso, io voglio continuare a immaginarmi un maschietto, identico al padre. Mentre secondo Rita sarà una bambina, ma io sono ostinata. Credo di essere una delle poche donne a volere un figlio maschio.
Mia madre e mio padre sono rimasti leggermente delusi quando gli ho detto che non volevo sapere il sesso. " Tanto non lo vedresti comunque" ha replicato mia madre " è ancora troppo presto, non sei nemmeno al terzo mese!"
Finalmente la campanella suona e io e Rita usciamo di corsa.
Leonardo ed Erika sono fuori che ci aspettano con la macchina di mamma. Erika ha i capelli di castani e gli occhi nocciola, ma è molto dolce e simpatica.
" Salite, andiamo fuori a mangiare e poi andremo al consultorio da mamma"
Annuisco mentre Leo prende la strada per il McDonald. Prendo il cellulare e scrivo ad Andrea: " Ti aspetto al consultorio!"
Per pranzo prendo un paio di toast e patatine fritte, con dell'insalata. Negli ultimi giorni la carne inizia a darmi la nausea, io amo la carne e se questo bambino mi fa diventare vegetariana non penso di potercela fare!
" Mandami una foto dell'ecografia!" mi dice Leo prima di uscire dal parcheggio.
Mi guardo attorno, mancano venti minuti, ma Andrea non è ancora arrivato.
" Iniziamo ad entrare" mi dice Rita prendendomi a braccetto.
La mamma sta parlando con una signora più anziana, con i capelli biondo tinti ricci corti e qualche anno in più di lei.
" Ciao Caterina, Rita. Venite ragazze. Marisa loro sono mia figlia e la sua migliore amica" ci presenta mia madre
" Salve. Io sono la dottoressa Franco, ma chaimami pure Marisa" mi dice sorridendomi.
" Lei sarà la tua ginecologa" mi spiega mia madre " Vorrei assistere all'ecografia ma ho un paziente tra qualche minuto"
" Ci vediamo dopo Simone" saluta Marisa prima di farci cenno di seguirla.
Ci fa entrare in una stanza abbastanza luminosa e mi inizia a fare qualche domanda, sul mio ciclo e cose varie. Io continuo a guardare speranzosa il cellulare, ma Andrea non ha neanche visualizzato il messaggio precedente.
" Vieni Caterina, sdraiati qui"
Mi metto sul lettino e Rita mi si siede accanto, stringendomi la mano, anche se avrei tanto preferito che al suo posto ci fosse Andrea.
" Allora, tira su la maglia"
Obbedisco e lei mi mette del gel azzurrino, che mi fa leggermente rabbrividire. Prende la sonda e accende lo schermo, per poi iniziare l'ecografia.
Sullo schermo appare tutto in grigio, bianco, nero una figura indistinta, ma quando Marisa si ferma e mi indica un coso che poteva sembrare un fagiolo capisco che è lui.
" Questo è tuo figlio. Direi che sembra tutto a posto per il momento"
Sento le lacrime agli occhi e mi sento sollevata sapendo che sta bene. " Posso fotografarlo e mandarlo al mio ragazzo?" chiedo.
La dottoressa annuisce e fa il fermo immagine, che io fotografo e invio ad Andrea, con "tuo figlio!".
" Posso chiederti da quanto tu e il tuo ragazzo state assieme?"
" Tre mesi" dico leggermente in imbarazzo.
Marisa mi sorride e continua la visita. " Sai, sono stata la ginecologa di tua madre da quando ha avuto tuo fratello Leonardo, non ti devi preoccupare ne vergognarti" mi dice sorridente.
"Tieni, pulisciti pure" mi dice passandomi della carta con cui mi asciugo dal gel.
" è incredibile" sussurra Rita indicando lo schermo.
Sorrido " Già!" è veramente incredibile pensare che dentro di me stia crescendo una nuova vita.
" Bene Caterina, questa è la tua cartella clinica con la prima ecografia, ti voglio rivedere verso i primi di dicembre, quando sarai alla diciassettesima settima, precisamente" dice scarabocchiando qualcosa." Se hai domande chiamami senza esitare"
" Certo, e grazie ancora" la ringrazio prima di uscire dallo studio, con Rita a braccetto.
Appena esco mi blocco, vedendolo. È sulle sedie con la testa china e si sta rigirando tra le mani qualcosa.
I capelli biondi sono scompigliati dal vento e appena mi sente alza la testa, gli occhi azzurri che si illuminano.
Si alza e viene ad abbracciarmi. Non so come reagire, si è perso l'ecografia, ma infondo è qui!
" Mi dispiace, il treno era in ritardo" si giustifica, e infondo può essere che abbia ragione. " Mentre lo aspettavo ho visto questo e be', tieni"
Prendo il sacchettino che ha nelle mani e con agitazione lo apro. Dentro c'è una scatolina, con dentro una collana, con una V. Sgrano gli occhi e mi sporgo per baciarlo.
Lui sorride e mi fa girare per mettermela. " è bellissima" ringrazio
Rita annuisce e mi fa un sorriso incoraggiante.
" Com'è andata l'ecografia?" mi chiede stringendomi le mani
Io sorrido. " Bene, ti ho inviato una foto. E se vuoi ho anche il DVD, te ne invio una copia"
Annuisce e mi bacia sulla fronte.
" Io vado ad avvertire Simona" dice Rita, lasciandoci soli.
" Mi dispiace veramente di non essere arrivato in tempo"
Alzo le spalle. " Adesso sei qui, è questo quello che conta"
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Da quando ci sei te
Teen FictionCaterina è una ragazza con le idee chiare per il suo futuro. Cambierà tutto durante un'estate quando finalmente uscirà con il ragazzo che le piace...