CAPITOLO 8
" Caterina, sbrigati!" urla mio fratello dal piano di sotto. Sono davanti allo specchio e sto cercando le magliette più larghe per mascherare la pancia, e visto che ieri era il terzultimo del mese di novembre ( il tempo è passato troppo velocemente) sono già al quarto mese di gravidanza! Tra qualche settimana ho la visita ginecologica per vedere se va tutto bene e oggi ho il pranzo con i genitori di Andrea. Avrei dovuto farlo qualche settimana prima ma ho passato la notte e la mattina in bagno e abbiamo deciso che era meglio rimandare.
La pancia ora si vede, soprattutto con questa stupida maglietta che ho addosso. Sembra che tutti i vestiti che abbia si siano ristretti di botto. E visto che non posso indossare le magliette larghe, mia madre mi ha detto che non vanno bene per un pranzo con i genitori di Andrea ( " un minimo di eleganza Caterina!") sono costretta a indossare questi stupidi vestiti che mi fanno sembrare grassa.
" Arrivo. Dammi un attimo Leo!" grido di rimando.
Mi guardo allo specchio e lancio un grido stressata, prima di aprire la cabina armadio e buttarci dentro i vestiti che indosso. Tengo solo i leggings ( di mia madre, sono quelli che ha usato nella gravidanza di Chiara e hanno l'elastico!), poi prendo il capo che ultimamente sto mettendo di più: una maglietta larga grigia, simile a un maglione (ottimo per l'inverno e che nasconde alla perfezione la pancia). Infilo gli stivali marroni, gli unici che mi vanno bene anche quando mi si gonfiano leggermente i piedi, e una sciarpa, prima di prendere il cappotto e la borsa e raggiungere di corsa mio fratello.
" Mamma mica volevi che ti mettessi qualcosa di elegante?"
Lo guardo male e capisce che è meglio non parlarmi adesso. " Mi facevano grassa i vestiti che mi aveva dato lei" replico accendendo la radio,.
Fuori inizia a piovere, per fortuna che siamo in macchina. Tempo di novembre di merda.
Passiamo tutto il tragitto in silenzio, con la musica di sottofondo. " Fammi uno squillo quando dovrai andartene. Io devo andare in missione suicida!"
" Giusto, oggi dite ai genitori di Erika che volete andare a vivere per conto vostro... dai, con la mamma è andata bene!" dico primo di scendere dalla macchina e correre verso la vecchia palazzina dove abitano, cercando di bagnarmi il meno possibile.
Citofono un paio di volte e poi la voce di Laura, la madre di Andrea, mi saluta e mi apre.
Saluto Leo con la mano e inizio a fare le scale, lentamente. Per fortuna che abita solo al secondo piano.
Appena la porta si apre e Roxi, la cagnolina di Andrea, mi viene incontro. È di razza mista, piccola e con il pelo corto bianco e nero. Mi inginocchio e le do un paio di carezze, prima di dare un bacio veloce ad Andrea.
" Vero che mangi di tutto?" mi chiede preoccupato.
Io annuisco. " Si, anche se la carne non mi fa impazzire ultimamente. Colpa sua" replico indicandomi la pancia.
Andrea sorride. " Ok, niente carne, dai, vieni. Mia madre non vede l'ora di averti come nostra ospite! Ti ha conosciuto solo di vista al mare, ora sta a vedere che parlerete per ore!" sbuffa mentre mi prende il cappotto e lo mette sull'attaccapanni all'ingresso. C'è un piccolo corridoio, e varie porte che si affacciano. La prima a destra è la cucina, mentre più avanti c'è il bagno, mentre a sinistra c'è la sala.
" Mamma è arrivata Caterina" annuncia Andrea facendomi entrare nella sala, già con il tavolo aperto e apparecchiato. Un divano sulla parete opposta e davanti un mobile con la televisione.
" Caterina!" esclama Laura venendomi incontro e abbracciandomi. È leggermente più alta di me, con i capelli ricci biondi naturali, è da lei che ha preso Andrea, mentre Gli occhi azzurri sono di Carlo, il padre.
Anche il padre viene a salutarmi, e mi fa cenno di sedermi sul divano. " Stefano arriva a minuti, insieme a Federica e mia sorella" ci avverte. Stefano è il fratello maggiore di Andrea e sta finendo gli studi all'università per diventare architetto, mentre Federica è la cugina di Andrea e sua madre, Loredana, è la sorella di Laura.
" Allora Caterina, che ci racconti. Come va la scuola?"
" Bene, tutto bene. Sto cercando di portarmi il più avanti possibile, non credo che quando nascerà il bambino potrò fare molto"
Laura annuisce. " Già, quando è nato Stefano, il mio primo figlio, ho dovuto smettere di lavorare, ero troppo stanca!"
Il citofono suona e poco dopo Stefano, molto simile al fratello ma con gli occhi più scuri, Federica, coi capelli castani ricci e gli occhi nocciola, e sua madre Loredana ( identica alla figlia) ci raggiungono in salotto.
Saluto tutti uno a uno, e torniamo a parlare sul divano, io sulla poltrona in braccio ad Andrea, visto che non c'è molto altro spazio.
" A che mese sei?" chiede Loredana
" Ho fatto il quarto ieri"
" Già al quarto mese!"
" Già" risponde imbarazzato Andrea, stringendomi le mani.
" E sapete già il sesso, o lo volete sapere?"
Scuoto la testa. " Deve essere una sorpresa fino alla nascita" dico convinta.
" Anche io con Andrea ho fatto così. Mentre con Stefano si è visto subito dalla prima ecografia che era un maschio!" i due figli diventano leggermente rossi d'imbarazzo.
" Ma come farete con la scuola? Perché Giulia, una mia compagna di classe, è rimasta incinta e ha smesso con gli studi per stare a casa con il bambino" spiega Federica. È due anni più grande di noi, ma l'ho sempre trovata molto simpatica.
" No, voglio continuare gli studi. Mia madre ha già detto che cercherà di aiutarmi, e anche mia nonna lo farà volentieri"
" Certo, e puoi sempre contare su di noi" aggiunge velocemente Laura
" Ovviamente" dico sorridendo.
" E poi Andrea, non so se te lo ha detto, ma ha trovato un lavoro"
Lo guardo e lui sorride imbarazzato. " Non è ancora sicuro, ma per il momento ho iniziato a lavorare in un bar qui vicino"
Sorrido, è fantastico. Si, nono potevo trovarmi un fidanzato migliore. Continuaiamo a parlare fino a quando Federica non mi chiede: " Senti, possiamo vedere... be', la pancia?"
" Emm.. si, certo" mi alzo dalle gambe di Andrea e mi metto di traverso, sollevo la maglia grigia e abbasso la fascia dei leggings per mostrare quella che ora sembra una pancia e non solo gonfiore o ciccia. Purtroppo.
I vari presenti iniziano a fare commenti e ipotesi sul futuro nascituro, e la madre di Andrea è d'accordo con me quando gli dico che me lo immagino maschio, un mini Andrea.
Iniziamo a mangiare e poi passiamo a fare qualche gioco di società, anche se Stefano va via prima per uscire con la sua ragazza.
Ormai è sera quando chiamo mio fratello per farmi venire a prendermi.
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Da quando ci sei te
Teen FictionCaterina è una ragazza con le idee chiare per il suo futuro. Cambierà tutto durante un'estate quando finalmente uscirà con il ragazzo che le piace...