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CAPITOLO 7

Quando mostro le immagini dell'ecografia al resto della famiglia, tutta radunata in cucina, mamma scoppia in lacrime, mentre Leo è troppo impegnato a guardare male Andrea, seduto accanto a me.

" bimbo" esclama Chiara indicando le immagini, e la mamma annuisce

" Si, quello è un futuro bimbo" conferma mia madre, poi mi guarda. " Domani ho un colloquio con i tuoi professori, mentre ho già parlato con il coach, puoi assistere agli allenamenti di pallavolo se vuoi, ma ti ha esonerato dalla squadra!"

" Noo!" mi lamento. Adoro giocare a pallavolo, ma almeno posso assistere agli allenamenti.

" Io devo andare" esclama Andrea " Ho promesso a mia madre che sarei stato a casa per cena"

Mia madre sorride e annuisce. " Ok, è stato bello Andrea. Torna pure quando vuoi"

" Grazie Simona" replica Andrea mettendosi la felpa. " Buona serata"

Mi alzo anche io e scendo con lui. " Ci vediamo settimana prossima" mi dice " I miei ti hanno invitato a pranzo questa domenica. Confermo?"

Annuisco. " Va bene. Almeno rimando di una settimana la seduta con mia nonna. Non appena lo scoprirà inizierà a" Andrea mi interrompe con un bacio. " Ti amo"

" Anche io" dico, prima di vederlo camminare lungo il vialetto e poi aprire il cancello e uscire in strada.

Quando salgo vado dritta in camera e mi metto a fare tutti i compiti e a ripassare per la verifica di settimana prossima di fisica.

Qualcuno bussa alla porta. " Avanti" esclamo.

La porta si apre e mio fratello appare sulla soglia. " Posso?"

Annuisco e lui entra, chiudendosi la porta alle spalle. Viene verso di me e si siede sul letto, prendendo un cuscino e iniziando a sprimacciarlo.

"Io e Erika pensiamo di andare a vivere assieme" mi dice, e sgrano gli occhi per la sorpresa.

" Wow, è un passo importante. La mamma lo sa già?"

Scuote la testa. " No, sei la prima a cui lo dico. E si, so che è un passo importante, ma stiamo insieme da tre anni e sentiamo che è il momento. Io faccio vent'anni il prossimo mese e Erika i diciannove a gennaio. Siamo abbastanza grandi, io ha un lavoro e lei sta iniziando a lavorare come maestra d'asilo nido. Abbiamo entrambi un lavoro e abbiamo già trovato un appartamento" mi spiega

" Dove vorreste trasferirvi?"

" Stanno costruendo delle nuove palazzine qui vicino, e la nonna di Erika ci ha già detto che ce lo vuole pagare lei l'appartamento. Si sta già informando per un due locali"

" Allora lo sa anche lei, glielo avete detto?"

Scuote la testa. " Lo ha capito da sola. E poi sai che lei è sempre stata come una madre per Erika"

" Si, e quindi avreste l'appartamento, un lavoro... ma mamma non te lo permetterà mai"

" Già, ma mai sottovalutare il potere di persuasione di Erika! E poi non può fermarmi sono maggiorenne"

" Ti dirà che siete troppo giovani"

" Anche tu sei troppo giovane per diventare madre"

" Touché"

" E se ci trasferiamo la mia camera, proprio accanto alla tua, puoi usarla per il bambino. Non puoi metterlo nella tua stanza! Non ci starebbe!"

In effetti ha ragione. Ho pregato mia madre di comprarmi un letto a una piazza e mezzo invece che uno normale, e occupa quasi metà stanza. La scrivania e le librerie ne occupano metà e per i vestiti papà mi ha costruito una cabina armadio in cartongesso. In effetti non c'è spazio per un lettino, a meno che non nel centro della stanza, ma allora si bloccherebbero tutti i passaggi.

" Sarebbe bello. E poi avrei una buona scusa per venire a trovarvi!"

Leo sorride. " Non è ancora deciso, ma entro Natale ti farà sapere tutto"

" Entro Natale?"

" Si, stanno finendo di costruirle, entro il mese prossimo sono finite, ma per gli accordi e tutto non lo so..."

Mi alzo e abbraccio mio fratello. Per me è come un migliore amico, il miglior fratello del mondo. " So che odi Andrea per quello che mi ha fatto, ma potresti almeno evitare di ucciderlo con lo sguardo?"

" Ci proverò"

" Grazie" replico e mi lascio abbracciare dalle suo braccia muscolose.

"

Da quando ci sei teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora