CAPITOLO 9.
" Allora, com'è andata?" mi chiede appena salgo in macchina, cercando di evitare più pozzanghere possibili
" Bene, ma il mio era solo un pranzo, com'è andata la notizia?"
Leonardo sorride leggermente. " Possiamo dire bene. Dopo un paio di « siete troppo giovani » hanno accettato, anche grazie alla nonna di Erika, il fatto. Però li avremo a cena ogni sabato, o saremo noi da loro"
" Be, il venerdì sera avrai noi, il sabato loro e la domenica il pranzo dalla nonna. Avrete un fine settimana impegnativo!"
" Già" guida per altri dieci minuti prima di chiedermi: " Ehi, ti va di venirla a vedere?"
" Cosa, la casa?"
" Si, domani io e Erika andiamo a prendere le misure per i mobili, per vedere se quelli che abbiamo vanno bene. Ti va di venire con noi?"
" Be, da che doveva essere tutto pronto per Natale avete fatto le cose parecchio più in fretta"
" Già, gli operai hanno finito prima ed è venuto fuori che i genitori della migliore Nicole, la migliore amica di Erika, sono amici degli agenti immobiliari e questo ha velocizzato parecchio le cose. Però dobbiamo ancora verniciare e arredare tutto!"
Gli stringo la mano. " Leo è fantastico che voi abbiate una casa tutta vostra"
Leo sorride e imbocca la via per casa. " Com'è andata?" ci chiede la mamma, sul divano a leggere un libro ad Chiara.
" Bene, tutto bene"
*
Il giorno dopo mi vesto per andare a scuola, ormai iniziando tutti ad avere dei sospetti. A iniziare dal fatto che indosso sempre magliette larghe e che non faccio più educazione fisica da quando è iniziata la scuola, praticamente.
Rita mi strattona e mi porta verso le machinette, dove prendiamo qualcosa da mangiare, non ho fatta molta colazione ultimamente.
" Ha un lavoro?"
Annuisco. " Si, ha un lavoro come barista. E questo mi fa pensare che devo trovarmene uno anche io! Mia madre ha già detto che per il passeggino, la culla e tutto il resto mi darà le cose di Elsa, ma i pannolini e le pappe costano, e i soldi che porta a casa Andrea non credo che bastino. E poi non voglio vivere al secondo piano della villa dei miei per il resto della vita"
" Posso chiedere ai miei" dice Rita " Sai scrivere, servire ai tavoli e fare i conti. La vecchia cameriera che lavorava per loro si è licenziata per stare a casa coi figli, posso chiedere se puoi aiutarli tu con il ristorante"
Sgrano gli occhi. " Si, te ne sarei grata!"
" Non c'è problema, ma riuscirai tra lavoro e scuola a studiare?"
" Ce la posso fare"
*
Siamo tutti davanti all'enorme palazzo bianco, a una ventina di minuti a piedi da dove abitiamo noi. Sono alti ed Erika mi spiegano che loro sono al quarto piano ( di otto), ma c'è l'ascensore e non c'è bisogno di fare le scale.
" è bello da fuori" dico, anche guardando il giardino che lo circonda, con anche qualche gioco per bambini e alcuni alberi.
" Vieni"
Leo apre l'ingresso, dipinto di un rosa antico. Le scale da una parte e l'ascensore proprio davanti. Andiamo verso l'ascensore e saliamo.
" Benvenuta in casa nostra" dice mio fratello aprendomi la porta d'ingresso.
Io guardo meravigliata la grande stanza, la sala, con la portefinestre che danno sul terrazzo. Mi mostrano la cucina a vista, ma mi spiegano che vogliono chiuderla, anche se il tavolo è in sala, la camera da letto e due bagni. E poi la stanza degli ospiti.
" Volevamo un due locali ma mia nonna è riuscita a farci avere un trilocale, è leggermente piccola, ma per il momento va bene. E poi ci sono due bagni"
" è bellissima ragazzi" esclamo e vado verso il terrazzo, che gir intorno alla casa ed è veramente grande.
" Vogliamo fare la sala di un color pesa chiaro o un beige, dipende dalle tende e dal resto dei mobili" mi spiega Erika
" E il resto?"
" La cucina la mattoniamo, mentre la stanza degli ospiti la facciamo verde acqua e la nostra sulle tonalità dell'azzurro"
" Non vedo l'ora di venire a mangiare da voi!"
" Ci vorrà ancora un po' prima di arredarla completamente. La prima che faremo sarà la camera da letto, i bagni sono già fatti e non abbiamo soldi per cambiarli. E una volta finita la camera da letto la cucina, e poi ci trasferiamo"
" Quando iniziate?"
" Domani vengono a verniciare" mi spiega.
Esco sul terrazzo insieme a mio fratello e guardo il parco di sotto, e delle case in lontananza, leggermente più basse. Il cielo si sta scurendo e sta minacciando pioggia, è meglio se vado a casa a studiare e fare i compiti che ci hanno dato oggi.
ҲriQ

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Da quando ci sei te
Teen FictionCaterina è una ragazza con le idee chiare per il suo futuro. Cambierà tutto durante un'estate quando finalmente uscirà con il ragazzo che le piace...