Leggete lo spazio autrice alla fine del capitolo. È importante.
Cap.9Il mattino dopo mi svegliai da sola in un letto freddo e nuda.
Un velo di delusione e tristezza mi attraversò il viso.
Se ne era andato e io ero rimasta da sola,di nuovo.
Avvolsi le lenzuola attorno al mio corpo e presi la valigia.
Dovevo prendere un nuovo intimo e un nuovo completo da mettere per tornare a Londra. Non volevo pensare ad Harry tutto il tempo,così indossai il tutto e controllai di non aver lasciato niente nella stanza.
Non vedevo Gigi da quando era uscita ieri,e sapevo che voleva parlare con me di quello che era successo.
Non è che avevo paura e timore che si potesse arrabbiare,ma più che altro del fatto che mi avrebbe rinfracciato tutto quello che lei temeva.
Chiusi la porta alle mie spalle e trascinai la valigia fino al salone principale. La abbandonai per terra e andai in cucina.
"Buongiorno"mormorai. Lei mi rivolse un'occhiata e mi mise davanti un foglietto.
"Leggi. Io vado in salotto. Te lo avevo detto!"esclamò. Rabbrividii.
Era un piccolo post-it giallo. Lo aveva staccato dal frigo.
"Ciao Rose. Mi dispiace se non mi sono fatto trovate al tuo fianco stammattina,ma ti prego perdonami. Non era mia intenzione farti stare male.
Quello che abbiamo fatto ieri è stato uno sbaglio Rose. Io sono fidanzato.
Ti prego dimenticati di me. Probabilmente avrò già cambiato numero di telefono quanto stai leggendo questo.
Ti voglio bene Harry xx"
Delle piccole lacrime amare mi scivolarono sulle guancie quando lessi quel biglietto.
Lo accarticciai e lo buttai per terra,per poi abbandonare il mio corpo sulla sedia fredda. Come me.
Voleva che io lo dimenticassi,che io non possa più chiamarlo.
Posai le mie zeppe per terra e camminai verso Gigi con un bicchiere di succo in mano.
Lei mi guardò con uno sguardo distrutto e io la pregai mentalmente di non parlare dell'accaduto.
"Tra 10 minuti dobbiamo scendere. Ho chiamato un taxi che ci porterà all'aeroporto. Perciò se devi sistemare qualcosa fai adesso"mi avvisò. Io annuii e stetti ferma dove ero.
Ero distrutta fisicamente e sentimentalmente. Mi sentivo usata da lui. Mi aveva fatto cadere nella sua trappola,per poi lasciarmi da sola in un buco nero. Lo odiavo per quello che mi aveva fatto,ma sapevo che la colpa era la mia. Lo dovevo fermare prima che lui facesse quello che avevamo fatto.
"Sono passati 10 minuti. Meglio che scendiamo così ci facciamo trovare già pronte e arriviamo prima all'aeroporto"mi prese il polso Gigi. Io annuii senza proferire parola e presi la mia valigia.
Stavo lasciando l'America dove tutto era iniziato e finito in un solo giorno.
(...)
Tornare a Londra mi fece spuntare un sorriso sul mio volto. New York è così caotica che non puoi muoverti. È piena di ragazzi,negozi e grattacieli,ma preferisco la mia Londra lugubre e solitaria.
Cody era fermo davanti la macchina,mentre spostava il suo sguardo tra le diverse persone che passavano.
Quando Gigi lo vede iniziò a correre verso di lui,mentre io rimasi ferma davanti all'uscita dell'edificio.
"Rose! Vieni anche tu ad unirti per un abbraccio"mi urlò Cody. Io corsi verso di loro e li abbracciai.
Gigi è così fortunata ad avere un ragazzo. Dovrebbe tenerselo caro caro.
"Voi entrate in macchina. Io metto le borse nel portabagagli"ci avvisò. Io e Gigi annuimmo ed entrammo dentro.
"Allora Rose...come ti senti?"domandò. Io feci spallucce e sospirai.
"Una merda Gigi. Non potevo immaginare una scenata del genere da parte sua. Volevo solo stare con lui"mormorai. Lei mi passò una mano dietro la schiena e mi abbracciò.
"È un bastardo. Tu non pensarci più. Vedrai che tutto si aggiusterá"mi rassicurò. Io scossi la testa e mi feci sfuggire una lacrima.
"No! Lui non vuole più parlare con me. Non vuole più vedermi e io come una cretina devo subire tutto. Mi sento da schifo e sporca per quello che ho fatto"scoppiai in un pianto. Lei si spaventò per il mio tono di voce e sobbalzò.
"Non è colpa tua. Ti ricordo che Harry ha contribuito. Tesoro se adesso tu ti senti sporca non è per colpa tua. Tutti commettiamo degli sbagli"io annuii.
Aveva ragione. Era inutile addossarsi tutta la colpa.
Mi asciugai le lacrime con il dorso della mano e presi un lungo respiro.
Gigi mi sorrise e sospirò.
Finalmente la pace.Arrivammo a Oxford dopo tanto tempo,e mi era mancato vedere quella struttura.
Salutai Cody con un bacio sulla guancia e trascinai la mia valigia verso l'entrata.
"Bentornate"ci salutò il segretario. Io lo ringraziai e presi Gigi per un polso.
"Su andiamo. Voglio la pizza!"esclamai. Gigi si mise a ridere e insieme a lei corsi fino ad arrivare nella nostra stanza.
"Casa dolce casa"sospirai. Posai la valigia sul letto e la inizia a disfare. Volevo fare tutte le cose pesanti prima,e poi distendermi dopo.
"Mi era proprio mancata questa stanza " disse Gigi. Io Concordai e tirai fuori dalla tasca il telefono.
"Tieni. Chiama il fattorino della pizza " le porsi il telefono. Lei annuii e andò in cucina.
Si avevamo una cucina, ma eravamo troppo pigre per andare a comprare qualcosa da cucinare.
Gigi tornò nella stanza e mi diede il cellulare.
Non vedevo l'ora di andare a dormire e di iniziare un nuovo giorno.Spazio autrice.
Come potete vedere ho scritto un'altro capitolo. Probabilmente adesso siete arrabbiate con me perché ho fatto si che Harry terminasse ogni rapporto con le, ma ho promesso che questa storia finirà bene. E io mantengo sempre le promesse. Perciò non preoccupatevi!
Come sempre vi prego di lasciare qualche commento e di stellinare il capitolo. Se c'è qualcosa che non avete capito, scrivetemi e vi risponderò.
Vorrei ringraziare tutti i lettori che stanno seguendo la storia e quelli che commentano facendo i dolciosi.
Vi voglio bene.
Baci Anonymous♡
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<No Control 2> h.s
FanfictionEppure loro pensavano che niente e nessuno li avrebbe fatti allontanare. Ma si sbagliavano di grosso. Lei continuerà gli studi in Inghilterra e lui in America. Ma cosa succederà quando lei troverà il secondo biglietto per New York? Vorrà raggiunge...