Cap.24

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10 maggio.
Con il passare del tempo, finalmente era arrivato il giorno tanto atteso.
Il primo compleanno di mia figlia. Come poter festeggiare un evento del genere?
Avevo parlato con Harry il giorno prima, e li avevo chiesto gentilmente di venire a pranzare con noi in un piccolo ristorante che conoscevo.
Oggi, non sarei andata al college. Così, mi svegliai con calma e preparai una torta al cioccolato e panna.
Sinceramente, non sapevo bene cosa preferiva Ally, dato che non toccava mai un dolce, ma vedendo gli altri bambini mangiare cioccolata e panna in quantità andai a istinto.

Dopo che ebbi messo l'impasto nel forno, andai lentamente in camera di Ally e la presi in braccio.
Non stava domando, ma bensì stava giocando con Mr&Mrs Potatoes.

"Buon compleanno piccola Ally" sussurrai al suo orecchio.
Il rumore del campanello, mi fece distrarre, così controllando mia figlia per l'ultima volta scesi e andai in soggiorno.

Alla porta, trovai Harry con un'enorme sorriso e in mano un piccolo peluche con su scritto "Ally"

Lo feci entrare e presi la sua giacca, posandola sulla poltrona.

"Ally è di sopra. Se vuoi puoi andare".

Non se lo fece ripetere due volte, che era già salito in camera con il suo regalo tra le mani.
Io rimasi giù. Volevo lasciare un momento di intimità ad Harry con sua figlia, ma non potei fare altro che sorridere quando sentii un urlo di gioia e Harry che ridacchiava.
Li vidi scendere le scale e subito mi alzai dal divano avvicinandomi a Ally.

"Bhe, Ally è pronta, e sono le 12:30. Io direi di iniziare ad andare..."

"Certo, ti dispiace se tengo io in braccio Ally?"

"Ovvio che no" li sorrisi.
Lui lanciò un piccolo urletto e mi fece segno di seguirlo, cosa strana dato che mi trovavo a casa mia nel mio quartiere.

Raggiungemmo la mia macchina, e passai le chiavi ad Harry.
Più volte mi aveva chiesto di guidare il mio gioiellino.
Salii al posto del conducente prendendo Ally in braccio, e girai la testo verso Harry.

Come potrei non amare un ragazzo del genere?  Un ragazzo che nonostante tutto, continua a starmi vicino.
Ovviamente, anche se durante il primo periodo di vita, non è stato presente continuo a pensare che Harry fosse una brava persona.

"Il ristorante è da Carlo's. È affianco all'università" lo anticipai dopo aver visto un suo movimento.
Lo vidi girare il manubrio e mi concentrai su Ally.
Mi stava stringendo una mano, mentre con l'altra giocava con Mr. Potatoes.
Sembrava così spensierata, che per un momento avrei voluto essere lei.

Quando inquadrai da lontano il ristorante, iniziai a sistemare Ally aggiustando la sua T-Shirt che era diventata spiegazzata.
Successivamente slacciai la cintura di sicurezza, e scivolai fuori.

Vidi Harry avvicinarsi a noi, e per un momento pensavo volesse stare affianco a noi,invece prese con sé Ally ed entrò nel locale.
Era diventato freddo tutto ad un tratto, eppure non avevo fatto niente.

Rassegnata dal suo comportamento, entrai nel ristorante e salutai Carlo. La sua cucina è sempre stata ottima, e quando mi venivano strane voglie, essendo incinta, lui mi accontentava sempre.

"Carlo, hoc prenotato il tavolo. È sempre lo stesso?" Cercai di non urlare.

Qui il ristorante era sempre pieno, e non solo di universitari ma anche di comuni cittadini.

"Ovvio Rose" rise. Lo ringraziai e indicai ad Harry la strada.

Posizionai Ally su un seggiolino e io la affiancai da un lato, mentre Harry dall'altro ritrovandosi di fronte a me.

Ci guardammo per un momento in determinato. Il tempo sembrò fermarsi e tutto attorno a noi si fermò.
In quel momento c'eravamo solo io e Harry, e se Ally non avesse fatto cadere accidentalmente la forchetta per terra quel momento sarebbe durato più a lungo.

"Buongiorno, ragazzi. Avete già deciso cosa prendere?"

"Per me una carbonara, mentre per la bambina se puoi portarmi giusto un cucchiaino" le chiesi gentilmente.
Lei annuì.

"Mentre per lei?"

"Una pasta alla rabbiata, e da bere ci porti pure un vino bianco e dell'acqua naturale"

Scomparve successivamente, dopo aver scritto tutti gli ordini e il silenzio tornò.

"Sai, Harry. È strano tutto questo"

"Strano cosa?" Assunse un'espressione palesemente tranquilla.

"Il fatto che sembra che ci odiamo..."
Lui roteò gli occhi e poggiò i gomiti sul tavolo.

"Io non ti odio e tu non mi odi. Siamo solo in un momento di tensione e non vorrei rovinare il matrimonio che sarà tra 3 settimane, Rose."

Abbassai leggermente lo sguardo e guardai mia figlia con sguardo distrutto.

"I-io ho bisogno di sapere una cosa da te, Rose" continuò mantenendo il suo sguardo dritto su di me.

"Tu sei ancora innamorata di me?"

Spazio autrice
Ecco il capitolo . Se   volete pubblicizzare una vostra storia basta scrivermi   qui sotto ,sul mio profilo o per messaggio privato.  Come sempre vi chiedo di lasciare un commento e di stellinare il capitolo .
Baci Anonymous xx

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