Cap.20

1.5K 77 20
                                    

"Quindi che ne dici di questo?" Mi passò una foto di una bomboniera, Kendall.

Io ero altamente distratta, e quel pomeriggio non avevo fatto altro che pensare ad Harry.
Avevo sul serio bisogno di cambiare aria, ma questa situazione non me lo permetteva.
Kendall continuava a passarmi foto di bomboniere e di inviti, ma io non facevo altro che annuire.

"Vanno bene tutti, ma se vuoi un matrimonio tradizionale va bene il bianco o l'argentato" cercai di arrivare ad una soluzione.
Kendall annuì leggermente, e tirò fuori urlando una bomboniera facendoci sopra un segno.

"Grazie mille per l'aiuto, Rose. Che ne dici di venire a cena con noi oggi?"

"Bhe, devo mantenere Ally a casa. Non credo sia possibile oggi"
Mi spostai un capello dalla fronte, e lo sistemai dietro l'orecchio.

"Non c'è nessun problema. È ovvio che la puoi portare. Per noi non sarà sicuramente un problema"
Alla fine vinse lei.
Avevamo stabilito un orario e un posto di incontro.
Probabilmente, ricca come è, ci avrebbe sicuramente portate in un ristorante di lusso.
La cosa che più mi preoccupava, o meglio la persona, era Harry.
Sinceramente, nonostante mi avesse chiesto scusa, sapevo che da un lato lui mi odiava.
Il motivo lo sapeva lui, ma io me lo sentivo.
Mi alzai dal divano di casa, dove mi ero posata dopo essere uscita da casa di Kendall, e entrai in cucina.
Mary se ne era andata vedendomi, così io, prendendo Mary in braccio la portai nella sua stanza.
In questi giorni, sentii più volte mia figlia mormorare parole strane, sapevo che tra poco avrebbe detto la prima parola.
Speravo nella parola mamma , ma lei doveva decidere. E inoltre io non la volevo sforzare.

"Ally, che ne dici di andare a dormire così stasera rimanerai sveglia?"

E sapevo che stavo parlando da sola, in un certo senso, ma poco importava.

La poggiai delicatamente nel letto, e le tolsi i calzini antiscivolo. La prima cosa che le mettevo di mattina, erano i calzini.
Aveva la mania di saltellare e di camminare per tutte le stanza. E mi ricordai una volta, quando l'avevo lasciata con Mary. Arrivando a casa, vidi Mary preoccupata. E io già stavo pensando al peggio.
Le avevo domandato quello che era successo, e lei mi aveva detto che aveva perso Ally.
Io risi. Come poteva perdere una bambina in casa?
Alla fine l'avevo trovata sotto il mio letto, con una paperella in mano.
Da un punto di vista, era molto giocherellona, ma da un'altro punto ti faceva molto preoccupare.

Dopo aver cambiato la tutina, la lasciai dormire tranquillamente sul mio letto.
Preferiva dormire sul materasso di lattice ortopedico mio, che nel suo morbido.
Mi accomodai di fianco a lei, e tirai fuori da un cassetto i miei libri di studio.
Erano quasi passati 3 anni da quando iniziai, e il tempo era volato così velocemente che vivevo gli stessi momenti ogni giorno.
Iniziai a sottolineare il primo paragrafo iniziando a ripetere a bassa voce.
Mi spaventai leggermente, quando sentii qualcosa toccarmi. Togliendo il libro dalla mia visuale, notai la testa di Ally sul mio ginocchio.
La riportai nella posizione precedente, e tornai a studiare.
Anche se la voglia di chiudere i libri era troppa, decisi di fare una pausa.
Avevo voglia di caffè, mi avrebbe aiutato a studiare.
Il mio telefono prese a squillare.
Chi era a quest'ora? Pensai scocciata.
Mi avvicinai al telefono fisso, e alzai la cornetta.

"Pronto?"

"Rose, sono Harry..." Ci fu qualche secondo di silenzio "Kendall voleva sapere se per te andava bene venire con noi in macchina"

"Oh, si certo. Grazie"

"Non c'è di che. Allora, a dopo, no?"

"A dopo..."
Poi sentii un bip
Mi appoggiai delicatamente al muro, e poggiai le mani in faccia, chiudendo gli occhi.

<No Control 2> h.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora