Cap.10

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Leggete spazio autrice infondo.  È molto importante.
Cap.10
I giorni dopo il nostro arrivo passarono velocemente, e io mi preoccupato ogni giorno sempre di più.
Non volevo parlare con Gigi, l'avrei fatta preoccupare, ma il mio ciclo stava ritardando di 2 settimane, e non sapevo che fare.
Avevamo usato le precauzioni, o meglio lui, ma non sapevo quello che era successo dopo.
Mi alzai dal letto, era ormai notte profonda, e mi avvicinai a Gigi. Il suo respiro era leggero e soave, sapevo che stava dormendo.
Le scossi leggermente il braccio e le diedi un piccolo pizzicotto.
"Gigi, per favore" iniziai a sudare. Lei mugugnò qualcosa nel sonno e aprì gli occhi.  Mi guardò con le sopracciglia corrugate e due occhiaie profonde.
"Dio Rose...che succede?"mormorò.  Aveva ancora la voce impastata dal sonno, e mi dispiaceva averla svegliata, ma dovevo parlare con qualcuno.
"I-io credo di essere incinta..."mormorai.  Lei strabuzzò gli occhi. 
"Come mai pensi questo?  Non avevate usato delle precauzioni? "Domandò.  Io annuii.
"Ah giusto...si sarà rotto il preservativo.  Facciamo una cosa Rose, domani ci assentiamo dalle lezioni e andiamo a prendere il test.  Tu ora dormi e stai tranquilla " mi abbracciò.
"Non posso stare tranquilla.  Ho 20 anni e ho paura di poter avere un bambino senza nemmeno avvisare il padre!"sbottai.  Lei sospirò e chiuse gli occhi.
"Rose...stai tranquilla.  Si aggiusterá tutto" mi tranquillizzò.
Io annuii e tornai nel mio letto, poggiando una mano sulla mia pancia e facendomi scappare una lacrima dal mio occhi destro.
Sapevo di essere fottuta. In tutti i sensi.
(...)
Il mattino dopo, feci tutto con calma. Sapevo di non dover andare a lezione, così quando vidi che si erano fatte le nove e mezza del mattino, mi alzai dal letto. 
Gigi era di spalle verso l'armadio, mentre cercava qualcosa da mettere, e io non potei fare altro che ridacchiare.
Aveva così tanti vestiti, che la scelta era difficile per lei.
Andai in bagno e tirai fuori dal cassetto l'intimo, lo indossai e mi recai di nuovo nella stanza.
Tirai fuori dei Jeans e una camicetta da mettere dentro, e indossai il tutto aggiungendo ai piedi degli stivaletti neri con il tacco. Mi sistemai i capelli arricciandoli leggermente e misi po' di mascara.  Il trucco pesante mi faceva sembrare molto più vecchia di quanto io non lo sia, e mi piaceva sembrare una ragazzina all'apparenza.
"Possiamo andare " mormorai.  Avevo paura.  Non sapevo quello che sarebbe uscito da quel test, e la mia reazione. Non potevo parlare con nessuno oltre che con mia sorella e Gigi.
Presi la borsa e le chiavi della stanza, e scendemmo le scale.
L'ansia era a mille, e quando Gigi lo notò mi accarezzò una spalla.  Le regali un sorriso enorme e le strinsi per un millesimo di secondo la mano.
Salutammo la segretaria all'entrata e uscimmo.
Oxford era piccola, ma aveva molti negozietti carini che potevano servirci.
Ci avvicinammo alla farmacia e ci entrai con un po' di imbarazzo. 
"Quanti ne prendo? "Domandai.  Gigi che controllava dei burrocacai al cioccolato mi indicò 3 test.
Sospirai e mi feci coraggio. 
"3 testi di gravidanza " mormorai.  La signora dietro il bancone mi sorrise e mi porse i test. La ringraziai e la pagai.
Alla fine non era stato molto imbarazzante.
"Ho fatto!  Ora andiamo per favore " ero ansiosa. Se fossi stata incinta sarei rimasta felice, insomma il padre sarebbe stato una persona che amo, e se non lo fossi potrei rilasciare un sospiro.
Entrammo di nuovo dentro l'università e a passo svelto arrivammo in camera. Appoggiai tutto sul mio letto e corsi velocemente verso il  bagno.
Avevo in mano il primo test, e quando questo risultò positivo il mio cuore perse un battito. 
"Gigi!"urlai.  Sentii dei passi correre verso di me.
"Allora?"mi guardò aspettando una risposta. Io abbassai lo sguardo e mi feci sfuggire una lacrima.
"Positivo. Gli altri li faccio dopo, si?"domandai.  Lei si appoggiò contro il muro e annuì.
Io sospirai iniziai a piangere. 
Volevo essere forte per lui, o per una lei. Non volevo piangere. Avere un bambino dovrà essere una situazione meravigliosa.  Poter tenere in mano un fagottino con le mani piccole che stringono il tuo dito quando cerchi di giocare. 
Vorrei che mio figlio nasca con un padre, non che nasca sentendosi dire che suo padre era un supereroe. 
Gigi si avvicinò a me e mi abbracciò di slancio.  Piansi sulla sua spalla per minuti o ore. 
"Ci saremo io e Cody che ti aiuteremo, conta sul nostro aiuto. Ok?"domandò. Anche lei si stava asciugando una piccola lacrima.  Da quel piccolo gesto, capii che lei ci teneva a me, e non potei fare altro che ringraziarla.
"Su, dai. Andiamo a chiamare cinese!"esclamò.  Io passai le mie mani sotto gli occhi e sorrisi.
"Va bene " sospirai.  Sapevo che potevo contare sul suo aiuto però non era Gigi quella quella volevo al mio fianco.  Ma lui. Harry.

Spazio autrice.
Ciao ragazze.  Ecco il capitolo 10.
Spero vi piaccia.  Ho già programmato tutta la mia storia in mente e per piacere di molte persone finirà bene.
Allora...Rose è incinta e non può contattare quella testa di rapa di Harry.  Lui non saprà niente dell'arrivo di quella piccola creatura.
Nei prossimi capitoli troverete scene che si collegano al/la nuovo/a arrivato/a.
Intanto potreste scrivermi alcuni nomi per dei bambini, sia maschili che femminili. Scriverò nella storia il più originale dedicando il capitolo a chi me lo ha consigliato.
Baci Anonymous xx

<No Control 2> h.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora