Uno

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Il trailer è nei media, guardatelo, per favore! Vi aiuterà a capire la storia! Buona lettura! Ci sentiamo a fine capitolo ;).


A volte, la discesa verso l'inferno comincia senza rendersene conto, fino a che non è troppo tardi.

Troppo tardi per tornare indietro, per cambiare le cose, per salvare qualcosa di ciò ch'è rimasto.

O almeno, la nostra è iniziata così.


Dovrebbe smetterla, del tutto. Dovrebbe smetterla di volersi così male, di annullarsi, di perdersi nel buio per non uscirne più. Dovrebbe cercare un modo per cambiare quella situazione che ormai dura da quasi due anni e che non lo lascia mai in pace, che lo prosciuga di tutto quel che ha e lo rende debole, vulnerabile su ogni fronte. Dovrebbe smetterla sul serio.

Eppure eccolo lì di nuovo, a ferirsi, a cancellare ogni traccia di sé, con quei pochi gesti che ormai sono diventati un'abitudine da cui non riesce a sottrarsi. Perché lui, la forza di reagire, non l'ha mai avuta. Non è mai stato quello forte, lui. Non è mai riuscito a contrastare tutto quel che gli è arrivato addosso e che lo ha abbattuto in un istante.

Sospira. Poi è un attimo, e tutto sfuma, tutto scompare attorno e dentro di lui. Non c'è niente, solo buio, nero e silenzio. C'è pace. Pace da tutti quei ricordi che feriscono come lame, che gli mozzano il respiro ogni volta che tornano alla luce. Feriscono, distruggono quel poco che è rimasto, lasciando solo polvere su un cuore che batte a stento e che non è forte abbastanza per sopportare tutto.

Chiude gli occhi e lascia che quel senso di strana tranquillità si impossessi di lui, inibendo la percezione di tutto quello che gli sta succedendo attorno. La musica gli arriva ovattata a causa dalle pareti insonorizzate della stanza; le risate dei ragazzi davanti a lui sembrano semplici bisbigli, lontani e quasi inudibili.

Apre gli occhi, lentamente, e tutto è sfocato, incomprensibile. Sorride, senza un motivo ben preciso. Sorride, perché finalmente tutta quella confusione dentro di lui non c'è più, è sparita. E anche se sa che quella sensazione di benessere non durerà a lungo, gli va bene così.

Si alza dalla sedia e subito la testa inizia a girare e le gambe a tremare un po'. Tutti effetti che gli mostrano bene quanto stia sbagliando e quanto lentamente si stia rovinando con le sue stesse mani. Si sta rovinando con l'unica cosa che riesce a farlo stare bene, anche solo per poco. Ma non gliene frega niente, a lui.

Lui, che non ha più niente da perdere.

Avanza a passo incerto, con la mano sul muro per darsi un minimo di equilibrio. Esce dalla stanza e la musica martellante lo stordisce, più di quanto già lui non sia. Cammina piano, la testa troppo leggera che gira sempre più velocemente e che lo manda sempre più in confusione. Non capisce niente, e nonostante tutto gli va bene così.

Persino quando Luke - il suo migliore amico - gli si para davanti, va bene per lui.

«Cazzo Calum, ancora?! Quando la finirai di farti così male?» gli chiede il biondo; la voce alta per cercare di sovrastare il volume della musica, gli occhi azzurri lucidi e preoccupati da morire per l'altro.

Calum ride forte, ma non risponde. È completamente intontito, e non ha alcuna intenzione di uscire da quella pace che finalmente dopo giorni è riuscito a raggiungere ancora una volta. Ne ha bisogno, più dell'aria, più di qualsiasi altra cosa necessaria per sopravvivere. Perché per lui, alla fine, basta solo non provare dolore. E quello è il solo modo che conosce che funziona davvero.

Burn with you || c.hDove le storie prendono vita. Scoprilo ora