Pov Mateusz
Il sole che era entrato nella camera mi fece aprire gli occhi. La testa mi sta girando e come al solito non mi ricordo nulla della serata.
Dai capelli bagnati presumo che ieri David abbia cercato di svegliarmi, infatti porto il suo completo da calcio.
Anche se vedo ancora offuscato cerco di aprire gli occhi e scopro di essere nel letto di Davide.
Lui è seduto davanti alla scrivania, starà giocando sul computer.
Mi stiracchio un po' e, ancora con la voce impastata dal sonno e con l'odore di alcol nella gola, pronuncio
<Buongiorno>
<Buongiorno>
Mi rispose lui avvicinandosi con la sedia al letto.
<Dormito bene?>
Mi chiese sorridendomi
<Si, che è successo ieri?>
Davide inizió a ridere
<Ieri l'hai combinata proprio grossa>
No, non di nuovo, chissà che avró rotto o chi menato
<Hai vomitato sulle scarpe de una>
Continuó David.
Per fortuna nulla di grave
<Ma chi era questa?>
<Non lo so, una che stava la in fila all'Heaven>
<Raccontame tutto>
David inizió a raccontare, mi parló di Sofia e di come gli avevo rovinato le scarpe e la serata. Mi sento in colpa, chissà quanto abbia pagato quelle scarpe e io ci ho vomitato sopra.
Non so come faccia ma mi è riuscito a leggere nella mente, infatti mi dice
<Stai tranquillo, ho il suo numero, così ora la chiami e gli chiedi scusa>
<Grazie, Grazie, grazie>
Dissi riempiendolo di baci, naturalmente sulla guancia.
<Si,Si, ora peró levate>
Disse spostandomi. Prese il telefonop dalla scrivania e me lo porse
<L'ho memorizzato come Sofia. Se vuoi chiama con il tuo, ora vado a cercare su internet qualcosa da fare oggi per il video>
E dicendo questo si allontanó e tornó nella sua posizione iniziale.
Io intanto mi misi seduto sul letto anche se la testa continuava a girare, presi il telefono mio e di Davide
Era l'una.
<Pranzo al mc?>
Dissi mentre cercavo di copiare il numero sul mio telefono, stando attento a non sbagliare.
<Ok, ci sto>
Mi rispose lui continuando a stare sul computer
Avviai la telefonata.
Uno squillo
Due squilli
Tre squilli
<Pronto?>
Mi disse una voce leggera
<Salve, Sono Mateusz, il ragazzo che ti ha vomitato addosso ieri sera, sei Sofia>
<Si, sono io. Ciao Mateusz>
<Ciao, scusami per ieri sera, avevo bevuto troppo vino prima di entrare>
<Dai non fa niente, capita>
<Mi dispiace per le scarpe, Davide mi ha raccontato tutto, te le ricompro>
<No, no, tranquillo. Odio le scarpe quindi mi hai fatto un favore>
<No, sul serio, te le voglio ricomprare, so quanto voi donne adorate le scarpe>
Lei inizió a ridere, che risata carina
<Posso assicurarti che non sono quel genere di donna>
<Ah no?! ......Sei un trans?>
Inizió a ridere
<NOOOOOOO!!!! È che io odio le scarpe con il tacco e i vestiti, se fosse per me ieri sarei venuta in jeans e scarpe da ginnastica e ti posso assicurare che se mi vomitavi su quelle, ti avrei letteralmente ucciso>
Aveva un buon senso dell'umorismo, era anche simpatica
<Fatto sta che mi dispiace e voglio farmi perdonare. Le scarpe non le vuoi, che ne dici di un pranzo insieme?>
<Ok, ci sto, dove andiamo di bello?>
Pensai: Mc, troppo classico, Burger king, non ne vado pazzo, ristorante un po' eccessivo.
Poi guardai David:
Giapponese
<Ti piace il giapponese?>
Dissi sorridendo vedendo Davide girarsi di colpo
<Si>
<E allora vada per il giapponese, dove abiti? Così scegliamo un posto vicino per tutti e due>
<Abito sulla Tiburtina, vicino alla stazione>
Cazzo era distante da qui, pensai....
<Conosci Cento celle?>
<Siii>
<E Cinecittà 2?>
<Certo>
<Ci sapresti arrivare?>
<Si>
<Ok, perfetto, allora ci vediamo a Cinecittà 2, all'entrata del parcheggio, domani?>
<Ok, a che ora?>
Guardai l'orologio della Roma che aveva in camera Davide. Segnava l'una e mezza
<Alla stessa ora di adesso>
Dissi. La sua risposta tardó un po' ad arrivare, sicuramente stava controllando l'ora
<L'una e mezza?>
Chiese
<Si, se per te non è un problema>
<No, no. Ci vediamo allora domani all'una e mezza a Cinecittà 2>
<Perfetto, a domani, e scusa ancora>
<Sta tranquillo, non fa niente. A domani>
E dicendo questo riattaccó
David mi guardava
<Domani andiamo a mangiare sushi>
Dissi alzandomi dal letto e andando verso la porta della camera, mi dovevo cambiare
<Siiiii>
Sentì urlare dalla camera mentre mi dirigevo in bagno.
David ne va pazzo di sushi e mentre mangia io posso provarci con pure questa ragazza
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Potevi avere chiunque ma tu hai scelto me
RandomGli dissi mentre mi accarezzava la testa Lui mi diede un bacio sulla fronte Mi disse abbracciandomi. Eravamo ancora sdraiati nel letto io con la testa sul suo cuore.