Parte 19

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<Dobbiamo parlare e visto che non riusciamo mai a vederci da soli te lo devo dire qui al telefono>
Dissi a Mateusz che si trovava dall'altro lato della cornetta.
<Che succede?>
Mi chiese lui
<Ho riflettuto su quello che è successo al cinema, la scorsa settimana. Ho sbagliato ad essere così gelosa e ad essere sembrata antipatica ma dopo quello che mi hai detto, ho visto Alice con altri occhi>
<Finalmente hai capito di aver esagerato>
Disse lui
<Si. Io non sono così gelosa e per dimostrartelo ti lascio libero>
<MI STAI LASCIANDO?>
Mi dice urlando
<No. "Ti lascio libero" significa che puoi fare come vuoi. Se vuoi uscire con una ragazza puoi. Se vuoi andare in discoteca puoi. Puoi fare tutto quello che vuoi senza che io ti dia il permesso ma se scopro che ti sei baciato con un altra o hai fatto sesso con un altra, la nostra relazione finisce subito>
Dissi guardando l'orario. Erano le 18 e mi dovevo preparare
<Mi piace come cosa>
Disse lui
<Questa cosa peró è a doppio senso. Io mi fido di te e tu ti fidi di me>
Qualche minuto di silenzio
<Come mai questa scelta?>
Mi chiese
<Ho sempre odiato quelle ragazze che impediscono ai loro fidanzati di andare in discoteca. La vita è una e bisogna viverla. Voglio avere un ragazzo di cui fidarmi, non uno che mi segue come un barboncino>
Dissi alzandomi dalla sedia e cercando l'abito perfetto
<Ora che mi hai detto ció spero che non sia un problema se stasera vado ad una festa>
Mi disse lui sottovoce
<Vai, tranquillo>
Dissi io
<Ci sarà pure Alice>
Sofia non sei gelosa
<Divertiti allora>
Dissi sorridendo
<Approposito, anche io vado ad una festa. Ho il diciottesimo di Veronica e dormiró da lei>
<Divertiti allora>
Disse lui
<Anche tu. Ci sentiamo domani>
E dicendo questo riattaccai.
Passai un oretta a scegliere il vestito e a truccarmi. Scarpe con il tacco ed ero pronta. Mi guardavo allo specchio. Una delle poche volte che mi sentivo bene con me stessa.
Il compleanno si sarebbe svolto a casa sua. Era una festa semplice con alcool, musica, amici e Wii.
Arrivai sotto casa di Vero prima dell'inizio della festa. Io e Giorgia, una nostra amica, gli avevamo promesso che l'avremmo aiutata con i preparativi.
<Tanti auguri>
Dissi andandola ad abbracciare davanti alla porta. Come al solito era ancora in pigiama, con le sue babbucce calde.
<Grazie>
Disse lei contenta abbracciandomi.
Posai il giacchetto sull'appendi abiti e mi diressi in salone dove trovai già Giorgia che apparecchiava la tavola
<Ciao Gio>
Dissi andandola ad abbracciare.
<Ciao Sofi. Sei bellissima>
Disse lei abbracciandomi a sua volta.
<Anche tu>
Dissi staccandomi.
Iniziammo a sistemare le bottiglie sui tavoli con gli antipasti i e la pizza.
Le decorazioni erano tutte pronte. La musica c'era. Era tutto perfetto. Veronica era pronta, anche dopo le continue polemiche sul rimanere in pigiama, mancavano solo gli invitati.
Driiiin
<Sono loro>
Disse Veronica saltellando andando verso il citofono. Gli mancava il suo ragazzo.
Io e Giorgia ci guardammo ed iniziammo a ridere.
Iacopo arrivó e andó ad abbracciare Veronica. Erano davvero una bella coppia.
<Ciao>
Dissi a Iacopo andandolo a salutare
<Ciao>
Mi rispose lui
<Ciao>
Dissi a Francesco vedendolo entrare dalla porta
<Ciao>
Mi rispose lui
<Tundra è a parcheggiare>
Disse Iacopo a Veronica
<Tu... Tu... Tu... Tundra?>
Chiesi io a bocca aperta. Non potevo crederci che aveva invitato anche lui. Tundra era il mio ex. Siamo stati insieme 4 mesi, 4 mesi meravigliosi, eravamo perfetti ma purtroppo ci siamo dovuti lasciare. Dico ci siamo perchè nessuno di noi avrebbe voluto farlo ma non volevo obbligarlo a stare con me anche se sarei andata a vivere a Madrid per tre mesi. Volevo essere libera e non volevo farlo star male.
Appena lo vidi varcare la soglia di casa corsi ad abbracciarlo. Mi era mancato.
<Ei>
Disse lui abbracciandomi indietreggiando di qualche passo appena gli saltai addosso.
<Ciao>
Dissi contenta di rivederlo dopo 6 mesi
<Sei bellissima>
Disse lui staccandosi e facendomi fare una piroetta.
<Grazie. Anche tu>
Dissi sorridendo
<E i miei occhi? Li trovi ancora bellissimi?>
Disse Prendendomi in giro. Il primo giorno che ci eravamo conosciuti gli dissi che aveva degli occhi bellissimi. Vado pazza per gli occhi azzurri ma i suoi sono di un azzurro ghiaccio. Stupendi
<Sono i più belli di tutti>
Dissi sorridendo.
Ci guardammo e iniziammo a ridere.

Il resto della serata lo passammo a ballare su Just Dance, a bere e a parlare.
Io e Tundra eravamo sempre più vicini. Mi era mancato. Mi erano mancati i suoi abbracci. Mi erano mancate le nostre risate insieme. Il suo modo di coccolarmi.
Era l'1:30 e tutti erano devastati. Veronica e Iacopo si sono buttati nel letto. Celeste e Francesco erano sul divano a dormire e Giorgia con Daniele, un altro nostro amico, stavano nel divano in corridoio. Io e Tundra eravamo nel divano abbracciati, sotto una copertina a parlare
<Mi sei mancata tantissimo>
Mi disse lui continuando ad accarezzarmi la testa mentre io ero pogiata con la testa sul suo petto. Potevo sentire il suo cuore battere
<Anche tu>
Dissi giocando con il telefono
<Non è vero. Ho saputo che ti sei fidanzata>
Mi staccai dal telefono e lo guardai
<Già>
Dissi sbloccando il cellulare
<È lui?>
Chiese Tundra guardando una foto presa da Istangram di Mateusz
<Si. Si chiama Mateusz, è due anni più grande di me>
Lui mi prese il telefono dalle mani
<Ma non ha gli occhi azzurri? Che fine ha fatto la tua passione per i ragazzi con gli occhi azzurri?>
Chiese sorridendo. Lui mi conosceva benissimo. Mi misi vicino a lui a guardare la foto
<Hai ragione. Non ha gli occhi azzurri, non ascolta il rock, né tutti gli altri generi musicali che piacciono a me, è dell'Inter e non è neanche un ragazzo che ama le coccole. Tutto l'opposto di me. Non so cosa ci ho trovato in lui e non so neanche se posso fidarmi di lui>
Lo guardai. I suoi occhi mi ipnotizzavano
<Ora stiamo insieme poi chi lo sa>
Dissi sorridendo a Tundra. Lui mi diede un bacio a stampo.
Mi erano mancate le sue labbra morbide.
L'alcol stava iniziando a fare effetto e senza capire cosa stavo facendo assecondai il suo bacio che non era più a stampo.
Mi staccai
<Buonanotte>
Dissi poi sdraiandomi di nuovo sul suo petto e chiudendo gli occhi, con un sorriso sulle labbra.

Il mattino dopo mi svegliai con un forte mal di testa. Non mi ricordo nulla di ieri sera. Mi ritrovo sul divano di Vero con una semplice copertina.
Ti prego, dimmi che non l'ho fatto.
Alzo la mia copertina e scopro che per fortuna ho ancora il vestito. Ho anche il mio intimo addosso.
Mi alzo a fatica e vado in cucina, dove trovo tutti seduti al tavolo a fare colazione. Dalle loro facce capisco che siamo tutti devastati.
<Buongiorno>
Mi dicono in coro
<Buongiorno a voi>
Dico toccandomi la testa
<Buongiorno>
Mi dice Tundra abbracciandomi e dandomi un bacio sulla guancia
<Succo?>
Chiede lui aprendo il frigo e prendendomi del succo all'arancia. Mi conosce meglio di chiunque altro
<Dormito bene?>
Chiede mettendomi il succo in una tazza mentre io mi siedo
<Non lo so. Non mi ricordo, mi sa che ho esagerato con l'alcol ieri sera>
Dico continuando a massaggiarmi la testa
<Già>
Mi dice lui dandomi il succo, gli altri escono e vanno a prepararsi mentre io e Tundra rimaniamo a fare colazione
<Devo dirti una cosa>
Disse chiudendo la porta, accertando che non ci senta nessuno
<Ieri sera abbiamo dormito insieme sul divano>
Dice sedendosi accanto a me
<Ah si, ma non abbiamo fatto niente presumo, mi sono svegliata con tutti i vestiti addosso>
Chiesi
<No, non abbiamo fatto niente>
Disse lui guardandomi
<Ci siamo solo baciati>
Continuó
<COSA?????????!!!!!!!!!>
Dissi urlando, sputando il succo. Lui si
alzó e andó a prendere dei fazzoletti per rimediare al casino che avevo fatto. Ci voleva qualcosa in più di dei fazzoletti.
<No. No. No. No. No. No. No. No.>
Dissi alzandomi e vagando per la cucina. Non potevo averlo fatto. Ero la prima che non mi fidavo di Mateusz e poi lo tradisco. Maledetto alcol.
<Stai tranquilla. Se per te quel bacio non significa niente, non significa niente neanche per me>
Disse abbracciandomi. Mi staccai
<Il fatto è che sono una falsa. Non ho fatto altro che essere gelosa di Mateusz perchè è amico di una sua ex e io mi bacio il mio. Che ragazza sono?!?!?>
Dissi sbattendo la testa sul tavolo. Lui mi accarezzó il dorso della mano
<Eravamo tutti e due ubriachi. Quel bacio non significa nulla>
Non gli risposi. Ero incazzata con me stessa. Ma adoravo il fatto che cercasse di essermi vicino.
<Meglio che esco. Appena hai finito preparati, ti porto a casa>
Mi disse accarezzandomi la testa e uscendo. Rimasi ancora qualche minuto in cucina a piangere, mi alzai e dopo essermi preparata salutai tutti. Tundra mi accompagnó davanti casa e solamente davanti al cancello parlammo
<Non pensiamo a quello che è successo. Il prossimo sabato vorremmo andare a vedere Maze runner, tutti quanti insieme, tu verresti?>
Mi chiese mentre prendevo le chiavi di casa
<Non lo so>
Lui mi prese e mi abbracció.
<È stato un errore. Non fare che questo errore rovini un'amicizia>
Mi disse abbracciandomi e dandomi un bacio sulla guancia.
Mi staccai da lui. Lo guardai e sorrisi. Aveva ragione. Ero innamorata degli occhi azzurri. I suoi.
<Podarsi>
Dissi aprendo il cancello e dirigendomi verso la porta.
Era stato davvero un errore?

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