La giornata continuó senza problemi.
Dopo pranzo decidemmo di vederci un film tutti insieme.
I ragazzi non sopportavano il fatto che ne io ne David avevamo mai visto il Signore degli anelli. A me non piaceva, era noioso, meglio Harry Potter.
<Ti piace?>
Chiese Meteusz continuando ad accarezzarmi la testa. Ero distesa sopra le sue gambe, con la copertina di pail a coprirmi il corpo
<No>
Dissi schietta continuando a guardare lo schermo.
<Come fa a non piacerti? È bellissimo>
<Mah, a me mi sta facendo venire sonno>
<No, non puoi addormentarti. Se ti vedo chiudere gli occhi ti pizzico così ti svegli>Purtroppo mi dovetti subire tutti i film del Signore degli anelli, non potevo neanche addormentarmi che ogni volta che chiudevo gli occhi mi sentivo pizzicare da Mateusz. Per fortuna la torturà finì e io e le ragazze tornammo in cucina a preparare la cena mentre i ragazzi si divertivano a creare un nuovo fuoco d'artificio unendo tutta la polvere da sparo dei miniciccioli.
Già mi sentivo che a causa loro saremmo tutti saltati in aria.
Cenammo con lasagna al sugo, vitello tonnato, patate e insalata.
Dopo la cena non potevano mancare la tombola e i soliti giochi natalizi con le carte.
Il fortunato fu Marco che riuscì a vincere tutti i soldi.
<Vado a prendere il maglione, sto iniziando a sentire freddo>
Dissi dirigendomi verso le camere
<Vengo anch'io>
Disse Mateusz seguendomi. Appena ci allontanammo dal salone Mateusz mi prese la mano e, facendomi girare verso di lui, mi bació. Le sue labbra sapevano di birra. La mia lingua si incroció con la sua ma senza esagerare. Il bació duró un bel po'. Mi era mancato baciarlo con passione.
Mi staccai da lui.
<Andiamo in camera>
Dissi prendendogli la mano e andando verso la nostra camera, avremmo dormito insieme.
Andai verso l'armadietto sopra alla cassettiera e lo aprì per prendere il maglione.
<Aaaaaaaahhhhhhh>
Disse Mateusz dietro di me. Mi girai e lo trovai che si stava tenendo la testa con la mano.
<Oddio, scusa non avevo visto che stavi aprendo il cassetto>
Dissi andando verso di lui e togliendogli la mano dalla testa.
<Oddio, stai sanguinando, scusa. Andiamo in cucina che ti prendo il ghiaccio>
Dissi prendendogli la mano e portandolo in cucina.
<Ghiaccio, serve ghiaccio>
Dissi urlando andando in cucina con Mateusz dietro di me.
Presi una busta di ghiaccio e la ricoprì con dello scotex per non fargli sentire troppo il freddo.
<Che è successo?>
Chiese Maria affacciandosi in cucina
<Mateusz ha sbattuto contro uno sportello del'armadio e ora gli è uscito il sangue>
Dissi mettendo il ghiaccio sulla fronte di Mateusz
<Aaahhh, è ghiacciato>
Disse Mateusz appena posizionai il ghiaccio sulla sua fronte
<Altrimenti non si chiamerebbe ghiaccio, genio>Quando tornammo in salone tutti iniziarono a farci domande sull'accaduto e noi dovemmo raccontare cosa era successo.
La mezza notte si stava avvicinando ma eravamo già tutti stanchi. Per svegliarci incominciammo a bere.
Pessima idea.
I ragazzi iniziarono a fare gli stupidi ballando, anzi distruggendo il salone.
Ci ritrovammo con cuscini, coperte, pezzi del divano in giro per casa.La mezzanotte arrivó e con essa anche l'anno nuovo.
I ragazzi iniziarono a far esplodere i loro fuochi d'artificio mentre noi ragazze rimanemmo a guardare i fuochi d'artificio.
Mi piace guardare i fuochi, sentire i botti, i colori.
Venni distratta dai miei pensieri quando sentì due braccia abbracciarmi da dietro. Non mi girai perché sapevo già chi era.
<Buon anno>
Mi disse all'orecchio.
Mi girai a guardarlo e lo baciai. Adesso l'odore di birra era mischiato a quello di vino e si sentiva più forte di prima. Stava iniziando a bere troppo.
Mi staccai velocemente. Mi dava fastidio quell'odore.Rientrammo in casa e i ragazzi continuarono a bere.
Dopo qualche minuto erano già tutti ubriachi. C'era qualcuno buttato per terra a dormire, qualcuno buttato sopra Darril, Mateusz era buttato sopra le mie gambe
<Guarda che bello il mio gatto>
Disse accarezzandosi la gamba
<Non c'è nessun gatto, quella è la tua gamba>
Dissi toccandomi la testa. Mi girava tantissimo, avevo sonno e quel cretino stava iniziando a dire cose a caso. Non è per niente buona come cosa.
Mateusz inizió a ridere come un pazzo. Poi si fermó di botto.
<Devo vomitare>
Disse
<Noooo, non qui>
Dissi alzandomi e cercandolo di farlo alzare dal divano.
<Voglio le coccole>
Disse buttandosi per terra
<Non ora, andiamo in bagno>
Dissi prendendolo per un braccio. Non si voleva alzare e per me è troppo pesante così decisi di trascinarlo verso il bagno
<Mi vuoi bene?>
Mi chiese mentre continuavo a trascinarlo.
<No, se non ti alzi>
<Ma io te ne voglio tanto>
Disse piangendo. Questo non era Mateusz.
<Mi ami?>
Mi chiese.
Non risposi. Lo amavo?
<Perchè non rispondi? Io ti ho detto che ti amo e tu non mi rispondi? Sei una stronza, non voglio più vederti>
Disse alzandosi e andandosene. Io lo seguì
<Matè, dove vai?>
Dissi seguendo. Lui andandó verso la porta e senza neanche prendere la giacca uscì.
Faceva freddo ma non avevo tempo di prendere la giacca, quello sarebbe scappato, così uscì anch'io con un semplice maglioncino. Se mi fossi presa la febbre sarebbe stato solo per colpa sua.
Lo trovai fermo fuori a guardare il vuoto
<Fa freddo>
Disse. Mi avvicinai a lui e gli misi una mano sulla spalla
<Rientra...>
Non finì la frase che lo vidi vomitare.
Per fortuna questa volta non sopra le mie scarpe.
Appena finì tornammo dentro.
<Devo dirti una cosa>
Disse mentre stavamo andando in bagno
<Che c'è?>
Dissi scocciata, ero stanca, volevo dormire
<Ogni venerdì e sabato vado in discoteca a ballare e non te l'ho mai detto>
Mi disse
<Puoi fare come vuoi basta che non ti baci nessuno>
Dissi aprendo la porta del bagno
<Non lo so, perchè bevo sempre tanto e non mi ricordo mai quello che faccio>
E dicendo questo rivomitó e questa volta nel gabinetto.
Passai la serata in bagno a tenere la testa a Mateusz che continuava a vomitare.
Era vero quello che mi aveva detto?
Volevo stare con un ragazzo che non si ricorda quello che fa il sabato sera?
E se si fosse baciato una e non se lo ricorda?
E se si fosse portato a letto una?
Posso fidarmi di lui?
Tutte domande che avevo in testa a cui non sapevo dare una risposta.
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Potevi avere chiunque ma tu hai scelto me
AcakGli dissi mentre mi accarezzava la testa Lui mi diede un bacio sulla fronte Mi disse abbracciandomi. Eravamo ancora sdraiati nel letto io con la testa sul suo cuore.