Tra il sogno e la realtà

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-sogno-
Ero di nuovo lì quella radura che mi faceva venire i brividi, ma non era la solita. Notai che c'era più luce ed io ero più sicura di me. Mi sentivo pervadere da miliardi di sensazioni. Anche se ero più sicura incominciai a correre non so perché, ma per le mie gambe era la cosa giusta da fare. Mentre correvo mi guardavo intorno sperando che qualcosa accadesse, qualsiasi cosa e fu infatti quella sagoma. Quella sagoma che l'altra sera non riuscivo a vedere ora era davanti a me. Sembrava una persona, come al solito gli porsi la mano e mi tirai su. A questo punto di solito il sogno si blocca, quindi chiusi gli occhi e aspettavo di tornare nella realtà, ma non fu così la sagoma si avvicinò a me fino a toccarci con i busti, poi il viso si avvicinò a me e la sagoma mi sussurrò- Bene ti ho trovata principessa!-

-fine sogno-

Feci uno scatto dal letto per alzarmi. Chi era quella sagoma?perché mi ha chiamata principessa? Non capivo. Presi la testa tra le mani e mi iniziai a tirare i capelli. Mi sedetti sul letto e guardai l'orario, erano le 6:30 era inutile rimettermi a dormire. Quindi mi alzai per andarmi a fare una dolce calda che di solito mi levava i brutti pensieri dalla mente. Dopo fatta la doccia ricontrollai l'orario ed erano le 7:00 precise. Presi la biancheria e mi fondai sull'armadio. Oggi volevo fare più veloce di Ares così nessuno mi sarebbe venuto a dare fastidio. Scesi giù per fare colazione e Ares era già lì, peró questa volta c'era tutto il tempo per fare colazione. Presi con calma il mio zaino e andammo a scuola. Non tanto distante da casa mia trovai una faccia riconosciuta. Camminai al fianco di Ares e come sospettavo erano Francesco e i suoi amici. Io e Ares passammo al loro lato senza dare nell'occhio, ma sembrava non funzionare. Mi sentii stringere la mano e io mi voltai di scatto. Era Francesco che portandomi a se mi disse sussurrando- Eccoti principessa!- rimasi un po' perplessa come se questo momento lo avessi già vissuto. Mi scrollai dalle braccia di Francesco e feci una corsa per raggiungere Ares che nel frattempo continuò a camminare.
Arrivammo a scuola e le lezioni iniziarono.

Francesco's pov
Era così carina! Non potevo fare a meno di seguirla, ma lei sembrava come evitarlo. Cos'è che non andava?! Facevo così con tutte e funzionava, ma lei sembrava immune alla mia persona. Forse dovevo fargli vedere chi sono davvero. Si voglio farlo. La seguii fino alla sua scuola. Aspettai la fine delle lezioni per colpire. La vidi uscire era bellissima. Quei capelli ricci biondi che svolazzavano al vento e quel sorriso luminoso e... Basta ora! Devo reagire! Vado da lei mentre era girata. La presi da una mano e la tirai a me. La guardai con sguardo dolce e prima che mi scappasse di nuovo me presi la mano e la tirai verso la mia moto. Lei mi disse turbata -Cosa vuoi da me? Ti ho già detto scusa. Che devo fare ancora- La fissai negli occhi e l'appoggiai alla mia moto e le dissi sussurrando -Io non voglio qualcosa da te io voglio te-

La terapia dei sogni! /Francesco Viti/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora