La nostra Los Angeles

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Michela's pov
Era così difficile tenere a sicuro le cose che ami di più? Basta non ci volevo più pensare. Ora eravamo tutti al sicuro nessuno sapeva dove andavamo tranne il resto del gruppo di Fra. Era già notte quando mi svegliai dall'effetto della musica, era come una droga. Sbirciai fuori dal finestrino, un miscuglio di colori... Vedevo solo quello. Luci colorate ovunque che diventavano sempre più grandi fino a diventare grattacieli altissimi. Le cose si ingrandivano sempre di più. Io ero attaccata a quel finestrino a fissare la nona meraviglia che il mondo mi offriva. Poi sentii un lieve respiro dietro al mio orecchio, non mi girai non ce la facevo.-Bello, eh?- mi limitai ad annuire. Poi mi sentii un bacio del collo che mi ha fatto subito girare la testa verso di lui, l'ottava meraviglia. Gli sorrisi e lui contribuì. Era magico quel sorriso. Perché? Beh... I brividi dicevano questo di lui. Lui si avvicinava lentamente alle mie labbra tenendo la bocca mezza aperta e io dopo di lui lo seguii, fino a quando le nostre labbra si incontrarono e si trasformano in un bacio a dir poco magnifico. Ogni volta che mi mordeva il labbro inferiore sentivo l'assenza delle sue labbra nella parte superiore. Ecco perché io mi riattaccavo subito alle sue labbra. Mi staccai dalle sue labbra quando sentii come un terremoto. Mi aggrappai a lui, al suo braccio, al suo muscolo e strinsi. Lui mi alzò la testa con l'altra mano -Non ti preoccupare Principessa siamo arrivati.- mi sentii più sollevata, ma non mi staccai dal suo braccio mi dava un senso di sicurezza. Fino a che -Principessa mi bloccherai il sangue se non lasci la presa..- arrossii e mi staccai portando la mano tra i miei riccioli. Cavolo che figure... Appena atterrato l'aereo prendemmo le nostre valigie e scendemmo. Era già notte e l'aeroporto era immenso. Ci eravamo persi per esso. Fino a che mio fratello e Francesco dissero un nome familiare -Ben...-. Ben.... Ben.... No non mi ricordava nessuno. Un ragazzo dai capelli rossi e occhi verde smeraldo si avvicinò. Ben Stevens! Già l'amico delle elementari di Leo. Veniva sempre a casa nostra tanto tempo fa, ma era un piccolo cessetto e ora... Wow! Non sapevo che vivesse a Los Angeles. -Ehi come state? E chi sono loro?- disse indicandoci a me e ad Ares. -Come non ti ricordi delle due psicopatiche?!- disse ridendo Leo. Psicopatiche è questo il nome che ci attribuiva tutte quelle persone che ci conoscevano fin da piccole.
-Ah.. È tua sorella! Wow... Che cambiamento...-, -Allora Ben dove ci porti?- disse Fra mentre mi mise un braccio intorno al collo. Era più che geloso... -Beh Francesco, ho una catena di alberghi qua da queste parti se volete una stanza o due potete stare là-. -Si grazie Ben ce ne abbiamo bisogno in questo momento...- Disse Leo. Ben fece segno di seguirlo e ci condusse fino ad una limousine lunga almeno sette volte la sua larghezza. Wow! Entrammo tutti dentro e Ben fece segno di partire all'autista. Parlammo tutto il tempo delle meraviglie di Los Angeles, fino a che arrivammo in un hotel grandissimo a cinque stelle. Altro che lusso! Dentro era bellissimo! In tonalità del grigio con un tocco sofisticato nei toni del rosso. Ci dette due chiavi. Due stanze a letto matrimoniale... Io andai in camera con Francesco e Ares con Leo (poverina). Appena aprii la porta della camera posai le valigie e mi buttai sopra il letto a braccia aperte e guardavo il soffitto. Finché Francesco mi si fiondò sopra di me non con le mani che mi stavano ad altezza spalle. Lo guardo e lo tocco lievemente sulla guancia. Lui si avvicina a me e mi baciò. Il bacio più romantico che abbia mai dato fin ora...
*spazio all'autore*

Un altro capitolo di questa storia. Pretendo almeno 295 voti per il prossimo capitolo. Commentate e seguitemi. (Come sempre). E voglio informarvi che questa "storia" è arrivata alle 2000 visualizzazioni... Wow!! Siete fantastiche/ fantastici!

La terapia dei sogni! /Francesco Viti/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora