Michela's pov
Feci una lunga camminata per scacciare i brutti pensieri. Camminavo a testa bassa senza guardare nessuno. Mi fermai davanti ad una caffetteria. Mi misi a guardare dalla vetrina l'interno. Da fuori sembrava un posto accogliente! Mi ispirava, così entrai. Sembrava una di quelle caffetterie americane. Le persone stavano a sedere e le cameriere prendevano ordinazioni. Nel bancone c'erano dolci molto colorati che davano molta vivacità alla caffetteria. Presi posto in un tavolino per quattro persone con lo schienale molto alto per appoggiarci la schiena. Guardavo fuori dal vetro che il buio esterno dal caldo interno. Guardai per molto tempo fuori non so neanch'io che cosa. Volevo distogliere i miei pensieri e concentrarmi su questioni che non mi riguardassero. Vedevo gente che litigava, che si abbracciava e c'era anche chi piangeva.
Poi sentii una voce molto cordiale
-Scusi.. Vuole ordinare qualcosa?- mi girai. Era una ragazza molto più grande di me.
-Emm.. Si. Vorrei una cioccolata calda.- lei annuì
-Poi? Nient'altro?-
-Basta così... Grazie!- le risposi e la sua figura si disperse dietro al balcone. Poi presi il telefono dalla tasca destra dei jeans e le cuffiette da quella sinistra. Misi una delle cuffiette e feci partire una playlist a caso, così che potessi sentire anche il mondo esterno. Guardai di nuovo fuori e vidi tre ragazzi che stavano ridendo. Sembravano un po' più grandi di me e mi ricordavano molto... Oddio basta... Okay devo smetterla di pensare al passato. Scrollai la testa e ripresi il mio telefono... -Basta... Sii forte...- dissi a me stessa sotto voce. Poi riguardai la finestra e i ragazzi non c'erano più. All'improvviso sentii la porta aprirsi e un mischiaticcio di voci aggrovigliarsi. Sembrava fosse entrata una mandria di buoi. Quindi mi girai e alle spalle ritrovai gli stessi tre ragazzi che parlavano con una signora piuttosto anziana. Mi soffermai tanto a guardarli per capire cosa stessero dicendo (anche se non mi interessava più di tanto). Ero così concentrata a seguire cosa stessero dicendo che non mi accorsi che uno dei tre mi stava fissando. Quando me ne accorsi mi girai subito per "nascondermi" dietro allo schienale. -Speriamo che non mi abbia visto...- dissi sotto voce. Ripresi il cellulare e guardai cosa c'era su Facebook. Sentii qualcuno passarmi accanto. 'Cazzo...' Dissi tra me e me.
-Ehi...- mi sentii suonare nell'orecchio. Non mi girai e feci finta di nulla. -Ehi! Perché ci stavi guardando?- mi chiese quella voce. Mi girai. E vidi un ragazzo con dagli occhi azzurri molto appariscenti, capelli castani, ma tendenti al biondo e magro con una carnagione abbastanza scura.Sembrava quasi il solito principe azzurro di ogni fiaba, solo che aveva i lobi dilatati e un pricing al labbro. -Cosa? Scusa stai parlando con me?- gli chiesi
-Si vedrai ci sei solo te in questo tavolo!-, -Ah.. Già.. In effetti... Ma guarda che io non vi stavo guardando.-, -Ah no eh! Come ti chiami?- gli dovevo davvero risponde? Pensaci bene e se fosse uno stolker? -Emm... Te lo devo proprio dire?- gli dissi. -Come vuoi.. Hai la libertà di parola.-,
-Mi chiamo Michela...- dissi chinando la testa verso il basso.
-Michela, eh? Che nome grazioso!-
si sedette anche lui dall'altra parte del tavolo, poi prese parola.
-Beh... Quasi quanto te.- disse
Io lo guardai con una faccia da ebete. Cosa dovevo dirgli?
-Emm... Scusami ma non so come ti chiami tu!- mamma mia... Hai stravolto la situazione Michela...
-Oh. Scusa. Io mi chiamo Daniele. Ma gli amici mi chiamano Den.- non sapevo cosa dire io volevo solo la mia tazza di cioccolata.
-Non ti ho mai vista da queste parti. E una come te si distingue dagli altri. È la prima volta che vieni qua?-
-Beh... Si. Dovevo cancellare dei brutti ricordi. E ho pensato di prendere una strada diversa per arrivare a casa.- mmm... Molto interessante... Si si gli interessa molto.
-Ah. Si capisco... Anche a me succede alcune volte.- annuii solamente per far vedere che stavo ascoltando. Finalmente arrivò la mia tazza di cioccolata calda.
-Ecco a lei signorina.- mi disse la cameriera porgendomela sul tavolo. -Grazie...- risposi facendo un piccolo sorriso.
-Mery... Offro io per lei.- disse... Daniele?
-Oh.. Okay...- Disse la cameriera dando una pacca sulla spalla al ragazzo e se ne andò. Qui qualcosa mi puzza. Io guardavo la tazza e a bassa voce gli risposi -Grazie.-
-Non ti preoccupare. Lei è una mia amica... Come minimo glielo ripagherò fra trent'anni.- mi scappò una piccola risata e anche lui sorrise.
-Come sei bella quando ridi!- mi disse lui giocherellando con il suo telefono.
-Beh... Grazie!- gli risposi.
Finii la cioccolata in mezzo secondo per quanto era buona. Poi mi alzai.
-Beh.. Ora devo andare.- dissi a Daniele.
-No aspetta, ti accompagno.- mi disse prendendomi per la mano. A quel punto diventai rossa come un pomodoro.
-Simo! Denni! Io esco un attimo.- urlò. E poi uscimmo dal locale.
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La terapia dei sogni! /Francesco Viti/
FanficMichela, una ragazza di 15 anni, si trova in una nuova città per motivi di lavoro di sua mamma. Trovandosi in una nuova scuola le amicizie scarseggiano l'unica amica che l'accompagna nella sua impresa è Ares che aveva un anno in più di lei. Un giorn...