Debolezza

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Aprii la porta e vidi Francesco cambiato di solito quando lo vedevo mi sobbalzava il cuore, ma ora mi faceva quasi pena. Si alzò e disse con sguardo accattivante -Sei venuta alla fine!- io indietreggiai e gli dissi -Ti volevo chiedere scusa! Non volevo farti sentire male... Volevo solo...- ero attaccata al muro e con un dito sulla bocca Francesco mi inzittì -Shh! Non devi parlare. Raccontami veramente cosa vuoi dire ma non parlando.- Eravamo ad un respiro di distanza. Lui si avvicinò alle mia labbra fino a sfiorarle - Ora devo finire quello che ho incominciato l'altra notte. Prese le mie mani e l'appoggiò al muro e con estrema delicatezza incominciò a baciarmi. La sua carne era così dolce... Non riuscivo a fermarmi... Non volevo. Staccai le mie mani da quelle di Francesco per poi portarle alla sua testa. Francesco mi tirò da una mano e mi fece cadere sul letto. Poi si levò la maglia e si mise sopra di me, incominciando a darmi baci sul collo delicatamente. Sembrava insicuro come se avesse paura di farmi male. Così lo stoppai mi misi    a sedere sul letto e mi tolsi il maglione anch'io per riscaldare l'atmosfera. Mi rimisi sdraiata sul letto e Fra a sua volta si mise sopra di me ora però mi dava veri baci. Mi faceva venire i brividi... Ogni sua mossa mi faceva tremare... Continuò così per tutta la notte. Finché Francesco si distese nel letto affianco a me e sorrise. -Ehi... Perché sorridi ancora non si è fatto niente di che!- lui si girò lo fece per guardarmi negli occhi.-Sai all'inizio pensavo che sarei stato io a trasformarti in una cattiva ragazza...- -Non è così??!- gli dissi tirandogli piano i capelli. -No..con te mi sono intenerito..-
-Io in realtà vedo sempre lo stesso stronzo-
-Beh lo stronzo di prima una come te se la sarebbe già fatta-
-E perché...-
-Non lo so... Ho paura di farti male...stupido vero-
-Io non lo trovo stupido... Lo trovo stupendo.- Mi sorrise.
-Riuscirò a farlo un giorno!-
-E io aspetterò...- si girò con aria felice e guardava il soffitto... Io lo guardavo. Era una creatura strabiliante.

Francesco's pov
Alla fine non ce la feci... Ero troppo debole? Non volevo sentire la parola debole associato a me, ma lei, la sua pelle candida, i suoi grandi occhi marroni... Non so mi terrorizzavano al solo pensiero di toccarla. Lei si mise sopra alla mia spalla, attorcigliata al mio torace. Dall'altra parte della porta c'erano ancora delle voci, erano le 3 di mattina e io mi addormentai.
-sogno-

Non ero mai stato in un posto così luminoso e con tanta gente...

La terapia dei sogni! /Francesco Viti/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora