CAPITOLO 6-troubles

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Eravamo ancora nel mezzo della lezione. Il professore ci stava parlando dei laghi artificiali presenti in Australia, e di altre cose sempre sull'idrografia. Ad un certo punto si voltò verso la lavagna, per fare uno schema, e Luke ne approfittò per rivolgermi la parola...

"Sai bambolina, forse verrò più spesso alle lezioni...almeno a questa" mi disse "E poi ho anche una bella compagna di banco..."

Mi voltai verso di lui, che mi guardava con un sorrisino, uno di quelli che faceva spesso e che non riuscivo a decifrare. Solo che in quel momento non so cosa successe precisamente...posai lo sguardo sui suoi occhi, e per la prima volta mi accorsi di quanto fossero azzurri. Non ci avevo mai fatto caso, gli stavo sempre a distanza...

"Hey, non pensavo di piacerti così tanto..." mi disse ad un certo punto, e rimasi perplessa.

"Hemmings, silenzio per favore" lo riprese il professore.

Mi voltai di scatto, riportando gli occhi sul libro. Che stupida, ero rimasta lì a fissarlo come un baccalà...era stato così imbarazzante, e mi faceva sentire nervosa. Non l'avrei fatto mai più...

Dopo circa 10 minuti la campanella suonò: lezione finita. Iniziai a raccogliere le mie cose e a metterle nello zaino, mentre altri ragazzi cominciavano a uscire dall'aula...

"Perché non pranziamo insieme?" mi chiese a un tratto Luke, mettendosi lo zaino sulla spalla.

Alzai lo sguardo "Cosa...?"

"Pranzo, insieme...che c'è, non ti va?"

"Io...io non posso, mangio già con qualcuno..." risposi.

"E pensi che al tuo ragazzo dia fastidio se mi unisco a voi?" mi chiese.

"Il mio ragazzo...?"

"Sì...non è con lui che pranzi?"

"No..." risposi, ancora confusa. Presi lo zaino e feci per uscire dalla classe...

"Hey aspetta" mi fermò lui.

Mi fermai, senza voltarmi, e lui venne alle mie spalle. Avvicinò le labbra al mio orecchio, e sussurrò "Buon appetito allora...sarà per la prossima volta, bambolina"

Rimasi paralizzata. Luke mi passò davanti, rivolgendomi un altro sorrisino, e poi uscì dall'aula. Mi dava i brividi sentirlo così vicino a me, mi faceva smettere di respirare...e tutto questo non mi piaceva. Non volevo essere presa di mira da lui, e non capivo perché si comportava in quel modo con me. Io non avevo fatto niente, era stato lui ad avvicinarsi così...

Tornai in me e uscii dalla classe, per dirigermi verso la mensa.

Incontrai Jay (era con lui che pranzavo sempre) e insieme ci mettemmo in coda con il vassoio. Era mercoledì, quindi per pranzo erano previsti pasta al pomodoro e hamburger di secondo. Prendemmo i nostri piatti, e ci andammo a sedere a un tavolo...

"Ho una fame" disse Jay "Ho fatto 15 giri di corsa, 80 salti con la corda e una trentina di addominali e flessioni oggi..."

"Però...come mai tutto questo allenamento oggi?" gli chiesi.

"Probabilmente per il torneo di calcio...penso che il professore ci voglia in forma al massimo"

"Allora partecipi?"

"Sì, penso proprio di sì..."

"Bene, verrò a vedere la partita" sorrisi.

"Ci conto...oggi com'è andata?"

"Bene...lezioni come al solito. Cioè, più o meno..." non ero proprio capace di mentire a Jay.

"Cioè...?" mi chiese, mettendo in bocca una forchettata di pasta.

"La lezione di geografia..." risposi, esitante.

"Geografia? Perché?"

"Ok te lo dico, però prometti di non andare in escandescenza..."

"Ehm...ok, dimmi"

"Non ci crederai, ma...a lezione c'era Luke..."

"Che??" esclamò, ma poi abbassò la voce "Luke Hemmings a lezione di geografia? In classe??"

"Sì, giuro..."

"No, aspetta...vuoi dire che si è seduto in classe e ha seguito la lezione?!"

"Beh, seguita forse non molto...però era lì"

"Ti giuro che non lo capisco...proprio qui doveva capitare quel pallone gonfiato biondo e spilungone"

"Jay, abbassa la voce però..."

"Scusa, ma lo sai quanto non lo sopporto..."

"Sì, lo so...dai, non pensarci"

"Ci provo, ma non è facile"

"Jay, posso chiederti cosa è successo tra te e Luke...?"

"Cosa? Tra me e lui? Perché, è successo qualcosa...??" mi chiese titubante.

"Non lo so, dimmelo tu..."

"Perché lo pensi...?"

"Perché, da come ne parli, sembra che ci sia qualche motivo in più per cui non lo sopporti...mi sbaglio?"

"No...cioè, sì ti sbagli...non mi piace e basta"

Non so per quale motivo, ma non sembrava troppo convinto. Era come se ci fosse qualcosa che non mi aveva detto...

"D'accordo..." risposi tuttavia, e mettemmo da parte il discorso.


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CIAO <3

ecco a voi un nuovo capitolo di questa nuova storia. Spero vi stia piacendo, faccio sempre del mio meglio...

votate e commentate!

UN BACIO

Elle xx



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