Alle 5 di quel pomeriggio arrivai a casa di Ashton.
Era una villetta in mattoni, con un bel prato intorno. Andai alla porta e suonai il campanello: poco dopo si aprì, e di fronte a me apparve Ashton...
"Hey, ciao Deb...!" sorrise, come suo solito.
"Ciao Ash" risposi.
"Vieni, entra"
Mi fece entrare, richiudendo la porta.
"Scusa il disordine..." mi disse mortificato "Abbiamo ancora in giro i resti del trasloco"
"Non importa...è normale"
"Andiamo al piano di sotto...è lì che tengo la batteria" mi disse, e lo seguii giù per una scala.
Al piano inferiore c'era una stanza, una sorta di taverna: c'erano in giro varie cose, visto che non era arredata...ad un certo punto notai un grande telo scuro che copriva qualcosa.
"Eccola..." disse Ash, sollevando il telo. E scoprì la batteria. Una stupenda batteria, con il metallo lucido e i tamburi di un colore blu scuro...
"Che bella..." dissi subito "E' nuova?"
"Oh no...ha diversi anni" sorrise Ash.
"Sul serio? Sembra appena uscita dal negozio..."
"Beh, richiede cura...cerco sempre di mantenerla come nuova"
In quel momento notai che sulla parte anteriore della grancassa c'era una decorazione con lo scotch nero: il suo nome, Ash, e due X.
"Allora...pronta per fare musica??" sorrise, impugnando le bacchette.
"Pronta..." sorrisi anche io.
LUKE'S POV.---------------
Tornato a casa dagli allenamenti di calcio, mi buttai sotto la doccia. Erano durati circa 3 ore, e mi sentivo la divisa appiccicata addosso...avevo già fatto una doccia veloce nello spogliatoio, ma quella di casa era tutta un'altra cosa. Mi asciugai, indossai un paio di skinny jeans neri e iniziai ad asciugarmi i capelli con il phon.
Ancora non avevo pettinato in modo decente il ciuffo, che mia madre entrò in bagno...
"Tesoro...!" mi chiamò, alzando un po' la voce per superare il rumore del phon.
Lo spensi e mi voltai "Hey mamma...dimmi"
"Ti squilla il cellulare, Luke"
"Ah...grazie mamma" appoggiai il phon, e mi diressi in camera mia.
Il cellulare, appoggiato sul letto, squillava. Pensai che dovevo cambiare suoneria: quella musichetta pre-impostata iniziava ad essere noiosa...
"Pronto...?" risposi, passandomi una mano tra i capelli ancora umidi.
"Hey, qui è Hood" mi rispose dall'altra parte una voce anche troppo familiare.
"Ciao Calum" risposi.
"Come va, Luke?"
"Bene, al solito...a te?"
Con il telefono all'orecchio tornai in bagno: andai allo specchio, e feci una smorfia ai miei capelli spettinati...
"Tutto okay. Che fai?" mi disse lui.
"Cerco di dare una forma ai miei capelli..." risposi, muovendoli con le mani "L'allenamento di calcio è durato quasi 3 ore, e mi devo rimettere insieme..."
"Hemmings torna in campo" rise lui.
"Solo per poco...a proposito, tu invece che hai deciso per la proposta?"
"Per il Brasile intendi?"
"Sì esatto...deve essere figo essere chiamati a giocare lì. Hai accettato?"
"In realtà non ho dato una risposta...ma penso che rifiuterò"
"Calum Hood che rifiuta...? Sul serio?" chiesi sorpreso. Non era da lui rifiutare un'occasione come un posto in una squadra di calcio in Brasile...
"Sì...non so, credo di avere altri interessi ora. Voglio fare musica e suonare, perciò non c'è spazio per il calcio..."
"Allora vuoi farlo sul serio..." commentai.
"Che cosa??"
"Suonare...a volte credevo scherzassi, quando ti dicevo di voler mettere su una band"
"Scherzi, sarebbe pazzesco suonare in una band...!" esclamò.
"Certo che lo sarebbe" risposi.
"E forse saremmo a buon punto, se tu e Michael foste più disposti a suonare insieme..."
Sospirai "Ancora questa storia...andiamo Cal, si vede lontano un chilometro che mi odia. E poi anche a me non va particolarmente a genio..."
"Oh, Luke..." si lamentò lui.
"Scusa, so che è il tuo migliore amico...ma che ci posso fare se tra noi non prende"
"Potreste essere ottimi amici, se solo vi impegnaste di più..."
"Se lo dici tu..." dissi, poco convinto.
Era così. Avevo visto Michael 2 o 3 volte quando ero con Calum: lui era il suo migliore amico da alcuni anni, mentre Calum l'unico vero amico che avessi avuto fino a quel momento. Di solito le persone si tenevano a distanza da me, e perciò io per non stare solo uscivo sempre con i miei fratelli e i loro amici più grandi. Poi un giorno ho conosciuto Calum, e poi Michael, due emarginati esattamente come me (anche se per motivi diversi). Tuttavia non riuscivo ad andare d'accordo con Michael: ogni volta ci guardavamo come se ci volessimo uccidere a vicenda...penso che fosse leggermente infastidito dal fatto che fossi tanto amico di Calum, che era il suo migliore amico da sempre praticamente.
"Andiamo, devi ammettere che tutti e tre insieme non suoniamo affatto male..." disse Calum "Vedrai che continuando tu e Mike imparerete ad andare d'accordo"
"Come ti pare...tanto non posso replicare, giusto?"
"Esatto Hemmings"
"Scusa Cal, ora ti devo lasciare...ho ancora i capelli mezzi bagnati"
"Cavolo Luke, sei peggio di una ragazza con quei capelli..." rise, prendendomi in giro come d'abitudine "Ok ok, ti lascio andare...a presto, amico!"
"Simpatico come sempre...ciao Cal"
"Ciao Luke" mi salutò, e riattaccai.
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HEY <3
e questo era un altro capitolo di JET BLACK HEART.
questa storia è ancora nel pieno del racconto, anche se sono successe già alcune cose...se vi ha incuriosito, se vi sta piacendo, se volete sapere come continuerà, non dovete far altro che tenere d'occhio gli aggiornamenti (che, come promesso, pubblicherò ogni volta che potrò)
UN BACIO
Elle xx
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#JET BLACK HEART [completa]
FanfictionCosa è cambiato nella vita di una comune ragazza di Sydney, per far sì che un giorno lui le si avvicinasse? Che cosa ha spinto quel ragazzo verso di lei? Lei che mai aveva cercato la sua vicinanza, che mai aveva solo pensato di finire sulla strada d...